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Il Verona si riscatta col Parma battendolo in casa

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Nella sua settimana più difficile, e in attesa del passaggio di proprietà, il Verona torna alla vittoria dopo quattro sconfitte consecutive e lo fa espugnando per 3-2 il campo del Parma, al quinto stop tra le mura amiche e raggiunto a quota 15 in classifica. Coppola, Sarr, Mosquera regalano un successo importante agli ospiti in chiave salvezza mentre ai padroni di casa non basta la grande prova di Sohm, autore di una doppietta. Pecchia recupera Balogh al centro della retroguardia e sposta capitan Delprato nel ruolo di terzino destro poi rilancia Estevez a centrocampo e Hernani sulla trequarti a supporto dell’unica punta Bonny. Sull’altro fronte, Zanetti, all’ultima chiamata, rispolvera la difesa a tre, ritrova Duda in mezzo e in avanti schiera Sarr e non Tengstedt, non al meglio, che si accomoda in panchina.

E alla prima occasione gli ospiti passano in vantaggio: al 5′ cross morbido di Harroui dalla sinistra e incornata vincente di Coppola, in proiezione offensiva, sul palo più lontano. Inizio in salita per i padroni che perdono anche Estevez, out a causa di un problema muscolare (dentro il classe 2005 Haj Mohamed) e rischiano ancora sull’incursione di Lazovic solo sfiorata dallo stesso Harroui. Sul capovolgimento dell’azione, il tentativo di Man è neutralizzato da Montipò ma ben più pericoloso si rivela il destro da fuori area di Bonny deviato in corner dal portiere scaligero.

E proprio sugli sviluppi del calcio d’angolo, ancora l’attaccante francese ci prova trovando il salvataggio di Ghilardi che, però, non può nulla sul successivo tap-in sottomisura di Sohm, al suo secondo gol in campionato dopo quello all’Allianz Stadium. Nel finale di prima frazione, una ripartenza sull’asse Lazovic-Sarr libera Harroui al tiro in scivolata che tuttavia non impensierisce Suzuki. In avvio di ripresa escono Hernani ammonito e l’ex di turno Cancellieri per lasciare spazio a Keita e Almqvist che sfiora subito il bersaglio con una conclusione a lato non di molto. Ma, nel momento di maggior pressione dei crociati, al 12′ colpisce ancora la squadra veronese: contropiede letale di Harroui che da destra confeziona il secondo assist di giornata per l’accorrente Sarr, che di prima attenzione batte Suzuki.

La reazione dei ducali è di nuovo affidata al neoentrato Almqvist che viene “murato” da Montipò in uscita. Il Verona manca il tris sul tocco ravvicinato di Harroui, che nella circostanza si fa male ed è costretto a uscire, e sul diagonale impreciso di Livramento, appena salito dalla panchina. La grande occasione la costruisce anche il Parma sullo scambio tra Bonny e Man che spara fuori da ottima posizione. Errore fatale perché alla mezz’ora i gialloblù trovano la terza rete: ennesima transizione orchestrata da Suslov e Tchatchoua, Suzuki respinge su Livramento ma si inchina al facile piattone di Mosquera da due passi che, di fatto, chiude la contesa in anticipo. L’unico a crederci è Sohm che allo scadere raccoglie il passaggio di Keita e dal limite fulmina Montipò nell’angolino, firmando la prima doppietta in serie A. Ormai è troppo tardi: il Verona serra i ranghi e riprende a respirare nei bassifondi. Per il Parma amaro finale tra i fischi.

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Tennis: Miami, Sabalenka in semifinale contro Paolini

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Sarà la 26enne bielorussa n.1 al mondo Aryna Sabalenka l’avversaria di Jasmine Paolini nelle semifinali del torneo Wta 1000 di Miami, in Florida. Nei quarti la Sabalenka ha battuto la 22enne cinese Qinwen Zheng (n.9) col punteggio di 6-2 7-5.

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Napoli Tennis Cup, Wawrinka premiato: il pubblico però non è ancora all’altezza

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Stan Wawrinka è tornato a Napoli vent’anni dopo il suo primo match nel 2005, ricordato con grande affetto: «Quella semifinale persa contro Starace mi permise di entrare tra i primi cento», ha detto lo svizzero, oggi ex numero 3 ATP e tre volte vincitore Slam, premiato dal Tennis Club Napoli con un’opera dell’artista Asad Ventrella. Alla cerimonia erano presenti il direttore generale di Master Group Sport Antonio Santa Maria, il vicepresidente del TC Napoli Achille Lauro, e il presidente nazionale dell’Ussi, Gianfranco Coppola.

Vittoria netta per Wawrinka, fuori Fognini

Wawrinka, prossimo ai 40 anni, ha debuttato con successo, superando nettamente Borna Gojo (6-2, 6-3) davanti a oltre mille spettatori in un “Carlo d’Avalos” tutto esaurito. Amaro invece l’esordio per Fabio Fognini, eliminato dopo quasi tre ore dal belga Gauthier Onclin (6-3, 4-6, 7-5), nonostante un match molto combattuto.

Pubblico, serve più rispetto

Una nota negativa arriva dal comportamento del pubblico napoletano, spesso richiamato dall’arbitro per disturbi e rumori inappropriati durante le azioni decisive. Evidentemente, c’è ancora strada da fare per raggiungere gli standard richiesti da eventi sportivi internazionali.

Il Circolo interviene con fermezza

Apprezzabile, in questo senso, l’intervento deciso del Circolo, che ha diffuso un avviso ufficiale chiedendo rispetto e correttezza agli spettatori: «Fate il tifo per il vostro giocatore preferito, ma per favore non esultate o rumoreggiate quando l’avversario sbaglia». Il problema del tifo scorretto e delle scommesse rappresenta una sfida costante nei tornei challenger, e il Circolo ha mostrato tempestività e fermezza nell’affrontarla.

Polemiche e nervosismo tra i giocatori

La tensione si è fatta sentire anche tra i giocatori: lunedì Jacopo Berrettini ha spaccato una racchetta dopo essere stato disturbato da uno spettatore. Andrea Pellegrino, ieri vincitore contro Evans, ha esultato polemicamente contro alcuni scommettitori presenti, mostrando come il problema sia diffuso e serio.

Il Tennis Club Napoli sta facendo del suo meglio per migliorare il livello e l’ambiente, ma è evidente che anche il pubblico deve fare la propria parte per garantire il successo pieno della manifestazione.

 

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Mondiali di calcio, Argentina batte Brasile 4-1 in qualificazioni

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L’Argentina ha dominato ancora una volta il Brasile nel ‘Clasico de las Americas’ con una netta vittoria per 4-1 nelle qualificazioni sudamericane per la Coppa del mondo 2026, per la quale i campioni in carica si sono già qualificati. Dopo la vittoria per 1-0 in Uruguay venerdì, la nazionale albiceleste ha confermato il suo dominio nel calcio sudamericano e ora ha 31 punti (10 vittorie, un pareggio e tre sconfitte) in testa al girone unico.

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