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Cronache

Incita i giovani a drogarsi, la procura di Pescara apre una inchiesta su Sfera Ebbasta

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La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo per istigazione all’uso di sostanze stupefacenti carico ‘trap boy’ Gionata Boschetti, in arte Sfera Ebbasta. L’indagine e’ stata aperta a seguito dell’esposto presentato da due senatori di Forza Italia, Lucio Malan e Massimo Mallegni. I due senatori hanno presentato l’esposto in almeno altre 15 procure, individuate come destinatarie in quanto in quei luoghi si sarebbero svolte tappe del tour del cantante. Il nome di Sfera Ebbasta e’ legato anche alla tragedia della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona): lo scorso 7 e l’8 dicembre persero la vita 6 persone, cinque giovanissimi, e una madre che accompagnava la figlia. Il 12 luglio scorso Sfera Ebbasta tenne un concerto nell’ex Cofa a Pescara. Per accertare queste circostanze la procura ha dato incarico di svolgere specifiche indagini alla polizia giudiziaria. I due senatori nel loro esposto sostengono che, oltre a “frequenti oscenita’”, i testi delle canzoni di Sfera Ebbasta “si riferiscono pressoche’ tutti all’uso di droghe e spesso al loro spaccio, senza ma accennare alle negativita’ di tali pratiche, anzi prospettando tale stile di vita come simbolo di successo”. L’apertura del fascicolo ha fatto commentare al il senatore di Forza Italia, Massimo Mallegni di ”Apprezzare molto l’intervento della Procura di Pescara. Siamo stati una sorta di megafono di una preoccupazione che era gia’ latente e che sembra essere entrata anche nel tessuto sociale delle famiglie. Noi non siamo dei bacchettoni, io mi ritengo un cristiano peccatore, pero’ ovviamente questo diventa un problema sociale, di sicurezza e di diffusione delle droghe”. In difesa del cantante si sono schierati i radicali. “Una denuncia contro il cantante Sfera Ebbasta per istigazione all’uso di droghe, come quella presentata dai senatori di Forza Italia Lucio Malan e Massimo Mallegni, rappresenta un’iniziativa di sciacallaggio a rimorchio di una tragedia come quella della discoteca Lanterna Azzurra. Se il bersaglio e’ rappresentato dalle ‘frequenti oscenita” dei testi delle canzoni di Sfera Ebbasta e dai riferimenti ‘all’uso di droghe e allo spaccio, senza mai accennare alle negativita’ di tali pratiche, anzi prospettando tale stile di vita come simbolo di successo’, allora c’e’ un’ampia discografia mondiale da portare sul banco degli imputati”, dichiara Antonella Soldo, tesoriera di Radicali Italiani.

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Cronache

Uccisa con una mazza da baseball, fermato il marito

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Una donna di 66 anni è stata uccisa a colpi di mazza da baseball questa mattina intorno alle 9.30 in centro a Salsomaggiore Terme, paese della provincia di Parma. La vittima, di nazionalità straniera, è stata aggredita dal marito che l’ha colpita più volte al corpo e alla testa. Soccorsa dal 118, la donna sarebbe morta sul posto. Il marito è stato fermato dai carabinieri e si trova in caserma a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il presunto autore del femminicidio è stato fermato da una carabiniera libera dal servizio. La militare, richiamata dalla richiesta di aiuto della vittima, è intervenuta da sola. Ha bloccato l’uomo, poi è stata coadiuvata dalla pattuglia del radiomobile di Salsomaggiore immediatamente sopraggiunto. Il tempestivo intervento non è bastato a salvare la vita della 66enne.

Si chiama Meena Kumari, 66 anni, di nazionalità indiana, la donna uccisa dal marito questa mattina intorno alle 9.30 nel centro di Salsomaggiore Terme (Parma). Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe aggredito la donna in casa, di fronte anche ad alcuni familiari, e la vittima, nel disperato tentativo di salvarsi, sarebbe poi scesa in strada per chiedere aiuto. L’uomo l’avrebbe però raggiunta e continuato a colpirla sino a ucciderla.

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Cronache

Interrogatorio di Filippo Turetta, dichiarazione spontanea di conferma dell’omicidio di Giulia

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Primo interrogatorio in carcere per Filippo Turetta che all’inizio si è avvalso della facoltà di non rispondere e si è messo a piangere poi ha confermato quanto aveva detto alla polizia tedesca sull’omicidio di Giulia Cecchettin rendendo dichiarazioni spontanee al gip di Venezia Benedetta Vitolo. A spiegarlo ai giornalisti è stato il legale di Turetta, l’avvocato Giovanni Caruso: Turetta ha detto, ha “ritenuto doveroso rendere dichiarazioni spontanee con le quali ha sostanzialmente confermato le ammissioni fatte alla polizia tedesca”. Cioè aveva ammesso sostanzialmente di aver ucciso Giulia e di non avere avuto il coraggio di togliersi la vita. Si tratta di dichiarazioni di conferma come le ha chiamate il legale di Turetta.

 

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Cronache

Due agenti della Polfer feriti con un coltello a Napoli

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Due agenti della Polfer aggrediti e feriti con un coltello da un extracomunitario nei pressi della stazione di piazza Garibaldi a Napoli. L’episodio risale a ieri sera e viene riferito dalla Federazione Sindacale di Polizia che esprime solidarietà ai colleghi vittime dell’aggressione. “Gli agenti – rende noto Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato – sono stati allertati perché l’uomo stava creando problemi fuori da un locale e, quando sono intervenuti, ha improvvisamente tirato fuori un coltello scagliandosi contro di loro”. Uno dei due agenti ha riportato ferite lievi a una mano, l’altro è stato raggiunto alla spalla e ne avrà per una ventina di giorni dato che il fendente ha interessato il muscolo. L’aggressore ha tentato di fuggire allontanandosi dalla stazione ma è stato rintracciato poco dopo dai poliziotti della Squadra Volante e arrestato.

“Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai due colleghi rimasti feriti ieri sera a Napoli – prosegue il sindacalista – e auguriamo loro una pronta guarigione. Un ennesimo grave episodio che testimonia l’assoluta centralità del lavoro degli operatori in uniforme, sempre presenti e sempre pronti a fronteggiare pericoli subdoli e continui cui, senza di loro, sarebbero esposti i cittadini”. “La funzione delicatissima e assai pericolosa a difesa della sicurezza e dell’incolumità altrui – prosegue – continua a richiedere ai colleghi in ogni parte del territorio e in qualsiasi contesto sacrifici importanti in termini di impegno, professionalità e salute, che meritano il fondamentale riconoscimento della collettività e soprattutto della politica”.

“Ora confidiamo in un giudizio rapido e severo – commenta Mauro di Giacomo, segretario Fsp Napoli -, perché non si vanifichi il valido intervento dei colleghi e, soprattutto, perché non rimanga impunita una condotta gravissima. Perché questo significherebbe sottovalutare, per non dire ignorare, il sacrificio di quelli che, per garantire la sicurezza altrui, mettono continuamente la propria vita a rischio”.

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