Una sosta con tentativo di fuga. La prestazione solida e determinata sul campo dell’Atalanta ha infatti permesso all’Inter di Simone Inzaghi di rafforzare la propria leadership in classifica, portandosi a +3 sul Napoli e a +6 sugli stessi bergamaschi. Continuando, inoltre, a cullare i sogno di Triplete, visto il percorso nel frattempo sia in Coppa Italia che in Champions League. L’allungo sulle principali avversarie magari non sarà ancora decisivo, ma è sicuramente significativo di un momento positivo per i nerazzurri, in attesa delle prossime settimane dopo il termine della finestra per le nazionali.
Al rientro dopo gli impegni dei prossimi giorni, infatti, il calendario si farà particolarmente complesso e compresso per Lautaro Martinez e compagni, che avranno non solo le sfide in campionato ma anche la semifinale di Coppa Italia contro il Milan e la sfida dei quarti in Champions contro il Bayern Monaco in un aprile che sarà caldissimo con nove sfide in 30 giorni a partire da quella contro l’Udinese del prossimo 30 marzo. Motivo per cui probabilmente Inzaghi terrà le dita incrociate sperando che i dieci convocati tornino dalle nazionali senza problemi fisici.
Un piccolo sorriso sarà sicuramente spuntato al tecnico, considerando che Marcus Thuram è già tornato a Milano: visto il problema alla caviglia sinistra che lo sta tormentando da qualche settimana, l’attaccante non parteciperà alle sfide con la Francia, potendo così avere qualche giorno di riposo per tornare al top della forma. Nemmeno Denzel Dumfries è partito verso l’Olanda, visto il problema fisico durante la gara con l’Atalanta, e le sue condizioni saranno valutate nei prossimi giorni.
L’infermeria d’altronde è già abbastanza piena, con Inzaghi che punta a vederla svuotarsi dopo la sosta: in particolare, il tecnico potrebbe ritrovare nei prossimi giorni Nicola Zalewski, Stefan De Vrij, Federico Dimarco e Matteo Darmian, mentre servirà più tempo per il rientro di Piotr Zielinski. Intanto, nei prossimi giorni la Pinetina si colorerà più di azzurro, considerando che l’Italia di Luciano Spalletti rimarrà in ritiro ad Appiano Gentile verso la doppia sfida con la Germania in Nations League. Nessun intreccio particolare però con l’Inter, visto che solo da mercoledì gli infortunati torneranno a lavorare ad Appiano, mentre il resto della squadra ricomincerà ad allenarsi a ranghi ridotti sui campi del BPER Training Centre a partire da venerdì.
«Un rinato, decisamente». Juan Manuel “Lobito” Fernández, 34 anni, playmaker argentino della Reyer Venezia, non ha dubbi quando si guarda oggi allo specchio. Il basket, la famiglia, la voglia di vivere: tutto è tornato al suo posto. Ma non è stato sempre così. Nel gennaio 2022, in piena carriera e con una vita apparentemente perfetta, il buio della depressione ha preso il sopravvento. E l’unica scelta possibile è stata fermarsi.
Oggi, dopo due anni lontano dai campi e da sé stesso, Lobito è tornato a giocare. Ma soprattutto è tornato a vivere, e gira l’Italia per raccontare la sua storia, nella speranza di offrire una spinta a chi oggi, come lui allora, si sente perso.
«Fu mia moglie a salvami»
«Avevo tutto: una carriera stabile a Trieste, una famiglia meravigliosa, due figli piccoli, una città che mi voleva bene. Ma dentro di me c’era solo confusione e senso di colpa», racconta Fernández in un’intervista al Corriere della Sera. «Quando ho pensato che un infortunio sarebbe stata una liberazione, ho capito che dovevo fermarmi. Fu mia moglie a prendere le decisioni per me. Senza di lei, non ce l’avrei fatta».
Il trasferimento, la terapia, la lenta rinascita
Dopo l’addio alla pallacanestro, Juan si trasferisce in Florida, dalla famiglia della moglie. «Volevo tagliare col basket, iniziai a lavorare in un’agenzia viaggi. Ma capii presto che cambiare ambiente non basta se non affronti quello che hai dentro». Inizia così un percorso con psicologa e mental coach, ma anche di studio, per aiutare un giorno chi vive lo stesso dolore.
Il ritorno in campo e la voce che ispira
Un anno dopo, si riavvicina lentamente al parquet. Prima come viceallenatore, poi, riscoprendo le emozioni del gioco, come giocatore. Fino al ritorno in Serie A, con la maglia della Reyer Venezia. «La mia strategia? Non guardare troppo avanti. Ascoltarmi, cambiare quando serviva. E accettare il dolore come parte del percorso».
Quando ha deciso di raccontare la sua storia, con una video intervista al blog La Giornata Tipo, l’impatto è stato travolgente: «Non mi aspettavo tanto sostegno. Ricevo centinaia di messaggi da chi si sente meno solo. Oggi, ovunque vado, cerco di rompere il tabù della salute mentale nello sport».
Una testimonianza che scuote e ispira
Padre, marito, atleta e oggi anche testimone di resilienza, Fernández trova il tempo di parlare nei convegni e alle televisioni, per portare un messaggio chiaro: «Guarire si può. Ma non bisogna aver paura di chiedere aiuto. Né di raccontarsi».
Il lascito del buio
«Certo, nei momenti difficili torno a pensare: “Non di nuovo”. Ma oggi ho strumenti, consapevolezza. E quando sono tornato in palestra per la prima volta, ho sentito che le emozioni negative erano sparite. Lì è iniziata la vera rinascita».
E oggi, a chi lotta nel silenzio, Juan “Lobito” Fernández tende la mano: «Non siete soli. Non è debolezza, è umano. E si può tornare a sorridere».
Rosario Fiorello, noto showman e conduttore del programma ‘VivaRai2!’, è indagato per diffamazione dalla Procura di Imperia in seguito a una querela presentata dal vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana in merito a una puntata del programma che faceva riferimento ai “festini con escort e cocaina” dai quali Piana è risultato estraneo. Il fascicolo è stato aperto dal procuratore capo di Imperia Alberto Lari.
Piana ha denunciato la puntata del programma di Fiorello in cui definiva “la Liguria un rave” con “il vice di Toti finito in un’inchiesta con escort e cocaina, Toti è stato arrestato e quindi adesso ne serve un altro, il vice, ma questa non è una Regione, questa è un rave, d’ora in poi chi vuole andare in Liguria dev’essere maggiorenne, non puoi andare così”, percependo tali affermazioni come lesive della sua reputazione.
L’indagine sui festini a base di escort e cocaina era iniziata nel 2021 a Genova con la scoperta di un giro di prostituzione in un appartamento; al termine dell’operazione la squadra mobile di Genova aveva arrestato due imprenditori e una escort aveva indicato Piana tra i partecipanti, ma si trattava di un errore. Il vicepresidente della Regione Liguria non è mai stato indagato nella vicenda ed è risultato estraneo ai fatti.
Brutte notizie per Antonio Conte e per i tifosi del Napoli alla vigilia del match di campionato del team partenopeo, in trasferta, contro il Monza. “Al termine dell’allenamento di oggi David Neres ha accusato un risentimento muscolare. Le sue condizioni saranno valutate prossimamente”: questo è quanto si legge nella nota pubblicata da poco sul sito ufficiale del club azzurro.
L’infortunio di Neres cambia i programmi del tecnico del Napoli, Antonio Conte, per la sfida di domani in casa del Monza. Il modulo sarà sempre il 4-3-3 e al posto dell’attaccante brasiliano con Lukaku e Politano ci sarà Raspadori.