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Inter – Napoli, arbitro Mazzoleni. De Laurentiis a Kiss Kiss: “Mi preoccupa, con noi è stato cattivo e non sempre imparziale”

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La scelta di “Mazzoleni per la sfida contro l’Inter? Mi preoccupa, con noi è stato cattivo e anche non sempre imparziale“. Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis a Radio Kiss Kiss commentando la designazione arbitrale per la partita del 26 dicembre a Milano.

Gli arbitraggi di Mazzoleni con il Napoli hanno sempre provocato forti polemiche, basta ricordarne solo due: la supercoppa del 2012 a Pechino quando finì 4 a 2 per la Juventus dopo i tempi supplementari, con gli azzurri in 9; e poi Fiorentina – Napoli della passata stagione quando un’entrata di Koulibaly prima provocò un giallo con rigore, poi il Var decise che il difensore azzurro andava espulso ma non c’era il rigore…

Mi date – ha aggiunto il patron azzurro – una brutta notizia. Mi raccomando, la VAR è stata inserita per tutelare anche gli investimenti, non immaginavo potesse essere un ulteriore strumento in mano agli arbitri. Comportatevi da persone per bene!“.  “Ci deve essere la capacità di essere equidistanti, chi sta alla VAR deve stoppare tutto quando ci sono gli episodi altrimenti restano i dubbi su un sistema per indirizzare l’acqua a certi mulini!“,

Noi finanziamo gli arbitri, se dovessimo dire ci siamo stancati possiamo riprenderci il pallino del gioco“, ha proseguito De Laurentiis.

Il campionato resta sbilanciato perché i regolamenti non sono corretti, ma con Gravina cercheremo di porvi rimedio“, ha poi detto il Presidente alla Radio ufficiale del Napoli”. Il Governo ha fatto solo stupidate sul calcio, sia nel passato che nel presente e i nuovi invece di metterci una pezza stanno facendo peggio. Ho già detto a Gravina che è meglio aprire un tavolo con Giorgetti, il calcio è importante in Italia con 40 milioni di tifosi e non bisogna scherzare. Il populismo non ci interessa – prosegue De Laurentiis – ma serve concretezza perché dobbiamo recuperare su Germania e Inghilterra in termini di fatturati“. Infine De Laurentiis si augura che “Agnelli, che a capo dell’ECA si confronta con l’Uefa, riesca a far cambiare la Champions e l’Europa League per un campionato europeo con le prime 4-6 dei campionati in Europa“.

Su Ancelotti: “Il primo Natale di Ancelotti al Napoli? Carlo lo inseguivo da anni e finalmente è con noi. E’ una persona di altissima sensibilità e di cultura profonda. Un uomo con il quale vorrei trascorrere più ore durante la giornata, ma spesso gli impegni ci dividono. E’ un allenatore che non si discute”.

Gli altri allenatori “Carlo sta nel mio cuore, lo sapete, ma in questa giornata voglio ringraziare e fare gli auguri di Natale a tutti gli allenatori che hanno lavorato con me in questi anni al Napoli. Li ricordo con piacere perchè ho avuto l’onore di conoscere grandi professionisti”.

A proposito di Meret: “Ho sempre avuto la convinzione che Meret fosse un grande portiere. Oltretutto è un ragazzo esemplare, è un professionista rigoroso di una educazione sublime. E’ una eccellenza italiana e sono felice di averlo portato a Napoli“.

A Natale siamo tutti più buoni: “In questi giorni vogliamoci tutti bene, trascorriamo serenamente le festività e poi riaccendiamo la nostra passione mercoledì per seguire il Napoli a San Siro contro l’Inter. Buon Natale a tutti”.

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Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

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Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Studenti bocciati con il 5 e multe a chi aggredisce prof

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Dalla bocciatura con il 5 in condotta al ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle scuole medie fino alle multe per aggressioni al personale scolastico. Via libera del Senato al disegno di legge messo a punto dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Il provvedimento, che ora deve passare alla Camera, prevede una serie di novità. Il voto in condotta sarà numerico anche alle scuole medie. Il giudizio sintetico sul comportamento rimarrà, dunque, solamente per i bambini della scuola primaria. Per tutti gli altri ci sarà il voto espresso in decimi e farà media con le altre materie. Sia alle medie che alle superiori, se non si raggiunge almeno il 6 in condotta si verrà automaticamente bocciati.

L’insufficienza si può ottenere per mancanze disciplinari gravi e reiterate avvenute nel corso di tutto l’anno scolastico. Per quanto riguarda le scuole superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica. Il vero spartiacque per gli studenti delle superiori, specie in ottica diploma, è però l’8 in condotta. Se non si supera questa soglia si possono perdere fino a 3 punti di credito scolastico, punteggio che va a confluire direttamente nel voto di Maturità. Anche le sospensioni cambieranno.

Non ci sarà più l’allontanamento da scuola e lo studente dovrà partecipare ad attività scolastiche di riflessione e a una verifica finale da sottoporre al consiglio di classe. Il tenore della punizione dipenderà dalla durata della sospensione. Chi avrà più di due giorni dovrà partecipare ad “attività di cittadinanza solidale” in strutture convenzionate. Per il ministro Valditara si tratta di “un importante passo in avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti”. “A differenza di quanti parlano di misure autoritarie e inutilmente punitive – ha detto il ministro – io rivendico la scelta di dare il giusto peso alla condotta nel percorso scolastico degli studenti”.

Il provvedimento introduce anche multe per i reati commessi ai danni di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola a causa o nell’esercizio delle sue funzioni. La somma varia dai 500 ai 10.000 mila euro “a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa”. “È anche importante – ha sottolineato Valditara – che chi abbia aggredito personale della scuola risarcisca la scuola per il danno di immagine che ha contribuito a creare”.

E sempre il ministro ha annunciato oggi, rispondendo a un question time alla Camera, che è allo studio una normativa che riguarderà le chiusure scolastiche per festività religiose. “La norma che stiamo studiando è molto semplice – ha detto – non consentire la chiusura delle scuole in occasione di festività religiose o nazionali non riconosciute dallo Stato italiano. Ovviamente senza nessuna discriminazione nei confronti dei ragazzi che vogliano invece festeggiare quelle determinate ricorrenze, che saranno giustificati se rimarranno a casa”.

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