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Cronache

In vacanza nel Salento coppia di amici muore annegata

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Erano arrivati ieri in una comitiva di sei amici di Cerignola (Foggia), per trascorrere una settimana di vacanza nel Salento e oggi hanno deciso di fare il bagno malgrado il mare agitato e malgrado sapessero nuotare a mala pena nella Baia dei Turchi ad Otranto, una delle spiagge sovrastata da una scogliera piu’ rinomate del Salento e tristemente nota per chi la conosce bene, per le insidiose correnti. Sono morti forse tentando di salvarsi a vicenda Pia Patruno di 27 anni, e il suo amico Rosario Francesco Mancino di 29 anni. Sulla spiaggia gli altri amici, tra cui il fidanzato di lei, non si sono accorti di niente fino a che hanno sentito le grida di altri bagnanti che hanno visto la ragazza scomparire tra le onde. Il primo corpo ad essere recuperato e’ stato quello del ragazzo, poi quello della giovane. Una volta in spiaggia, alcuni bagnanti medici e un bagnino hanno tentato manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo del 118, ma e’ stato inutile. In un primo momento si era creduto che i due giovani fossero precipitati dalla scogliera, ma la dinamica e’ stata ricostruita da carabinieri e militari della Capitaneria di Porto di Otranto che hanno ascoltato i bagnanti. Quel tratto di costa e’ pericoloso per i nuotatori non esperti e anche per chi non conosce la zona perche’, spiegano gli esperti, in determinate condizioni meteomarine come quelle di oggi, con mare agitato e vento di maestrale, si creano correnti a mulinello che trascinano i bagnanti verso il fondale, inizialmente poco profondo e che poi scende improvvisamente. Nella stessa zona nel 2013 perse la vita annegando una bambina di 10 anni mentre solo due giorni fa una turista di 60 anni di Sondrio e’ rimasta gravemente ferita precipitando dalla scogliera sovrastante, per un passo falso durante un’escursione col marito.

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Cronache

Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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