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Cronache

Inter addio sogni rimonta, Baldanzi firma il colpo dell’Empoli a San Siro

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La festa per il trionfo in Supercoppa italiana va di traverso all’Inter, che a San Siro vede trionfare l’Empoli. Ai toscani, in superiorità numerica per un tempo dopo un doppio giallo a Skriniar, basta un gol di Baldanzi per strappare tre punti che permettono agli uomini di Zanetti di superare la Juventus in classifica. Ma soprattutto la rete del giovane trequartista estromette ormai definitivamente dalla corsa scudetto i nerazzurri di Inzaghi, alla sesta sconfitta in campionato e crollati a -13 dal Napoli sempre più capolista. Anche perché, per assurdo, il risultato non è stato nemmeno la cosa peggiore della serata interista: ci si attendeva una prestazione che proseguisse sui binari di quanto visto a Riad, invece i nerazzurri si sono riscoperti fragili tatticamente e mentalmente. Tanto che l’Empoli, anche in 11 contro 11, aveva creato grossi pericoli per la porta di Onana, senza che l’Inter riuscisse a fare altrettanto.

L’espulsione di Skriniar, sempre più lontano da Milano e vicino al Psg (“nessuna possibilità che rinnovi”, ha detto l’agente in serata), con due gialli ingenui nel giro di 15′ è stato l’emblema di una squadra che non riesce a liberarsi dai suoi fantasmi e dai suoi atavici problemi. E così anche la lotta per la qualificazione alla prossima Champions League si fa sempre più complicata, visto l’aggancio avvenuto da parte della Roma e quello possibile della Lazio, che domani riceverà il Milan. Una serata che i 65mila di San Siro hanno capito fin da subito quanto sarebbe stata difficile, con l’Empoli che ha fatto intuire di non essere arrivato a Milano per fare la vittima sacrificale. Tanto che subito Cambiaghi e Caputo hanno creato pericoli alla porta di Onana, pagando la scarsa precisione.

La prima e unica fiammata dell’Inter è arrivata da un destro al volo di Dimarco ben parato col piede da Vicario, occasione che rappresenta anche l’unico tiro in porta dei nerazzurri in tutti e 90′ i minuti di gioco. Anche perché la partita cambia poco prima dell’intervallo, quando Skriniar stende Caputo ricevendo il secondo cartellino giallo nel giro di 15′: una macchia non da poco, sulla gara ma anche in quella che potrebbe essere l’ultima a San Siro dello slovacco, visto il forte interesse del Paris Saint Germain. Inzaghi, in inferiorità numerica, sceglie la strada più attendista, sostituendo l’impalpabile Correa per mantenere la difesa a tre.

Mossa che non paga, perché nella ripresa l’Empoli in contropiede ha trovato praterie su cui andava a nozze. Bajrami in un paio di occasioni ha graziato Onana, poi però Zanetti ha lanciato nella mischia il giovane Baldanzi che subito ha colpito: mancino dal limite a chiudere l’ennesima ripartenza, Onana tutt’altro che perfetto e toscani in vantaggio. La reazione interista, però, è stata nulla, da encefalogramma piatto anche quando sono entrati Lukaku e Dzeko per l’assalto finale. L’unica opportunità è capitata su una deviazione di De Vrij finita sulla traversa, ma per il resto l’Inter si è limitata a lanciare palloni in avanti senza far correre nemmeno un brivido a Vicario. A San Siro fa festa l’Empoli, Inzaghi fa ancora flop.

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Botte in carcere a Ivrea, annullata sospensione sette agenti

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Il Tribunale del Riesame ha annullato la sospensione dal servizio per sette agenti della polizia penitenziaria del carcere di Ivrea (Torino). Erano stati sospesi per un anno dal tribunale eporediese, su richiesta della procura, in merito ad un’indagine su presunti maltrattamenti all’interno della casa circondariale d’Ivrea. Un’inchiesta, con una quarantina di indagati, partita dalla denuncia di due detenuti. Il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso presentato dai legali dei sette agenti contro la sospensione dal servizio.

