“Juoc e mare” è un brano scritto interamente in napoletano che esorta a non sopprimere la propria voce interiore per paura dei giudizi altrui, ma anzi a dare libera espressione ai propri pensieri e alle proprie sensazioni, senza sprofondare nel mare di schemi e pregiudizi imposti dalla società.
Luigi De Crescenzo, classe 1989, nato a Napoli, muove i primi passi verso la musica fin da piccolo, spinto dalla propensione artistica ereditata dalla famiglia; ad ispirarlo in particolare è stato lo zio, il noto cantautore Eduardo De Crescenzo.
Crescendo, la sua passione per la musica lo spinge ad avventurarsi nella composizione e il suo talento lo porta a collaborare con alcune realtà musicali del territorio. Nel 2016 fonda, insieme ai musicisti Giorgio Sbordone e Davide Esposito, la band Naea. Il gruppo partecipa a numerosi contest ed eventi live, e nel 2018 pubblica un LP: “Radici”, distribuito da Pirames. Nel 2018 la band Naea realizza, insieme al percussionista Tony Cercola, una rivisitazione del suo singolo “Estrella”. L’anno successivo il gruppo arriva a portare il proprio singolo “Quello che c’è” (ed. Materiali Musicali) sul palco della finale del Premio Mia Martini 2019. Conclusa la collaborazione con i Naea, Luigi intraprende una carriera solista, lavorando all’uscita del suo primo disco, composto da brani in italiano e in vernacolo.
Luigi, anche se hai alle spalle molte esperienze nell’ambito musicale, questo è il tuo primo progetto da solista: quali sono le impressioni di un giovane artista che cerca di avviare una carriera solista in epoca Covid?
Viviamo in un’epoca strana, alla quale certamente non ci si abitua facilmente. Anche se per ora la nostra normalità é un ricordo che si sta facendo sempre più lontano, dobbiamo mantenere vivo il nostro attaccamento a essa e i nostri sogni. Perciò cerco di approcciare a questo mondo provando a “guardare altrove” rispetto alla pandemia. In poche parole cerco di concentrarmi sul mio lavoro senza lasciarmi condizionare da quello che accade fuori dalla finestra e dalle paure che questo periodo porta con sé.
In “Juoc e mare” paragoni la società a un’onda del mare che cerca di affondare l’uomo: se dovessimo applicare questa similitudine all’attuale contesto, diresti che il questo periodo di crisi, che colpisce anche il settore musicale, sta “affondando” molti talenti nascenti, tarpando loro le ali? In che modo dovrebbe reagire un giovane artista come te?
Ognuno, chi più e chi meno, è certamente colpito da ciò che sta capitando. Il settore musicale, come l’arte in generale, è senza dubbio in ginocchio. Non è facile trovare una chiave di buona riuscita per reagire a questa situazione. Credo che ci sia bisogno di cultura e di arte nella nostra vita: nel mio piccolo, cerco di portare la musica avanti sempre e comunque, perché è la mia forma di espressione più naturale e non mi sentirei vivo senza. Il mio consiglio per i giovani artisti come me è quello di seguire sempre i propri e sogni e non lasciarsi mai abbattere, anche se la loro realizzazione non è mai dietro l’angolo.
Considerate le difficoltà contingenti, cosa ti ha dato la motivazione per lanciarti comunque in questo nuovo progetto?
È un progetto su cui lavoro da oltre un anno: è fondamentale per me portarlo alla luce nonostante tutto. Per me la musica, come dicevo, è un fatto naturale, un richiamo interiore che sento e che mi sprona a fare ciò di cui ho bisogno per stare bene, a prescindere da tutto ciò che accade fuori. Perciò, anche se i tempi non sono dei migliori, ciò che cerco di fare è di perseguire come e comunque i miei obiettivi ed i miei sogni.
Veniamo ora al tuo brano: come ti è venuta l’ispirazione per “Juoc e Mare”?
Essendo nato a Napoli, il mare per me è un luogo molto importante che può essere paragonato a qualcosa di molto ampio come lo è la vita: è di questo che parlo nella canzone.L’ispirazione è nata perché ho molti ricordi legati al mare: situazioni di gioia e di paura, accompagnate sempre dalla consapevolezza di portare il giusto rispetto alla sua forza, senza però lasciarsi mai sovrastare. Il paragone tra il mare e la vita è quindi sorto in modo naturale nella mia mente.
È curioso che un giovane artista come te decida di pubblicare un brano scritto interamente in vernacolo. Parlaci un po’ di questa scelta: cosa ti ha spinto a scegliere la lingua napoletana per il testo?
Definirla una scelta consapevole da parte mia sarebbe come una forzatura: per me il Napoletano è la forma di espressione più immediata, intima e pura. Per scrivere un testo sincero mi è risultato immediato usare il napoletano, che, oltretutto, è sicuramente celebre per la sua musicalità ed espressività artistica.
Da giovedì 11 marzo è disponibile in digitale il nuovo brano del cantautore napoletano Luigi De Crescenzo “Juoc e mare” (https://luigidecrescenzo.lnk.to/Juocemare).
