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Cronache

Incendi e terrore nei lidi a Catania, fuga dei bagnanti soccorsi via mare

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La Sicilia e’ in fiamme. L’arrivo del gran caldo con un forte vento di scirocco ha alimentato roghi che hanno messo a rischio la sicurezza di bagnanti, fatti evacuare via mare.

Come accaduto la notte scorsa nel Trapanese, a San Vito Lo Capo: un incendio ha lambito il villaggio Cala’mpiso da dove sono state evacuate 750 persone a bordo di motopescherecci. Quando l’allarme e’ cessato i turisti, a bordo di pullman, hanno fatto rientro nella struttura alberghiera. Ma un altro vasto incendio e’ divampato nel pomeriggio a Catania: sotto l”attacco’ del fuoco sono finiti gli stabilimenti balneari con fiamme alte e fumo denso che hanno spinto i bagnanti impauriti a lanciarsi in mare. In 180 sono stati messi in salvo grazie all’intervento di motovedette e gommoni di capitaneria di porto, guardia di finanza, vigili del fuoco, polizia e carabinieri. Tra loro anche una sessantina di bambini, compresi 15 ragazzini di una colonia estiva. Tutti al sicuro, ma le fiamme hanno distrutto tre lidi, bruciato ombrelloni e cabine, mentre altri stabilimenti hanno subito dei danni.

Danneggiate decine di auto che erano posteggiate sul viale Kennedy. Cinque le persone rimaste ferite: 4 da intossicazione da fumo, compreso un vigile del fuoco, e un bagnante che ha riportato delle fratture tuffandosi in acqua durante la ‘fuga’. Per spegnere l’incendio hanno lavorato da terra squadre dei pompieri, ma anche personale della polizia di Stato e del Comune e militari dell’esercito, con proprie autobotti, mentre in volo c’erano elicotteri dei vigili del fuoco, della forestale e della marina militare. Tutti gli interventi sono stati coordinati dalla prefettura di Catania che nel primo pomeriggio ha attivato la sala operativa.

In serata la situazione e’ tornata sotto controllo, ma la zona e’ rimasta sotto osservazione. Due roghi sono divampati anche nel Siracusano nella zona delle saline di Priolo Gargallo, vicino la centrale Enel Archimede, lungo il litorale di Agnone Bagni. L’incendio, di vaste dimensioni, ha fatto temere per la sorte dei fenicotteri ospitati nella Riserva Naturale Orientata Saline di Priolo, coinvolta dalle fiamme. Evacuata la spiaggia di Marina di Priolo, dove c’erano numerosi bagnanti, invasa dal fumo nero. In azione Vigili del fuoco, gli uomini della Forestale e della Protezione civile ed un Canadair. Il lavoro dei pompieri e’ stato reso difficile perche’ le fiamme sono state alimentate dal forte vento. Massima allerta per piccoli focolai anche a ridosso della zona industriale.

Il tratto vicino Melilli dell’autostrada Siracusa – Gela e’ stato chiuso al traffico. Nella Sicilia dei ‘roghi’ fiamme sono divampate anche a Palermo e sulle vie di comunicazioni stradali principali dell’isola, con tratti di autostrade chiuse per spegnere le fiamme. Quattordici delle 20 richieste di intervento della flotta aerea di Stato contro i roghi pervenute oggi dalle regioni alla Protezione civile hanno riguardato proprio la Sicilia.

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Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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