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Camorra: faida Napoli, ordine d’arresto per 16 pregiudicati

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Colpo dopo colpo nella seconda faida di Scampia e Secondigliano a Napoli che negli anni ha ispirato libri e fiction. Con omicidi che hanno segnato la vita della citta’ di Napoli dal 2004 al 2012. Fino a quando boss e gregari sono stati arrestati e via via si sono pentiti. Ed e’ grazie alle loro dichiarazione che la Dda di Napoli ha chiesto e ottenuto dal gip l’emissione di un’ordinanza a carico di sedici pregiudicati, molti dei quali gia’ in carcere, per otto omicidi della faida dei cosiddetti ‘girati’. Un gruppo di uomini – e donne – che hanno prima appoggiato il clan Di Lauro contro gli Amato-Pagano nella guerra del 2004 e poi si sono ‘girati’ con loro e contro i vecchi alleati formando un clan autonomo, la Vinella Grassi. Ad indagare dal 2007 ad oggi i carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli.

Il primo omicidio della cosiddetta ‘girata’ fu quello di Giuseppe Pica del clan Di Lauro ucciso il 14 marzo del 2007. Omicidio per il quale sono destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare Rito Calzone, Enzo Notturno, Carmine Pagano, Cesare Pagano, tutti gia’ detenuti per camorra e omicidi. Poi l’omicidio di Francesco Cardillo, del clan Di Lauro ucciso il 14 marzo del 2007, per il cui omicidio e’ stato arrestato Salvatore Frate. Il delitto di Lucio De Lucia, clan Di Lauro, ucciso il 21 marzo del 2007, su ordine di Cesare Pagano e dal killer Rito Calzone. La morte violenta di Patrizio De Vitale, dei ‘girati’ ucciso il 31 maggio del 2007, su ordine di Marco Di Lauro e materialmente da Nunzio Talotti, suo braccio destro e amico del cuore. Entrambi sono gia’ detenuti per omicidio.

Luigi Giannino, della Vinella Grassi ucciso il 13 giugno del 2007, per ordine di Marco Di Lauro e da Nunzio Talotti, Mario Buono, Raffaele Musolino e Vincenzo Di Lauro, anch’egli, come il fratello Marco, istigatore del delitto. Salvatore Ferrara, del clan Di Lauro ucciso il 25 settembre del 2007 per ordine dei boss, cognati tra loro, Raffaele Amato e Cesare Pagano. A fare fuoco furono Salvatore Petriccione e Luca Raiano. Luigi Magnetti, della Vanella Grassi, ucciso il 25 settembre del 2007, considerato uno dei boss dei ‘Girati’. Fu ucciso, secondo il gip che ha emesso l’ordinanza su ordine di Raffaele Amato, Carmine Pagano e Cesare Pagano. A fare fuoco Renato Napoleone e Davide Francescone. Carmine Fusco, affiliato ai Di Lauro, ucciso il 9 febbraio del 2008. L’ordine parti’ dal boss Raffaele Amato e a sparare furono Salvatore Petriccione, Luca Raiano e Fabio Magnetti.

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I cento anni dalla fondazione dell’Aeronautica Militare con Mattarella e Meloni

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Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla terrazza del Pincio per celebrarere i cento anni dalla fondazione dell’Aeronautica Militare. Il cielo di Roma e’ stato scenario di una parata di velivoli dell’Aeronautica militare. Ben 74, tra elicotteri, giganti dell’aria per il trasporto di uomini e mezzi, aerei per il trasporto di malati, caccia intercettori e da combattimento, hanno sorvolato, secondo un ordine di schieramento in cielo, la zona – la Terrazza del Pincio e piazza del Popolo – dove si svolgeva la celebrazione per il primo centenario dell’Aeronautica. E poi la chiusura con i tre sorvoli, uno dei quali in formazione a rombo, delle Frecce Tricolori che hanno colorato il cielo di verde, bianco e rosso, mentre dalla folla saliva verso di loro l’applauso, come in una sorta di reciproco abbraccio.

 

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