Il 19 marzo, giorno in cui avrebbe compiuto 69 anni e festeggiato l’onomastico, Napoli si prepara a onorare il talento senza tempo di uno dei più grandi artisti nazionali e internazionali, Pino Daniele, con un evento straordinario che celebra la sua eredità e il suo contributo alla cultura napoletana e italiana.
Il Memorial ‘Je sto vicino a te 69’, in programma martedì 19 marzo al Teatro Palapartenope, prodotto dalla Nonsoloeventi srl di Rino Manna patron del Palapartenope, rappresenta un connubio di musica, artisti e amici che si riuniranno per ricordare e celebrare il genio musicale del cantautore, attraverso la reinterpretazione delle sue canzoni e della sua musica. Sul palco, si alterneranno grandi nomi che hanno fatto la storia della melodia partenopea e del Mediterraneo e che condividono con Pino Daniele, l’amore per la musica e per la città: in ordine alfabetico Joe Barbieri, Roberto Colella, Antonio Fabrizi, Carlo Faiello from Almamegretta from Popularia, Enzo Gragnaniello, Ivan Granatino, Mavi, Ciccio Merolla, Pietra Montecorvino, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Franco Ricciardi, Dario Sansone, Monica Sarnelli, Lina Sastri, Ste, M’Barka Ben Taleb, Marzo Zurzolo e i 99 Posse (Jrm Jovine, Boo, Spinelli, Esposito, Aurelio Fierro Junior).
“Ciò che mi scalda il cuore è, che a questa serata, ancora una volta abbiano aderito amici e collaboratori di Pino, ma soprattutto i giovani che sono cresciuti con la sua musica” afferma Nello Daniele che quest’anno in doppia veste di direttore artistico e musicista salirà sul palco nel corso del memorial per omaggiare su fratello Pino. Je sto vicino a te, quest’anno sarà all’insegna del Neapolitan Power transgenerazionale, in cui la diversità di linguaggi, offre un nuovo significato alla propria identità e alle identità subalterne. Ad arricchire il cast (al quale potrebbero aggiungersi nuovi ospiti), sul palco ci saranno anche alcuni dei musicisti che per anni hanno ‘lavorato’ fianco a fianco con Pino Daniele come Gigi De Rienzo (basso), Ernesto Vitolo (piano e tastiere) e Rosario Jermano (percussioni). Ci saranno anche Claudio Romano (batteria), Claudio Romano (chitarra) e Jerry Popolo(sassofono). Sarà presente inoltre lo scrittore Maurizio De Giovanni.
La serata, a ingresso gratuito, sarà presentata dal giornalista Rai Ettore de Lorenzo. Così Rino Manna, produttore del memorial e storico imprenditore dello spettacolo: “Anche quest’anno tra mille difficoltà siamo riusciti a rendere omaggio a Pino, un artista che ha dato tanto e che ha saputo cogliere nella sua musica le ‘vene blu che attraversano il tessuto urbano’, i suoni del Mediterraneo, le intonazioni mutevoli della voce, le improvvisazioni musicali del mondo arabo, il blues e il jazz e tutto ciò che la musica dell’anima è portatrice – continua Manna -. Il memorial, giunto alla nona edizione, va oltre la semplice celebrazione di un grande artista. Ha l’ambizione di trasmettere alle nuove generazioni l’importanza del meticoloso lavoro di Pino Daniele nella composizione dei brani e nella stesura dei testi. Ogni anno che passa l’attesa del pubblico cresce in maniera spasmodica, speriamo che anche quest’anno il pubblico si emozioni e che canti le canzoni di Pino con gli artisti sul palco”. “Mio fratello – conclude Nello – non era solo un musicista straordinario, ma anche un poeta moderno che ha saputo catturare l’anima della Napoli contemporanea nelle sue canzoni. Attraverso le sue note, ha raccontato storie di vita, amore e speranza, trasmettendo emozioni che hanno toccato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo. Il suo messaggio di inclusione e di appartenenza, espresso attraverso il linguaggio universale della musica, continua a risuonare con forza anche oggi”.
Nove anni fa è scomparso Pino Daniele ma solo per l’anagrafe, non certo nel cuore di chi lo ama, soprattutto a Napoli. E così anche al celebre Caffè Gambrinus di Napoli viene celebrato: con un “dolce” ricordo, il “Pinuccio” il dolce dedicato al cantautore napoletano che oggi è stato distribuito gratis.
I deliziosi dolci sono stati ideati nel laboratori del Grambinus con Antonio Sergio e Massimiliano Rosati che dal 2016 dedicano i “Pinuccio” a Pino Daniele, chiamato sempre così dai napoletani.
Anche questa edizione, come tutti gli altri anni, è stata promossa dal deputato Francesco Emilio Borrelli e dal conduttore radiofonico de la Radiazza Gianni Simioli.
