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Cronache

La Cassazione autorizza il colloquio visivo tra il boss Emmanuello e Claire Holme: «Un legame affettivo da tutelare»

Colloquio visivo autorizzato tra Davide Emmanuello, boss mafioso al 41 bis, e Claire Holme, sua compagna epistolare. La Cassazione riconosce il valore affettivo della relazione.

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Quasi come il riconoscimento di una coppia di fatto, la Cassazione ha dato il via libera a un colloquio visivoin carcere tra Davide Emmanuello, boss mafioso detenuto al 41 bis, e Claire Holme, attivista italo-britannica con cui da 17 anni intrattiene una relazione epistolare-sentimentale. Una decisione che rompe con la rigidità del regime carcerario duro, che riserva tali incontri esclusivamente ai familiari.

La vicenda giudiziaria

Il caso riguarda Emmanuello, 62 anni, ex capo mafia di Gela, detenuto dal 1993 in regime di carcere duro, e Claire Holme, 55 anni, impegnata nella tutela dei diritti dei detenuti. Il loro legame, nato nel 2008, è basato su una fitta corrispondenza. Ma è proprio questa attività a sollevare dubbi nella direzione del carcere di Sassari, nel Dap e nel ministero della Giustizia, che hanno presentato ricorso contro la decisione del tribunale di Sorveglianza di autorizzare gli incontri visivi.

Secondo i ricorrenti, Holme potrebbe agire da tramite tra boss mafiosi, vista la sua corrispondenza anche con Giovanni Riina e altri detenuti di spicco. Ma la Prima sezione penale della Cassazione ha respinto queste argomentazioni.

Le motivazioni della Suprema Corte

La Cassazione ha stabilito che colloqui con soggetti diversi dai familiari possono essere autorizzati in casi eccezionali, purché ci sia una valutazione accurata delle esigenze di affettività e di pubblica sicurezza. Nel caso specifico, il legame tra Emmanuello e Holme «assolve a una funzione meritevole, anche in vista della progressione trattamentale» del detenuto.

Secondo quanto accertato, Holme è «estranea a contesti di criminalità organizzata» e nessuna delle sue lettere è mai stata trattenuta perché ritenuta pericolosa. Anche la Direzione distrettuale antimafia ha espresso parere favorevole.

La testimonianza di Claire Holme

«Solo qualche anno fa mi disse di aiutarlo a dimostrare la sua innocenza», ha raccontato Claire Holme dopo il primo incontro, avvenuto a maggio. «È stata una grande emozione vederlo per la prima volta. Quando l’ho visto ho pensato alla speranza. Ci siamo detti quanto ci vogliamo bene».

L’uomo è difeso dagli avvocati Valerio Vianello Accorretti e Lisa Vaira, che hanno sottolineato come la relazione, pur nata nel contesto del carcere, abbia valore umano e affettivo pienamente riconosciuto dalla legge, in equilibrio con le esigenze di sicurezza.

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Cronache

Operazione antimafia a Lecce: oltre 100 carabinieri in azione contro clan locali

Maxi operazione antimafia a Lecce coordinata dalla Dda: oltre 100 carabinieri eseguono misure cautelari per associazione mafiosa e altri reati aggravati.

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Dalle prime ore della mattinata è in corso una vasta operazione antimafia condotta dai carabinieri di Lecce su coordinamento della Direzione distrettuale antimafia. Il blitz coinvolge oltre 100 militari, supportati da unità speciali e mezzi aerei, impegnati nell’esecuzione di numerose misure cautelari.

Le accuse e il ruolo della Dda

Le misure disposte dal Gip riguardano soggetti fortemente indiziati di associazione mafiosa e di altri gravi reati aggravati dal metodo mafioso. L’indagine rientra nel più ampio lavoro della Dda per il contrasto ai gruppi criminali radicati nel territorio salentino.

Blitz in corso, attesa per ulteriori dettagli

L’operazione è ancora in pieno svolgimento e ulteriori informazioni verranno rese note nel corso della mattinata. I carabinieri stanno operando in diverse aree del territorio, con un dispositivo di sicurezza rafforzato.

