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La Ferrari e i suoi tormenti, la stagione non decolla

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Battuta in pista, incompresa dai piloti, calpestata dalla critica: trascorso quasi un terzo del mondiale di Formula 1, la SF-23 è ben lontana dallo sbocciare e a Maranello devono tornare a rimboccarsi le maniche, dato che il pacchetto Evo portato a Barcellona non ha dato i frutti sperati. Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno lamentato senza censure l’imprevedibilità della vettura, rimettendo la patata bollente nelle mani di Frederic Vasseur e del corposo team. Il boss del Cavallino Rampante ha sottolineato che “mille persone sono concentrate” sul problema, in vista prima del prossimo Gran Premio, in Canada, senza però sbilanciarsi sulle chance di avere una risposta immediata. Se saranno da valutare gli effetti delle novità su telaio e fondo vettura, a quanto si è visto non premianti, è sotto la lente dei tecnici anche il famigerato retrotreno che ha fatto naufragare le qualifiche del monegasco al Montmelò, per un difetto tutto da valutare.

Un evento isolato, magari, ma che si inserisce in una situazione generale di incertezza e soprattutto carenza di risultati che non fa bene al morale dei piloti, i quali sembrano non in pieno controllo della situazione, anche nel rapporto col muretto. Il mezzo flop nella gara di ieri della Aston Martin, con un sesto e un settimo posto, ha reso meno drammatico il quadro per la Scuderia, peraltro spiazzata dall’improvvisa impennata della Mercedes, con una W14 che proprio con l’evoluzione diventa il nuovo termine di paragone. Galleggiare, cercando di emergere, tra le seconde forze del campionato è un lavoro faticoso cui purtroppo a Maranello sono abituati da troppi anni e che rischia di trascinarsi anche in questa stagione. Al contrario, nel lontano reame di Milton Keynes si possono dormire sonni tranquilli, inframmezzati da sogni grandiosi, come quello di vedere una Red Bull vittoriosa in tutte le gare del 2023. Per ora sono state sette su sette, cinque delle quali firmate Max Verstappen, che ha sostenuto che per quanto riguarda il livello della macchina l’en plein sarebbe fattibile, ma la realtà delle corse rende l’ipotesi improbabile. L’olandese ha però tutto, tra determinazione, mezzi e anche fortuna, per arrivare a smentirsi.

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Calcio: lega A, Arabia ha chiesto spostamento date Supercoppa

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“La Lega Serie A informa di aver ricevuto, da parte delle Autorità sportive arabe, una richiesta di spostamento, sempre nel corso del prossimo mese di Gennaio 2024, della Supercoppa italiana”. Con questo comunicato la lega calcio di Serie A ufficializza lo spostamento di date dell’evento che, da questa stagione, è allargato a quattro squadra e a cui prenderanno parte Napoli, Lazio, Inter e Fiorentina. Finora la data della finale di Supercoppa era quella dell’8 gennaio, con le semifinali previste all’inizio del nuovo anno. Ora, fa sapere, la lega “le nuove date verranno comunicate a valle del Consiglio di Lega convocato per il 9 ottobre”.

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Champions: Ancelotti, rigore molto dubbio ma abbiamo vinto

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“E’ stata una gara difficile, combattuta dall’inizio alla fine. Il primo gol potevamo evitarlo ,ma successivamente abbiamo iniziato a giocare bene. Poi nel momento migliore abbiamo incassato un rigore molto dubbio, ma alla fine abbiamo vinto”. Così Carlo Ancelotti, dai microfoni di Sky Sport, nel dopopartita di Napoli-Real Madrid. Ma del rigore, che ha definito molto dubbio, Ancelotti ha parlato conl’arbitro Turpin alla fine del match? “Gli ho detto che non è rigore, è vero che la mano era un po’ coperta ma stava scivolando e generalmente questi rigori non si fischiano”, la risposta di Ancelotti, che poi dedica una battuta all’azione che ha portato al terzogol dei suoi.

“Valverde ha fatto un tiro incredibile, mi sembra assurdo dire che quello è autogol di Meret – sottolinea il tecnico del Real -. Lui è un grandissimo centrocampista che ha tra le varie qualità anche questo tiro formidabile: quanti gol farà non lo so, e non è così importante”. Una nota di merito anche per Bellingham, sempre tra i migliori. “Ciò che stupisce di Bellingham è che ha 20 anni – dice Ancelotti -, mostra straordinarie qualità ma ha soli 20 anni. Sta dimostrando tutto il talento che ha, ciò che sorprende è la personalità”.

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Garcia: meritavamo pari ma su 1-1 Napoli si è aperto troppo

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“Meritavamo il pareggio stasera, abbiamo giocato bene contro una grande squadra, ma il calcio va anche così”. Commenta così Rudi Garcia, allenatore del Napol, il ko in Champions contro il Real Madrid. “I ragazzi – ha spiegato Garcia – devono stare più tranquilli. Ci sono possibilità di sbagliare ma sull’1-1 ci siamo aperti troppo, quando hai momenti difficili devi ricompattarti e non ti fai infilare dall’avversario e invece contro Bellingham e Valverde abbiamo sofferto. Poi nella ripresa abbiamo ripreso il ritmo, palleggiato e segnato. Poi c’è il rigore per noi e c’è stato anche un successivo fallo di Rudiger, quindi le cose sulle contestazioni sul rigore fischiato si pareggiano, anche se il mano c’era davvero”.

Il tecnico commenta la pressione finale del Napoli alla ricerca del 3-3: “Chi entrato ci ha portato densità e freschezza ha detto – per tentare di pareggiare. Le scelte sono state basate sul momento, Politano era stanco a ma la squadra giocava bene, poi è entrato Elmas per poter attaccare di più ma alla fine abbiamo pressato poco. Nel provarci con i cambi è dovuto anche al fatto che per alcuni gicoatori era la terza partita in nove giorni e hanno giocato molto”.

Il tecnico azzurro commenta il secondo gol del real firmato da Bellingham dopo slalom nello stretto: “Quel gol – spiega – fa parte del momento del match in cui abbiamo poco protetto l’asse della nostra squadra. Dovevamo chiudere con gli esterni e i centrocapisti in generale. In quella azione perdiamo un duello con sfortuna con la palla che passa tra le gambe di Ostigard, che ha fatto una buona gara e ha anche segnato. Quidi lì paghiamo l’atteggiamento sbagliato della squadra. Bisogna capire meglio i momenti della gara”. Per il tecnico del Real Madrid Ancelotti: “E’ stata una partita difficile, siamo partiti incassando un gol che era evitabile, poi però abbiamo cominciato a giocare bene”.

Il tecnico ex Napoli sottolinea che il tocco di mano di Nacho “non era rigore – dice – perché un rimbalzo è difficile da non toccare mentre si è in scivolata e in Champions infatti non vengono fischiati. Comunque noi siamo soddisfatti del nostro attacco, Valverde è un grandissimo giocatore che ha oltre a tante qualità questo tiro formidabile. Bellingham? Stupisce la straordinaria qualità e personalità, ha un forte carattere, ha solo 20 anni e dimostra il talento che possiede”. Il tecnico del Real Madrid parla anche dello stop della difesa a Osimhen: “Contro Osimhen – ha detto – lo abbiamo tenuto due contro uno e i centrali dietro hanno fatto molto bene. Sugli angoli abbiamo sofferto ma siamo stati bravi”.

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