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Cronache

Il vicepresidente del Csm Ermini fa comizi contro il Governo e si dimentica degli attacchi di Renzi ai magistrati

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Che fosse un rischio era chiaro quando fu eletto. David Ermini passato dai banchi di Montecitorio a quelli di Palazzo dei Marescialli non era quel che ci voleva dissero quelli del M5S. Lo disse Luigi Di Maio. Lo disse Alfonso Bonafede. E però si andò avanti. Ermini all’insediamento del Csm promise di essere imparziale e neutrale. E invece in certe riunioni il vicepresidente del Csm, organo di autogoverno dei giudici avente rilievo costituzionale, si abbandona a discorsi politici contro sovranismi, populismi. Attacca il governo giallo-verde. Insomma quello del vicepresidente del Csm David Ermini, ex parlamentare fedelissimo di Matteo Renzi, che ieri è intervenuto al congresso di Magistratura Democratica, la sinistra dei magistrati, è stato un brutto capitolo per le istituzioni. Ermini ha lanciato l’allarme per la tenuta democratica in Italia e nel resto d’Europa, ha accusato  Matteo Salvini di aver delegittimato la magistratura, ignorando i principi più elementari dettati dalla Costituzione. Le accuse a Salvini sulla questione Diciotti ci possono stare. Ma perchè Ermini non ha speso una parola per condannare le accuse di fini politici lanciate ai magistrati fiorentini da Matteo Renzi e da tanti renziani, a partire da Orfini, dopo che i genitori dell’ex premier sono finiti ai domiciliari?
Per fortuna l’ha fatto  il presidente dell’Anm Francesco Minisci, anche lui ospite al congresso di Md: “Inammissibile parlare di giustizia a orologeria”. Il silenzio di Ermini lascia intatte le critiche per quel pranzo inopportuno a Montecitorio, dato il suo ruolo, con gli amici parlamentari renziani, proprio all’indomani delle basse insinuazioni sulle toghe fiorentine.
Il vicepresidente, invece, si è concentrato esclusivamente sul tema specifico del Congresso: “La saldatura tra populismo e sovranismo nel momento in cui si fa potere di governo opera un salto di qualità nella messa in crisi dei capisaldi dello stato di diritto, alimentando politiche del rancore, della chiusura e agitando l’ideologia moralistica della volontà popolare”. Ed esprime preoccupazione per il propagarsi di queste idee pure oltre confine: si sta assistendo a “un passaggio traumatico da un’ espansione dei diritti fondamentali e individuali, all’ incognita di un presente giuridicamente regressivo, declinante verso il giustizialismo e povero di tutele”. Sta avvenendo, secondo Ermini, uno “scardinamento delle regole che mette in crisi la separazione dei poteri, l’ indipendenza della magistratura e delle autorità di controllo”, con il rischio di sprofondare “verso l’abisso della dittatura della maggioranza”.

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Tragico bilancio per l’incidente occorso alla nave in arrivo da Capri al Molo Beverello: sono 18 i feriti, molti contusi ed una donna grave. Nel cuore del Porto di Napoli, un tranquillo mattino si è trasformato in un momento di panico quando la nave veloce Isola di Procida ha urtato la banchina del Molo Beverello  durante le operazioni di ormeggio. L’incidente ha causato il ferimento di diverse persone a bordo, con almeno 18 individui che hanno riportato lesioni.

Secondo le prime informazioni, l’urto improvviso ha gettato a terra passeggeri e membri dell’equipaggio, lasciando dietro di sé un tragico scenario di contusioni e traumi. Le ambulanze sono state rapidamente convogliate sul posto per prestare soccorso agli feriti, con il personale sanitario che ha immediatamente iniziato la valutazione delle loro condizioni.

L’Asl Napoli 1 ha riferito che la maggior parte dei feriti ha riportato traumi maxillo facciali o lesioni, mentre uno di loro ha subito un politrauma più grave. Il trasporto dei feriti è stato organizzato in diversi ospedali della zona, tra cui il Cardarelli, il San Paolo, l’Ospedale del Mare, il Cto, il Fatebenefratelli e l’Ospedale Pellegrini.

L’incidente è stato prontamente segnalato alla centrale operativa 118 dell’ASL Napoli 1 Centro, che ha coordinato gli sforzi di soccorso inviando ulteriori ambulanze e allestendo un Posto Medico Avanzato sul luogo dell’incidente. Il personale medico ha lavorato instancabilmente per garantire che tutti i feriti fossero valutati e trasportati in base alla gravità delle loro condizioni.

Le prime ipotesi sull’incidente suggeriscono che una folata di vento possa essere stata la causa scatenante, considerando le condizioni meteorologiche al momento dell’ormeggio. Nonostante le onde alte e le raffiche di vento, la navigazione sembrava essere consentita, ma una violenta folata ha improvvisamente fatto sbandare la nave mentre si avvicinava al molo.

Le autorità competenti avvieranno un’indagine dettagliata per determinare le cause esatte dell’incidente e per adottare eventuali misure preventive per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.

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