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Cronache

Turista americano cade nella tromba delle scale e muore in un b&b di Genova

Un turista di 71 anni, originario dell’Oregon, è morto in un b&b nel centro di Genova dopo una caduta nella tromba delle scale. Indagini in corso da parte dei carabinieri, il pm dispone l’autopsia.

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Un turista statunitense di 71 anni, originario dell’Oregon e in vacanza con la moglie, è morto nel tardo pomeriggio a Genova dopo essere precipitato nella tromba delle scale dal quarto piano di un bed and breakfast situato nel centro cittadino. Secondo una prima ricostruzione, si sarebbe trattato di una caduta accidentale avvenuta subito dopo che l’uomo era uscito dalla stanza.

La ringhiera rotta nell’impatto

Dai primi rilievi è emerso che l’anziano, inciampando, avrebbe perso l’equilibrio cadendo oltre la ringhiera, che si sarebbe rotta nell’impatto. La caduta è stata immediatamente segnalata dal personale della struttura. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso, e i carabinieri, che hanno avviato gli accertamenti.

Indagini in corso e autopsia disposta

Il pubblico ministero di turno ha aperto un fascicolo per ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto. Nelle prossime ore verrà disposta l’autopsia, mentre i militari proseguono le verifiche sulla stabilità della ringhiera e sulla sicurezza della scala interna. La moglie dell’uomo è stata ascoltata per fornire ulteriori elementi utili all’indagine.

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Cronache

Madre trovata morta in mare, il figlio di 8 anni scoperto senza vita in casa: tragedia a Calimera

A Calimera, in provincia di Lecce, un bambino di 8 anni è stato trovato morto poche ore dopo il ritrovamento in mare del cadavere della madre. Indagano i carabinieri. Comunità sotto shock.

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Un bambino di 8 anni è stato trovato morto nella tarda serata a Calimera, in provincia di Lecce. Il piccolo è stato rinvenuto senza vita nella camera da letto dell’appartamento in via Montinari, dove viveva con la madre. Secondo quanto si apprende, sul corpo del minore sarebbero presenti alcune ferite, circostanza che sarà oggetto di approfondimento da parte degli inquirenti. Il ritrovamento è avvenuto dopo la denuncia presentata dall’ex marito della donna, preoccupato per la scomparsa di entrambi.

Il cadavere della madre recuperato a Torre dell’Orso

Poche ore prima, nel pomeriggio, il corpo della madre – una donna di 35 anni originaria della provincia di Reggio Calabria – era stato individuato in mare a Torre dell’Orso, località costiera distante circa venti chilometri dal comune di Calimera. Il cadavere era stato segnalato ai soccorsi, dando il via alle procedure di identificazione e alle prime verifiche sulla dinamica del decesso.

Le prime verifiche e l’allarme dell’ex marito

La donna, secondo quanto riferito, non aveva accompagnato il figlio a scuola nella mattinata, elemento che ha contribuito a destare preoccupazione. L’ex marito, non riuscendo a mettersi in contatto né con la donna né con il bambino, ha presentato denuncia ai carabinieri. Da quel momento sono scattate le ricerche che hanno portato prima al ritrovamento del corpo della 35enne e poi alla tragica scoperta del figlio in casa.

Indagini in corso e comunità sotto shock

Le indagini, affidate ai carabinieri, sono in pieno svolgimento per ricostruire le ultime ore di vita della donna e del bambino e chiarire la dinamica della doppia tragedia. Sul posto sono intervenuti anche gli amministratori locali: in via Montinari è arrivato il sindaco di Calimera, Gianluca Tommasi, per manifestare la vicinanza dell’intera comunità a una famiglia precipitata in un dolore profondo.

La piccola cittadina del Salento è sgomenta per l’accaduto, due decessi avvenuti nel giro di poche ore che hanno gettato nell’incredulità l’intero territorio.


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