“Da sempre ci battiamo contro i finanziamenti illeciti ai partiti, e per quanto riguarda le fondazioni legate ai partiti vogliamo la trasparenza troppo spesso mancata. Per questo nello Spazzacorrotti prevediamo norme che garantiranno trasparenza sui finanziamenti” scrivono i due capi delle delegazioni parlamentari del M5S che rivendicano la diversità dalla Lega sulla legalità. Il comunicato dei grillini arriva dopo una riflessione interna. E non arriva a caso.
Luigi Di Maio aveva già risposto alle agenzie di stampa a domande sulla vicenda fondi alla Lega. “Centemero indagato? Ne parlerò a Salvini, non minimizzerà” aveva già detto Luigi Di Maio. “Prima di dichiarare pubblicamente bisogna parlare con i nostri contraenti del contratto di governo”. Intanto tra i deputati del M5S a Montecitorio non si parla d’altro. Soprattutto si parla della classe dirigente leghista già imbarcata o in via di reclutamento al Sud. Altro che la casa del nonno di Di Maio. Con Salvini a Gerusalemme, questa volta a recitare il ruolo di ministro degli Esteri, il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari sceglie di non dire nulla: “Non replichiamo ai 5Stelle, no comment”.
La tensione sale, a poche ore dal vertice sulla manovra. E proprio mentre in commissione a Montecitorio è imminente l’inizio della discussione sulla legittima difesa, un totem della Lega già approvato in Senato ma che il Movimento vuole affrontare con calma, a gennaio. Senza escludere a priori modifiche. Ma sono tanti i provvedimenti che ballano, tra cui l’Anticorruzione che in settimana va approvato a Palazzo Madama. Per questo, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede fa il pompiere: “Il tema della trasparenza nei finanziamenti è una battaglia del M5S , e nella Lega abbiamo trovato un alleato compatto”.
Solo in serata parla Salvini per la Lega: “Non minimizzo, chiedo solo che facciano in fretta, stanno cercando milioni di euro che non ci sono”. Quindi, “facciano in fretta, sono sereno”. Però “quando torni alle cose italiane a volte ti cadono le braccia”. Certo sapere come restituire 49 milioni di euro percepiti indebitamente non da Salvini ma dalla Lega è una notizia interessante, quale che sia l’interesse di Salvini alla notizia.