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Napoli

Il sottosegretario all’Ambiente Micillo e il consigliere regionale M5S Saiello: subito completamento bonifica del sito Agrimonda

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Cronache

Udine prima, Napoli fra le ultime: ma quali indicatori sceglie il Sole 24 Ore?

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Sono stata nel maggio scorso qualche giorno a Udine, che secondo la classifica del Sole24 Ore è al primo posto in Italia per vivibilità. Senza nulla togliere agli amici udinesi, ho dei cugini che vivono pochi chilometri da lì, sinceramente non riesco davvero a capire quali indicatori abbiano mai potuto scegliere. Sicuramente l’occupazione. Forse l’ordine, uffici molto larghi ed efficienti, qualche vespasiano in giro per la città? Bus che funzionano? Mah…
Ho fatto una bella passeggiata in centro, dove ho acquistato i famosi asparagi bianchi e quando ho visto dei baretti carini e curati, pieni di piante in fiore, ho chiesto a chi mi accompagnava se la sera ci fosse molta confusione…mi hanno quasi riso in faccia: al tramonto qui è tutto chiuso, mi hanno spiegato. Ovviamente mi son stupita, poi ho pensato forse non aprono d’inverno perché fa freddo…No, no: mi hanno detto che anche d’estate qui, di sera, è un mortorio. Non volevo crederci. Un po’ triste per la verità.

La sera, dopo la partita che ha finalmente assegnato lo scudetto al Napoli, con amici abbiamo cercato un posto dove mangiare qualcosa. E dopo un lungo giro e molte telefonate ai locali trovati su Internet, abbiamo finalmente trovato un pub pizzeria. Fuori, il delirio: nonostante ci fossero alcune migliaia di persone in cerca di un tavolo, era l’unico aperto. Riusciamo ad entrare e al tavolo vicino c’erano due giovani tifosi udinesi, uno con la maglia della squadra. Mi fermano e mi dicono: “avete vinto ma non è troppo festeggiare tanto, esser così felici?” Ho detto loro che il Napoli e Napoli per noi coincidono, c’è un senso di appartenenza e di gioia che si trasmette anche ai turisti che amano il nostro modo di vivere e ci premiano con la loro presenza (anche questo fine settimana sold out presso ‘largo Maradona’ e a vedere il ‘Cristo velato”). E loro mi hanno risposto: “lo vedete, noi abbiamo solo questo, sono tutti chiusi a quest’ora…”
Allora io mi chiedo: esimi analisti del Sole24Ore ma che cosa avete analizzato? Sicuramente i problemi della criminalità, simili in tutte le grandi città, i trasporti, ma spesso sfugge un particolare: Napoli è una ‘casa di vetro’ dove quello che accade è sempre sotto gli occhi di tutti. Non è così in molti luoghi dove i tappeto sotto il quale nascondere il malcostume, il disagio, la criminalità peggiore, quella economica, è ben ampio ed ancorato saldamente al suolo. Di certo non è stata presa in esame la gioia di vivere, non la percezione di felicità, e nemmeno la soddisfazione dei turisti e pure dei cittadini. E neppure la qualità del cibo, il fatto che ci sia possibilità per tutte le tasche. O il piacere di accontentarsi anche di un panorama, di uno scorcio di cielo o di mare che più azzurro non si può.

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Cronache

Mezzo miliardo di euro per rinascita edifici storici a Napoli

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Ristrutturazione e trasformazione di edifici storici a Napoli e nella provincia per 554 milioni di euro già finanziati e altri 254 milioni in arrivo. E’ questa la base da cui parte a Napoli l’approfondimento del lavoro che il Comune di Napoli e la Città Metropolitana stanno attuando in piena sinergia con l’Agenzia del Demanio che oggi ha tenuto un forum sul tema “La città in movimento” all’Acen di Napoli.

