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Cronache

Isola del Giglio, 8 anni dopo il disastro della Concordia con 32 morti

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Una messa è stata celebrata all’isola del Giglio per ricordare le 32 vittime del naufragio della nave Costa Concordia, avvenuto otto anni. Alla celebrazione ha preso parte che Franco Gabrielli, capo della Polizia, che all’epoca era al vertice della protezione civile e fu tra i principali protagonisti delle operazioni del recupero delle salme, l’assistenza ai familiari delle vittime e la rimozione della Concordia dal mare davanti all’isola. Cosa rimane di quella notte?

 

Da una parte amarezza per quanto accaduto quella notte”, in cui “morirono 32 persone, vittime di un’immane tragedia. Dall’altra bisogna anche iniziare a dare una lettura diversa. Dobbiamo ricordare che quello che e’ stato pensato al Giglio pareva impossibile. E invece tutti insieme ce l’abbiamo fatta. La nave non c’e’ piu’, i fondali sono stati ripristinati e il Giglio va avanti e guarda al futuro veramente con molto entusiasmo. La ferita rimane ma c’e’ anche tanta voglia di andare avanti”. Cosi’ Sergio Ortelli, il sindaco dell’isola del Giglio (Grosseto). Dopo la messa, celebrata alle 12, e’ stata deposta alle 13 una corona di fiori a Punta Gabbianara, nel punto dove la Costa Concordia si inclino’ nella notte del 13 gennaio 2012, raggiunto da Ortelli e Gabrielli su un’imbarcazione della della Guardia costiera. Poi stasera, alle 21,30, una fiaccolata partira’ dalla chiesa verso il molo rosso fino alla lapide in ricordo delle vittime di quella tragica notte ed alle 21,45,7″, nell’esatto istante nel quale il transatlantico con oltre 4mila persone a bordo collise con gli scogli prima di naufragare di fronte al porto, il suono delle sirene delle navi accompagnera’ la preghiera.

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Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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