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Incredibile, Mancini resta ct azzurro per vincere il Mondiale: il prossimo però

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Squadra che perde non si cambia. Roberto Mancini non molla. Resta perchè gliel’ha chiesto la Figc. Dopo la partita inutile contro la Turchia, un nuovo colloquio con Gravina per i dettagli del contratto. In pratica il ct rimane al timone di questa Nazionale che nel giro di 9 mesi e’ passata dal paradiso dell’Europeo vinto a Wembley contro l’Inghilterra all’inferno della sconfitta con la Macedonia costata la qualificazione (per la seconda volta di fila) al Mondiale in Qatar. E ci resta perchè ha un sogno: vincere anche un mondiale. Quel mondiale al quale non parteciperemo. “Mi sento di restare perche’ sono ancora giovane, il mio obiettivo era vincere un Europeo e un Mondiale, per quest’ultimo dobbiamo rinviare un attimo e mi serve ancora tempo, ma posso divertirmi ancora molto e organizzare con i ragazzi qualcosa di importante” ha detto alla vigilia della trasferta in Turchia, tornando a parlare per la prima volta dalla maledetta notte del 24 marzo, quando di fronte all’invito a restare del presidente federale aveva risposto: “Il responsabile sono io, devo riflettere”. Ora la delusione sembra meno cocente, e il ragionamento deve essere che un comandante che si rispetti non abbandona la nave nel mezzo della tempesta, ma resta per farla ripartire e solcare altri mari, raggiungere altre mete: e’ la scelta che dopo giorni tormentati ha preso il commissario tecnico. Arrivando a sciogliersi in sorriso quando ha aperto i cancelli di Coverciano per far entrare la troupe di ‘Striscia la notizia’ e ‘incassare’ il Tapiro gigante. “E’ piu’ che meritato. Avevo fiducia, purtroppo le cose talvolta vanno male. Ma io non mollo – ha gonfiato il petto – Ci riproviamo per il prossimo Mondiale”. Mancini dunque resta e rilancia, determinato ad affrontare nuove sfide al timone della Nazionale, anche se l’eliminazione obbliga inevitabilmente a riflessioni e valutazioni sull’intero progetto. “Ho parlato con il presidente Gravina, siamo allineati su tutto e questo mi fa piacere. Dopo la partita di domani riparleremo e ragioneremo con calma su cosa c’e’ da migliorare per il futuro”. Per formalizzare la scelta, servira’ probabilmente un colloquio approfondito. L’idea di tre accademie per gli azzurri, di un dt per tutte le nazionali e di un maggior coordinamento con le giovanili sono sul tavolo. La delusione non e’ stata ancora metabolizzata (impossibile d’altronde) ma Mancini non sembra avere dubbi: incassa i riconoscimenti di chi ne ha apprezzato il lavoro, schiva i pochi inviti alle dimisisoni. Il progetto va avanti puntando a preservare quanto di buono fatto in questi anni e a intervenire dove serve per crescere e migliorare. ”Bisogna aprire un nuovo ciclo, inseriremo di sicuro piu’ giovani gia’ a giugno per gli impegni della Nations League e pensando all’Europeo fra due anni. Di ragazzi bravi ce ne sono, spero che abbiano sempre maggiore spazio nei loro club” ha rimarcato il ct.

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Esteri

Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

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È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

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Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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