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Cronache

Il video dell’aggressione ultras al carabiniere che aveva salvato un tifoso tedesco a Trastevere. Il militare era armato ma non ha sparato contro quelle belve

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Insulti, contumelia, lanci di bottiglie e pietre. E lui, il carabiniere, in divisa, armato, ha prima messo in salvo un tifoso tedesco dell’Eintracht Francoforte (c’era il match Lazio vs Eintracht), poi, sempre pistola in pugno, ha arretrato davanti ad una ventina di bestie ultras  che gli lanciavano addosso qualunque cosa. Avrebbe potuto sparare per difendersi, far passare a miglior vita qualcheduna di quelle bestie, ma essendo un carabiniere ha fatto la scelta migliore. Arretrare, evitare ogni contatto, andarsene. Tanto le bestie saranno identificate e quando si ritroveranno con le manette ai polsi, in una cella, diventeranno agnellini. Il video dell’aggressione al carabiniere è virale. Si indaga per risalire al gruppo di delinquenti  incappucciati, quasi certamente ultras (non li definiremmo mai tifosi, ma bestie), che nella notte tra giovedì e venerdì, dopo la partita Lazio-Eintracht, hanno aggredito con mazze un tifoso tedesco a Trastevere, insultato e aggredito i carabinieri intervenuti in suo soccorso lanciando bottiglie.

Il ministro della Difesa, Elisabetta trenta, ha chiamato il carabiniere aggredito e gli ha espresso la vicinanza sua e del Governo. “Sono rientrata a Roma dall’Afghanistan – scrive il ministro su Facebook – e ho appena visto questo Video: un nostro Carabiniere aggredito in pieno centro, a Roma, da un gruppo di uomini incappucciati che gli lanciano contro una bottiglia colpendolo alla testa. Il carabiniere era intervenuto per individuare i responsabili di un pestaggio, ma il branco, tutti armati di spranghe e bastoni, ha reagito violentemente. Ho espresso la mia vicinanza e quella di tutto il governo, a lui e a l’Arma dei Carabinieri. L’ho ringraziato per la lucidità mostrata durante l’intervento e l’ho invitato al Ministero della Difesa per dirgli personalmente grazie, a nome del Paese. Quanto ai balordi che lo hanno aggredito, pagheranno. Vi assicuro che pagheranno!”. Dai vertici dell’Arma, arrivano gli auguri di pronta guarigione al militare e una frase che è l’essenza stessa di una istituzione seria. “Era impegnato in un servizio notturno a tutela della sicurezza dei cittadini ed è intervenuto in difesa di persone aggredite e impaurite. Sa di aver fatto solo il suo dovere. Ha estratto la pistola per tenere a distanza gli aggressori, ma ha fatto in modo di non sparare mantenendo fino all’ultimo, in condizioni molto difficili, il sangue freddo e la professionalità dovuti”.

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Ancora un forte terremoto fa tremare Napoli e i Campi flegrei: serata di paura

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Ancora una forte scossa di terremoto di magnitudo 4 a dopo  le 22 avvertita a Napoli. Epicentro Campi Flegrei, ipocentro a circa 6,o k. di profondità. Molte persone hanno avvertito il movimento tellurico. Sui social network sono comparsi subito i primi post di persone che commentavano il terremoto. Con ogni probabilità si tratta di scosse che rientrano nello sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. L’evento maggiore registrato è forse proprio quello delle 3,30 circa di qualche giorno fa. Molte persone hanno avvertito nitidamente la scossa soprattutto nella zona occidentale di Napoli e nel quartiere collinare del Vomero. Molte telefonate arrivate ai centralini delle forze dell’ordine e le telefonate all’Osservatorio Vesuviano.

Da alcune settimane, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con moltissimi eventi poco più che strumentali e tanti altri anche di magnitudo superiore a 3 che vengono avvertite e generano paura nella popolazione. Al momento, però, nel corso di queste settimane,  da tutte le verifiche al momento non sono stati segnalati danni.

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Coppia di Acerra muore in un incidente stradale, gravi i due figli

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Una notte di tragica fatalità ha colpito Acerra, una cittadina in provincia di Napoli, quando un terribile incidente stradale ha sconvolto una famiglia, lasciando dietro di sé una scia di dolore e interrogativi.

La notte scorsa, intorno alle 4 del mattino, una Fiat 600 bianca stava facendo ritorno a casa dopo una serata trascorsa fuori. A bordo c’erano quattro persone: Rino Losco, 65 anni, Lina Iannone, 45 anni, e i loro due figli, una bambina di 8 anni e un bambino di 3 anni. La loro serata si è trasformata in una tragedia quando la loro auto è entrata in collisione con una Opel Astra guidata da un uomo di circa 40 anni. Lo schianto è avvenuto in via Volturno, una strada periferica di Acerra, vicino al rione Tappia.

L’impatto è stato così devastante che i due genitori sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo e sono finiti in un terreno privato nelle vicinanze. Purtroppo, per loro non c’è stato nulla da fare, e sono deceduti sul colpo. Per estrarre i loro corpi dalle lamiere contorte dell’auto, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Afragola.

I due bambini, gravemente feriti nell’incidente, sono stati trasportati d’urgenza in codice rosso all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove la loro prognosi rimane riservata. La situazione è drammatica per la giovane famiglia, e le speranze sono rivolte a un recupero miracoloso.

Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente sulla scena. Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Acerra, in collaborazione con i carabinieri del nucleo radiomobile di Castello di Cisterna, stanno indagando sull’incidente. Il conducente dell’Opel Astra, anch’egli residente ad Acerra, non ha riportato ferite significative nell’incidente. Tuttavia, il sospetto di un possibile comportamento imprudente pesa su di lui, poiché è stato sottoposto al drug-test, il quale ha rivelato un risultato positivo. In base a questa scoperta, l’uomo è stato fermato con l’accusa di “omicidio stradale.”

Sorgono domande sul possibile coinvolgimento di sostanze stupefacenti nella tragedia, in particolare la cocaina, che potrebbe aver compromesso la capacità di guida del conducente dell’Opel Astra. L’indagine in corso cercherà di gettare luce su questo aspetto, mentre la comunità di Acerra e l’intera regione di Napoli si uniscono nel cordoglio per questa terribile perdita e nell’auspicio di un pronto recupero per i due bambini sopravvissuti.

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Illegalità e falso in arresti, nove poliziotti indagati

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Otto agenti della questura di Piacenza sono indagati con le accuse di arresto illegale, calunnia, falso in atto pubblico, mentre un nono poliziotto è accusato di false dichiarazioni all’autorità giudiziaria. Ne riferisce questa mattina il quotidiano Libertà precisando che l’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dalla sostituto procuratrice Daniela Di Girolamo, riguarda episodi del periodo tra gennaio e luglio 2022, con una più recente coda relativamente alle false informazioni fornite al pubblico ministero. Gli indagati operavano sulle volanti. Le accuse a loro carico sono state mosse anche sulla base di intercettazioni.

 

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