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Italia esame maturità, Mancini: Belgio fortissimo, ma ci divertiremo

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Il divertimento non deve finire. Il bivio Belgio e’ un esame di maturita’ per questa Italia, che ha uno stile diverso da quelle del passato ma non ambizioni inferiori. “Loro sono i numeri 1 al mondo, ma noi dobbiamo restare noi stessi per vincere”, dice Roberto Mancini, al quale tutti riconosco di aver costruito una nazionale meno conservativa e piu’ propensa a creare, anche senza fuoriclasse. Ora, pero’, il quarto di finale di Euro 2020 contro l’avversaria piu’ forte in circolazione rappresenta il momento di dimostrare che questa squadra, oltre ai complimenti, e’ in grado di prendersi almeno il podio continentale. Non erano in molti a dare fiducia a Mancini, quando prima dell’inizio del torneo puntava alla finale di Wembley. Nel frattempo l’Italia ha macinato gol e gioco, mostrando di avere una panchina profonda e lucidita’ nei momenti difficili. E inoltre il tabellone, sul versante degli azzurri, e’ stato decisamente sconvolto dalle uscite precoci di Francia e Spagna. L’impressione e’ che la Nazionale si giochera’ una grande occasione davanti ai 14.500 spettatori di Monaco, in gran parte italiani, qualcuno disposto anche a spendere fino a 1.200 euro per i biglietti, ridotti al 20% per il Covid e con prezzi alle stelle sul mercato delle rivendite. Prima della partita il Belgio si inginocchiera’ contro il razzismo e gli azzurri faranno altrettanto per “sensibilita’ e solidarieta’ verso gli avversari”, senza preoccuparsi delle critiche (“strumentali e diffamatorie” secondo l’Assocalciatori) di chi si aspettava un gesto deciso e indipendente, come quello dell’Italbasket. Nei piani di Mancini deve essere l’unica situazione in cui i suoi si ‘adattano’ all’altra squadra. L’obiettivo e’ proseguire la cavalcata con la stessa spensieratezza con cui e’ iniziata. “Il divertirsi e’ la base di tutti i lavori: se poi ci ricordiamo di fare un gol piu’ degli avversari siamo ancora piu’ contenti”, ha detto con il sorriso, sdrammatizzando anche l’unico frangente di questo Europeo in cui la sua squadra si e’ incartata, piu’ confusa che spensierata. “Con l’Austria abbiamo sofferto di piu’ ma alla fine abbiamo fatto 26 tiri in porta. Firmerei per soffrire e fare 26 tiri in porta contro il Belgio. Non esistono partite semplici, come l’Europeo insegna – e’ l’analisi del ct -. Giochiamo bene e vogliamo continuare a farlo. Faremo la nostra partita sapendo che forse affrontiamo la squadra che, assieme alla Francia, e’ la migliore in Europa se non nel mondo. Sara’ difficile ma cercheremo di fare la nostra partita e di vincerla”. Un minimo di tensione in piu’ rispetto ai giorni scorsi emerge, inevitabilmente. D’altronde e’ una gara da dentro o fuori e a Monaco di Baviera lo scenario cambia, non certo per la pioggia e il clima da inizio autunno. Se l’Austria era numero 23 del ranking Fifa, il Belgio e’ la prima, e Mancini assicura di prendere sul serio questa classifica anche se i Diavoli Rossi non hanno mai conquistato un Europeo ne’ un Mondiale. “Non sono li’ per caso. Non c’e’ alcun errore, poi anche vincere e’ importante”, ha tagliato corto l’allenatore marchigiano. E con questa filosofia anche la striscia di 31 partite consecutive senza sconfitte, con cui ha superato il primato di Vittorio Pozzo, rischierebbe di restare un’impresa a meta’ se si interrompesse prima delle partite per le medaglie a Wembley, dove il ct sogna di tornare assieme all’amico Gianluca Vialli, a 29 anni dalla finale di coppa dei campioni persa con la Sampdoria. Un ostacolo cosi’ alto l’Italia di Mancini non lo ha mai affrontato. A fare paura basta la potenza di fuoco di Romelu Lukaku, e il quoziente di difficolta’ crescerebbe ulteriormente con Kevin De Bruyne ed Eden Hazard, le stelle del Belgio in bilico alla vigilia. “Mi auguro che i migliori siano tutti in campo. Per noi sarebbe piu’ difficile ma la partita ne guadagnerebbe in spettacolo”, e’ la riflessione di Mancini, che dal canto suo ha ammesso di avere “pochi dubbi” di formazione. Uno e’ fra Domenico Berardi e Federico Chiesa, in questa Italia e’ il giocatore piu’ simile a un fuoriclasse ma fin qui bravo a gestire il ruolo di riserva. “Ci piace l’entusiasmo della gente. “Berardi ha fatto un grandissimo Europeo, Chiesa ha fatto bene anche dall’inizio contro il Galles: uno o l’altro non cambia nulla”, e’ il messaggio del ct, che ha recuperato “al 100%” Giorgio Chiellini ma solo a poche ore dalla gara sciogliera’ ogni riserva. Dal canto suo, il veterano esercita il ruolo di capitano con spirito da pompiere: “Bisogna sdrammatizzare la tensione – ha spiegato Chiellini – prima di una partita del genere e’ gia’ tutto in fibrillazione”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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Calcio, Ronaldo ha vinto l’arbitrato con la Juventus che dovrà versargli quasi 10 milioni di euro

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Cristiano Ronaldo Vince la Controversia per gli Stipendi Arretrati: Terzo Tentativo di Arbitrato Risolutivo

Dopo una lunga disputa legale, Cristiano Ronaldo ha finalmente ottenuto giustizia nel suo reclamo per il pagamento di 19,5 milioni di euro di stipendi arretrati. Al terzo tentativo di arbitrato, l’ex giocatore della Juventus ha visto riconosciuta la sua ragione in sede stragiudiziale. E la Juve dovrà pagare 9.774.166 milioni di euro ai quale aggiungere gli interessi: si tratta di quanto il calciatore avrebbe dovuto incassare al netto di tasse e contributi.

Il collegio di arbitri incaricato di decidere sulla controversia è composto da Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa. Questa squadra di esperti ha esaminato attentamente il caso e ha concluso che Ronaldo aveva diritto ai pagamenti richiesti.

Il team legale che ha rappresentato Cristiano Ronaldo è stato guidato da professionisti di alto livello, tra cui Emanuele Guastalla, John Shehata e Fabio Iudica. Quest’ultimo, oltre a essere un avvocato stimato, è anche docente di diritto sportivo all’Università Bicocca di Milano, portando una vasta esperienza e competenza nel settore.

La decisione dell’arbitrato rappresenta un importante traguardo per Ronaldo e il suo team legale, che hanno lottato strenuamente per far valere i  diritti contrattuali. Il riconoscimento della sua ragione sottolinea l’importanza di risolvere le controversie in modo equo e trasparente, garantendo che i professionisti dello sport siano trattati con giustizia e rispetto.

La vittoria di Ronaldo in questa battaglia legale non solo ha un impatto finanziario significativo per lui personalmente, ma invia anche un messaggio importante all’industria dello sport riguardo alla necessità di rispettare i contratti e gli accordi stipulati con i giocatori.

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