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Jannik Sinner domina il ranking ATP: il vantaggio su Zverev e Alcaraz cresce dopo Indian Wells

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Jannik Sinner continua a consolidare la sua leadership nel ranking ATP. Dopo il Masters 1000 di Indian Wells, il divario tra il campione altoatesino e i suoi principali inseguitori si è ampliato ulteriormente: Sinner ha ora 3.385 punti di vantaggio su Alexander Zverev e 4.420 su Carlos Alcaraz.

IL CAMMINO DA LEADER

Sinner, che ha già superato Andy Murray in settimane da numero uno, è ormai certo di scavalcare anche Gustavo Kuerten e diventare il tredicesimo giocatore con più settimane al vertice del ranking ATP da quando è stata introdotta la classifica computerizzata nel 1973. Alla vigilia degli Internazionali BNL d’Italia, l’azzurro avrà 9.730 punti, nonostante la perdita dei punti conquistati nel 2024 a Miami (1.000 punti per il titolo), a Monte-Carlo (400 punti per la semifinale) e a Madrid (200 punti per i quarti di finale).

Matematicamente, né Zverev né Alcaraz hanno reali possibilità di scavalcarlo prima del torneo romano, consolidando così il dominio del 22enne azzurro sul circuito internazionale.

LE NOVITÀ NELLA TOP 10

Il Masters 1000 di Indian Wells ha visto il debutto di Jack Draper nella Top 10 ATP. Il britannico, trionfatore in California, ha battuto Holger Rune in finale e ha scalato la classifica fino alla settima posizione. Draper è diventato il secondo britannico più giovane a entrare tra i primi dieci dal 1973, dietro solo a Andy Murray, che raggiunse il traguardo a 19 anni e 11 mesi.

Buone notizie anche per Novak Djokovic, che torna in Top 5 nonostante l’eliminazione a sorpresa contro Van de Zandschulp a Indian Wells. Il serbo, che detiene il record di settimane da numero 1 ATP, sarà uno dei protagonisti al Masters 1000 di Miami, torneo in cui detiene il record di sei titoli, a pari merito con Andre Agassi.

GLI ITALIANI IN CLASSIFICA

Sinner resta la punta di diamante del tennis italiano, guidando un gruppo di 11 azzurri nella Top 100. Matteo Berrettini perde una posizione, mentre Luca Nardi scivola di 16 posti, fermandosi all’83ª posizione. Più stabile il resto della pattuglia azzurra.

Top 10 ATP aggiornata:

  1. Jannik Sinner (ITA) – 11.330 punti (–)
  2. Alexander Zverev (GER) – 7.945 punti (–)
  3. Carlos Alcaraz (ESP) – 6.910 punti (–)
  4. Taylor Fritz (USA) – 4.900 punti (–)
  5. Novak Djokovic (SRB) – 3.860 punti (+2)
  6. Casper Ruud (NOR) – 3.885 punti (-1)
  7. Jack Draper (GBR) – 3.800 punti (+7)
  8. Daniil Medvedev (RUS) – 3.680 punti (-2)
  9. Andrey Rublev (RUS) – 3.440 punti (-1)
  10. Stefanos Tsitsipas (GRE) – 3.405 punti (-1)

Gli altri italiani in Top 100:

  • 16. Lorenzo Musetti – 2.650 punti (–)
  • 30. Matteo Berrettini – 1.580 punti (-1)
  • 35. Matteo Arnaldi – 1.410 punti (–)
  • 38. Lorenzo Sonego – 1.356 punti (-1)
  • 42. Flavio Cobolli – 1.280 punti (-2)
  • 60. Luciano Darderi – 945 punti (–)
  • 70. Mattia Bellucci – 838 punti (–)
  • 83. Luca Nardi – 762 punti (-16)
  • 93. Francesco Passaro – 646 punti (-3)
  • 96. Fabio Fognini – 607 punti (-1)

Con il Masters 1000 di Miami alle porte, Sinner ha la possibilità di rafforzare il suo dominio e scrivere un’altra pagina di storia nel tennis italiano.

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Masters 1000 di Madrid, Matteo Arnaldi elimina Novak Djokovic: il mio idolo, è incredibile

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“Novak è il mio idolo, ero già contento di poterci giocare contro, perchè non era mai successo. Invece l’ho battuto è incredibile”. Così Matteo Arnaldi dopo aver eliminato Novak Djokovic al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. “Per riuscirci ho dovuto giocare al mio meglio – ha continuato l’italiano n.44 al mondo -. Sapevo che lui non è in un gran momento di forma così ho cercato di portare avanti gli scambi e cercar di farlo sbagliare”. “Ovviamente ero molto teso all’inizio, quasi me la facevo sotto, anche perchè da quando avevo 9 o 10 anni ho cominciato a guardare le sue partite – ha ammesso Arnaldi, 24 anni – ma poi con l’andare avanti della partita mi sono calmato. Sono stato contento di prendere il break per primo, perchè sapevo che prima o poi me l’avrebbe fatto lui. E’ stato tutto perfetto”.