La nuova Agenzia del Demanio lavora in contatto diretto su razionalizzazione degli spazi urbani, sulla valorizzazione degli immobili e sugli investimenti da fare in base a piani verso il futuro, tra cui la rigenerazione urbana, la mitigazione del rischio sismico e l’efficientamento energetico. A Napoli sono 30 gli immobili del Comune entrati nel piano di investimenti edilizi, a cui si aggiungono 3 edifici della provincia. In prima fila i lavori già avviati e finanziati dal Demanio a partire dall’ex caserma Boscariello a Miano, che diventerà il nuovo Polo di Polizia con la Cittadella della Sicurezza.

Il progetto è alla verifica definitiva ed è al 40% del totale progetto già finanziato per 300 milioni di euro. Altro intervento è alla Caserma Cavalleri a San Giorgio a Cremano, già finanziata con i 90 milioni necessari per trasformarla nella riallocazione dei reparti della Guardia di Finanza e la realizzazione di un polo concorsuale e di preparazione dei piani logistici. Allo stato attuale è nelle indagini conoscitive, al 20% dell’avanzamento del progetto che porterà a un azzeramento dei costi pubblici di gestione del luogo, con un risparmio di 1,3 milioni l’anno. Integralmente finanziati anche i 12 milioni necessari per i lavori a Villa Favorita, edificio storico di Ercolano che sarà restaurata e risanata per la valorizzazione di un bene di alta valenza culturale nel Miglio d’oro, in cui ci sarà la valorizzazione del paesaggio e l’integrazione in maniera sostenibile di diverse funzioni.

Stanziati i finanziamenti di 6,7 milioni di euro per i lavori alla Procura della Repubblica a Napoli per la ristrutturazione con la realizzazione dell’edificio che porterà a risparmio energetico e la costruzione di un collegamento pedonale di 40 metri di lunghezza sospeso tra Procura e Palazzo di Giustizia, attualmente separati e che hanno bisogno di essere uniti. Stanziati anche i 27 milioni per il completo rifacimento interno di Palazzo Fondi a via Medina, che è al via con i lavori, mentre Castel Capuano ha già avuto l’approvazione del progetto di restauro e rifunzionalizzazione del vecchio tribunale di Napoli, che ha ottenuto l’ok al finanziamento di 72 miloni di euro. Tra i progetti che restano in attesa di finanziamenti in arrivo ci sono lo Stabilimento Militare Spolette a Torre Annunziata, l’ex Cantiere Pattison a Gianturco, l’ex Caserma Cesare Battisti a Bagnoli, l’ex Monastero Trinità delle Monache a Napoli, l’ex Caserma Garibaldi in via Foria.

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Viva ma rianimata tre volte a Napoli: madre, urge farmaco raro

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Per ben tre volte il suo cuore si è fermato. E per tre volte i sanitari dell’Ospedale del Mare di Napoli l’hanno rianimata, alle tre di notte notte dello scorso 22 luglio. Un miracolo che però rischia di rivelarsi inutile senza un farmaco statunitense che in Italia è introvabile. A lanciare l’appello è la mamma di una ragazzina ucraina affetta da una rara sindrome cardiaca (QT lungo) di natura genetica, una patologia che si manifesta, a causa di aritmie ventricolari, con svenimenti, sincope e che provoca morte improvvisa. La donna si chiama Oleksandra Kotsiborska ed è un medico iscritto all’Ordine di Napoli.

La figlia adesso sta meglio ma senza quel farmaco gli sforzi dei sanitari napoletani potrebbero rivelarsi inutili. “Ringraziare di cuore l’ospedale del mare di Napoli – dice la dottoressa Kotsiborska – per aver salvato mi figlia. Il farmaco che assumeva quotidianamente non faceva effetto e senza di loro adesso lei non sarebbe con me. Adesso è sotto un nuovo piano terapeutico ma data la rarità della sindrome, il farmaco richiesto deve essere importato dagli Stati Uniti poichè in Italia vi è carenza della molecola di cui è composto. Aiutatemi a renderlo disponibile affinché mia figlia possa vivere”.

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