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Juventus, pareggio in rimonta a Lille

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La Juventus riscatta solo a metà la sconfitta contro lo Stoccarda, a Lille arriva un pareggio in rimonta. David chiama, Vlahovic risponde (su rigore) e la sfida in Francia si chiude sull’1-1, con qualche rimpianto bianconero: la squadra di Thiago Motta, infatti, crea molto, ma non riesce a concretizzare e sale a quota 7.

E c’è la sensazione di aver lasciato qualche punto di troppo per strada, considerando anche che all’orizzonte ci saranno i confronti con le inglesi Aston Villa e Manchester City. Thiago Motta conferma la sua tendenza a cambiare l’undici di partenza, sono due le modifiche rispetto alla Juve che ha iniziato a Udine: Cabal rileva Savona e Cambiaso trasloca a destra, davanti a lui c’è Conceicao e non Weah. Per il resto sono tante conferme, da Vlahovic come riferimento offensivo alle coppie Gatti-Kalulu e Thuram-Locatelli, mentre Koopmeiners è ancora titolare insieme a Yildiz.

L’attacco del Lille è guidato da David, recentemente accostato proprio ai bianconeri, anche se Genesio ha tante assenze: il terzino destro è Mandi, a centrocampo giocano André e Bouaddi, i centrali di difesa sono Diakité e Alexsandro. Il clima a Lille è infuocato, i bianconeri superano l’impatto ambientale ma nei primi minuti di gara c’è tanto equilibrio in campo, senza grandi occasioni.

Al 24′ la Juve prova ad accelerare, Vlahovic serve Koopmeiners e l’olandese esulta per il gol, ma l’arbitro annulla per fuorigioco netto del serbo. Conceicao e Yildiz provano a sfondare sulle corsie esterne senza riuscirci, la prima accelerazione dei francesi è letale: Zhegrova sfugge via a Cabal e Kalulu buca l’intervento, David si presenta solo davanti a Di Gregorio e realizza l’1-0. Il Pierre-Mauroy diventa una bolgia, la Juve reagisce e torna ad attaccare, con Chevalier autore di un vero e proprio miracolo sulla girata di controbalzo di Vlahovic su cross di Locatelli. Il momento migliore dei bianconero è proprio in chiusura di tempo, la squadra di Thiago Motta trova un altro gol con Koopmeiners con un’azione simile ma la rete è ancora annullata, questa volta per una posizione irregolare di Yildiz.

I due allenatori iniziano la ripresa con gli stessi 22 con cui sono partiti, la Juve torna in campo ancora aggressiva e Chevalier è nuovamente protagonista sul cross velenoso di Conceicao e sulla conclusione di Thuram. Il portoghese entra davvero in partita, al 58′ viene steso in area da capitan André e Vlahovic non sbaglia dal dischetto. Dieci minuti dopo Thiago opta per tre cambi con Savona, McKennie e Weah a rilevare Cabal, Thuram e il bomber serbo, la Juve continua a tenere il pallino del gioco chiudendosi bene dietro, ma senza riuscire a completare la rimonta. E, anzi, c’è bisogno di un intervento di Di Gregorio per respingere il tentativo di Zhegrova, nettamente il migliore in campo del Lille.

L’ultima mossa di Thiago Motta è Mbangula per Yildiz, durante i cinque di recupero un flipper in area francese non viene sfruttato dalla Juve. E’ l’ultima potenziale occasione, in Francia si chiude sull’1-1: Gatti e compagni continuano nella striscia complicata, nelle ultime cinque gare tra campionato e Champions è arrivata soltanto una vittoria.

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Baseball: Juan Soto ai Mets, 15 anni per 765 milioni di dollari

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La superstar del baseball dominicano Juan Soto ha accettato di unirsi ai New York Mets con un contratto record della durata di 15 anni ed un compenso di 765 milioni di dollari. Sia ESPN che il sito web ufficiale della Major League Baseball hanno riportato la notizia. E’ il contratto più ricco nella storia dello sport professionistico nordamericano. Eclissa quello da 700 milioni di dollari in 10 anni che i Los Angeles Dodgers hanno firmato con la star giapponese Shohei Ohtani l’anno scorso. Secondo ESPN il contratto di Soto con i Mets potrebbe in realtà valere più di 800 milioni, bonus compresi. Soto, nativo di Santo Domingo, segna un momento cruciale per la franchigia del Queens, che, accarezzato nella scorsa stagione il sogno di tornare alla World Series per la prima volta dal 2015, punta adesso a costruire una squadra in grado di contendere il titolo per le prossime stagioni.