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A San Siro arriva la Roma, l’Inter cerca il riscatto

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Tornare subito a correre. È questo l’obiettivo dell’Inter di Simone Inzaghi che, dopo le sconfitte contro Bologna e Milan in Coppa Italia, vuole rialzarsi immediatamente per non perdere terreno nel testa a testa scudetto con il Napoli di Antonio Conte. L’ultima volta in cui i nerazzurri incapparono in due sconfitte consecutive, nell’annata 2022/23, servì del tempo alla squadra di Inzaghi per rialzarsi, visto che seguirono due pareggi prima di ritrovare la vittoria. Stavolta però, con il traguardo vicino e la concorrenza spietata, la risposta dovrà essere immediata. Domani a San Siro (si va verso il tutto esaurito), arriverà la Roma di Claudio Ranieri, a caccia di punti preziosi nella corsa per la Champions League.

Inzaghi prepara una mini-rivoluzione nella formazione rispetto al derby perso mercoledì: saranno infatti sette i cambi nell’undici titolare, anche a causa delle assenze per squalifica di Bastoni e Mkhitaryan, con il tecnico che si affiderà agli altri suoi titolarissimi per tornare subito a conquistare i tre punti. Nel consueto 3-5-2, l’Inter dovrebbe schierarsi con Sommer in porta, Pavard, Acerbi e Bisseck a comporre la linea difensiva; Darmian e Carlos Augusto agiranno sulle fasce, con Barella, Calhanoglu e Frattesi in mezzo al campo. In attacco, Lautaro Martinez sarà sicuro del posto, mentre al suo fianco è ballottaggio tra Arnautovic e Correa. Grande fiducia dunque in capitan Lautaro Martinez, vero punto di riferimento per Inzaghi in questa fase cruciale della stagione.

L’argentino infatti ha disputato da titolare 23 delle 27 partite ufficiali giocate dall’Inter nel solo 2025, saltandone due per infortunio e riposando solo in altre due occasioni restando in panchina per tutta la durata del match. E per il capitano interista sorridono le statistiche contro la Roma: nelle ultime sei sfide di Serie A contro i giallorossi, Lautaro ha partecipato a tre reti, con due gol e un assist, riscattando un inizio complicato nei precedenti incroci con la squadra capitolina. Inzaghi potrà inoltre contare su importanti rientri in panchina: Denzel Dumfries e Piotr Zielinski sono nuovamente a disposizione dopo i rispettivi problemi fisici. Più incerta invece la situazione di Marcus Thuram, visto che il francese continua il suo recupero e spera di tornare disponibile per la delicatissima semifinale di Champions League contro il Barcellona, in programma mercoledì prossimo al Montjuïc.

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Conte studia per un Napoli vincente in casa con Torino

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Testa tutta sul Torino, senza pensare all’Inter reduce da due sconfitte, senza farsi condizionare dal risultato che arriverà nel pomeriggio dal match dei nerazzurri contro la Roma. E’ linea che il tecnico Conte ha impartito al suo Napoli in questi giorni. L’aggancio ai nerazzurri in testa alla classifica è avvenuto lo scorso week end grazie a un Napoli, secondo dal 15 febbraio, che non ha mai mollato la presa. La vittoria a Monza coincide con la prima volta in cui il club azzurro è riuscito a vincere due partite di fila, una striscia che non gli riusciva dal 25 gennaio, quando gli azzurri sconfissero la Juventus, inanellando ben quattro vittorie consecutive.

Domani sera il Maradona vuole vedere Lukaku e compagni tornare a quel ritmo, quello dei tre punti a partita, firmando la terza vittoria di fila nella speranza che i giallorossi rallentino la squadra di Inzaghi concedendo al Napoli la vetta in solitaria. Obiettivi importanti, in sostanza, che si costruiscono con determinazione giornata dopo giornata. Lo sa bene il gruppo azzurro che in queste settimane è blindato a Castel Volturno, con pochi occhi a osservare le idee che Conte si prepara a mettere in campo. Il tecnico azzurro ha deciso di non fare conferenza stampa nella giornata in cui si sono celebrati i funerali di Papa Francesco ma qualche idea è trapelata come quella balenata sulla difesa, visto che difficilmente Buongiorno possa recuperare per la partita di domani.

Con Juan Jesus che ha detto addio al finale di stagione, l’alternativa al centro sembra essere solo Rafa Marin. Una soluzione innovativa però potrebbe essere quella di spostare Olivera da terzino sinistro a centrale, al fianco di Rrahmani, mettendo in campo Spinazzola sulla fascia sinistra. Un’idea suggerita dal ruolo di difensore centrale che Olivera ricopre con l’Uruguay ma nella difesa a tre schierata dal ct Marcelo Bielsa. Gli infortuni pesano tanto e questi giorni di avvicinamento al match sono serviti a Conte per capire se si può tentare lo spostamento.

Le risposte arriveranno però solo domani sera, in un match che non vedrà in campo l’ex granata Buongiorno. All’andata la vittoria azzurra venne firmata da McTominay e il centrocampista scozzese ha voglia ancora di segnare e di giocare al meglio, come nelle ultime gare. Come Lukaku, d’altronde, che dopo avere segnato nelle ultime tre partite al Maradona, tiene gli occhi puntati sull’obiettivo scudetto.

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