Il 2024 si annuncia ricco di appuntamenti per gli appassionati di musica dal vivo. Già tanti i live in programma, a partire dalla primavera con gli show indoor e poi con quella che sarà una vera e propria abboffata durante l’estate. Dopo il tour negli stadi della scorsa estate, tornano in Italia i Depeche Mode con il Memento Mori tour nei palasport che fa tappa a Torino il 23 marzo e a Milano il 28 e 30 marzo. I Simple Minds con la loro storia che dura da 45 anni hanno annunciato cinque date italiane del loro Global Tour 2024: il 20 aprile al Mediolanum Forum di Milano, e poi il 28 giugno a Roma, il 30 a Bari, il 1 luglio a Senigallia e il 4 a Mantova. I Thirty Seconds to Mars con il Seasons World Tour 2024 si fermano il 24 maggio all’Unipol Arena di Bologna e il 25 maggio al PalaOlimpico di Torino, occasione per ascoltare oltre ai brani più iconici della band anche quelli nell’ultimo disco It’s The End Of The World But It’s A Beautiful Day.
Ma è con l’arrivo dell’estate, e con i grandi spazi all’aperto, che il calendario si infittisce: Bruce Springsteen ha in programma due concerti a San Siro l’1 e il 3 giugno. I Coldplay occupano l’Olimpico di Roma per quattro sere il 12, 13, 15 e 16 luglio. Arrivano in Italia anche i Take That, nella formazione a tre, con quattro live il 7 luglio a Marostica, l’8 luglio a Roma, il 10 luglio a Trani e l’11 luglio a Bologna. I festival non sono da meno con, ad esempio, gli I-Days che vedranno protagonisti Lana Del Rey, Queen of the Stone Age, Metallica, Green Day, Nothing But Thieves, Avril Lavigne, SUM41. O La prima estate a Lido di Camaiore (Lucca) che tra gli headliner conta Paolo Nutinie i Kasabian.
Al Lucca Summer Festival invece è annunciato Ed Sheeran con due date l’8 e il 9 giugno. Tra gli italiani, uno dei primi ad essere atteso è Daniele Silvestri con 30 concerti per celebrare i primi 30 anni di carriera. Tra gennaio e aprile sarà sul palco dell’Auditorium Parco della Musica della sua Roma con il resident show Il cantastorie recidivo. Sempre da gennaio, dopo gli spettacolari maxieventi dello scorso autunno, Claudio Baglioni riprende aTUTTOCUORE nelle arene indoor.
Renato Zero sceglie Firenze (2, 3, 5, 6 marzo al Mandela Forum) e Roma (13, 14, 16, 17, 20, 21 marzo al Palazzo dello Sport) per presentare l’ultimo disco Autoritratto. Dal 3 aprile, la band che ha segnato il 2023, ovvero i Pinguini Tattici Nucleari, portano nei palazzetti il “Non perdiamoci mica di vista \ Fake News indoor tour – palasport 2024”. Anche Samuele Bersani ha scelto aprile per l’avvio della sua tournée con Orchestra nei teatri italiani. La regina del pop Annalisa è pronta dal 6 aprile per Tutti nel vortice palasport. C’è da attendere il 4 maggio per Una Nessuna Centomila – in Arena, il concerto contro la violenza sulle donne, inizialmente previsto il 26 settembre 2023 e poi rinviato. Sul palco Fiorella Mannoia, Alessandra Amoroso, Samuele Bersani, Annalisa, Brunori sas, Elodie, Niccolò Fabi, Emma, Achille Lauro, Francesca Michielin, Giuliano Sangiorgi, Tananai, Noemi, Ermal Meta, Paola Turci, Ornella Vanoni, Anna Foglietta, Massimiliano Caiazzo e con la partecipazione speciale di Carlo Conti. Ovviamente con l’estate torna l’appuntamento con i live di Vasco Rossi, che va in scena sette volte a Milano (7, 8, 11, 12, 15, 19 e 20 giugno) e quattro a Bari (25, 26, 29 e 30 giugno).
Ultimo è pronto per il suo terzo tour negli stadi in tre anni, con il via da Trieste per la data zero il 2 giugno, per spostarsi poi a Napoli (8 e 9 giugno), Torino (15 e 16 giugno), Roma (22, 23 e 24 giugno), Messina (28 giugno) e Padova (6 luglio). Scegli i grandi impianti sportivi anche Zucchero, con cinque show tra fine giugno e inizio luglio a Udine, Bologna, Messina, Pescara e Milano. Cinque è il numero perfetto anche per i nagramaro che il 15 giugno partono dal Maradona di Napoli, per toccare poi Udine, Milano, Messina e Bari. Primo tour da stadio per Max Pezzali con appuntamenti a Trieste (9 giugno), Torino, Bologna, Roma e un tris a Milano. Geolier ha in calendario il 5 giugno lo stadio di Messina, il 22 il Diego Armando Maradona a Napoli, il 28 Rock in Roma e il 6 luglio Rho. Il 6 luglio al Circo Massimo a Roma, unica data, tornano insieme Fabi Silvestri Gazzè per festeggiare i dieci anni del loro disco Il Padrone della Festa.