Soto, 26 anni compiuti lo scorso 25 ottobre, è un battitore di straordinarie abilità e intelligenza. Dopo aver debuttato a 19 anni e 207 giorni il 20 maggio del 2018 con i Washington Nationals, Soto ha vinto 5 Silver Slugger Award, un titolo di battuta (nel 2020), e per 4 volte ha ricevuto la convocazione per l’All-Star Game. Nel 2019 ha vinto, da protagonista, una World Series con i Washington Nationals e, tra 2021 e 2024, è finito per due volte nella top-3 MVP, della National League prima e dell’American League poi. Nella stagione appena conclusa è stato determinante nel primo titolo in 15 anni conquistato dai New York Yankees (il pennant American League), piegando i Cleveland Guardians a suon di fuoricampo (3 in cinque partite), l’ultimo dei quali determinante nella decisiva gara cinque.

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Fumata grigia in Lega Serie A, 13 voti per Simonelli

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Fumata grigia per il nuovo presidente della Lega Serie A. Nella prima votazione in assemblea infatti il candidato Ezio Simonelli (foto imagoeconomica in evidenza) ha ottenuto 13 voti, rispetto ai 14 necessari da statuto come quorum per l’elezione. Tra le altre, sei sono state le schede bianche e un voto è andato a Mario Draghi. Non ci sarà tuttavia una seconda votazione nella giornata di oggi da parte dei club: il tema dell’elezione del nuovo presidente sarà quindi oggetto di una nuova assemblea, che deve essere però ancora convocata.

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Fiorentina inarrestabile, record storico per i fratelli Esposito: i protagonisti della domenica calcistica

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Una bella storia arriva dal Franchi di Firenze, dove la Fiorentina ha conquistato l’ottava vittoria consecutiva battendo il Cagliari 1-0. I viola hanno dedicato il successo a Edoardo Bove, ancora ricoverato in ospedale ma in via di dimissione. A siglare il gol decisivo è stato Danilo Cataldi, primo a soccorrere Bove dopo il malore in campo. Dopo il gol, Cataldi ha cercato la telecamera per inviare un messaggio all’amico: «Te l’avevo detto che facevo gol, questo è per te».

La partita è stata equilibrata, con il Cagliari che ha dominato il secondo tempo ma non è riuscito a concretizzare le numerose occasioni create, soprattutto con Luvumbo. Il tecnico della Fiorentina, Palladino, ha commentato: «Questa vittoria è stata sofferta, ma volevamo dedicarla a Edo. Non credevo fosse possibile vincere otto partite di fila, ma questo gruppo ha creato qualcosa di magico».

Record storico: i fratelli Esposito tutti in gol

La domenica ha regalato un evento storico per il calcio italiano: per la prima volta, tre fratelli segnano nella stessa giornata. Protagonisti sono i fratelli Esposito, originari di Castellammare di Stabia.

  • Sebastiano, con una doppietta, ha trascinato l’Empoli alla vittoria per 4-1 sul Verona.
  • Salvatore e Francesco Pio sono andati a segno nella goleada dello Spezia contro il Cittadella.

Un record che i fratelli avevano già sfiorato lo scorso settembre, ma in giorni differenti. La tripletta familiare di ieri conferma il talento degli Esposito e il loro legame con la storia del calcio italiano.

Empoli verso l’Europa, Verona in crisi

La vittoria dell’Empoli proietta la squadra toscana verso la zona europea, mentre il Verona sprofonda in zona retrocessione. Il primo tempo è stato fatale per i veneti, che hanno incassato quattro reti. Il tecnico Zanetti, che aveva elogiato la preparazione settimanale, rischia ora l’esonero. A segno per l’Empoli anche Cacace e Colombo, mentre i tifosi del Verona, furiosi per il crollo della squadra, hanno contestato duramente giocatori e società, che è in procinto di essere ceduta a un fondo americano.

Pari nella bufera: Venezia e Como si dividono i punti

In una sfida dal sapore di retrocessione, Venezia e Como hanno pareggiato 2-2 in un match condizionato dal vento, che ha influenzato la traiettoria del pallone in almeno due gol. Il Venezia, ultimo in classifica, interrompe la striscia di quattro sconfitte consecutive, ma non riesce a ottenere una vittoria. Il match ha visto protagonisti Nicolussi, autore del vantaggio veneto, e Oristanio, che ha pareggiato direttamente da calcio d’angolo. Il Var ha annullato per pochi centimetri un possibile gol decisivo del Venezia nel finale.

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