La proclamazione alla fine della prossima settimana, poi una settimana di tempo per l’assegnazione delle deleghe alla giunta. Gaetano Manfredi scalda i motori per una partenza spedita da sindaco di Napoli, pronto a trovare subito risposte ai problemi economici di oggi e agli investimenti che dovranno arrivare. “Sicuramente il debito non e’ sostenibile solo dalla citta’ di Napoli. Si e’ accumulato in 20 anni e credo sia necessario un intervento centrale con paletti certi e chiari per rilanciare la terza citta’ d’Italia, con 4 milioni di abitanti nell’area metropolitana”, dice il neoeletto sindaco sulla citta’ in predissesto, tenendosi la responsabilita’ sul futuro: “terro’ per me – afferma – la delega su Pnrr e sui settori del digitale e dell’innovazione. Sono deleghe strategiche per il futuro della citta’, temi che seguiro’ direttamente. E’ troppo importante”.
Manfredi e’ pronto a impostare una Napoli che dialoga direttamente con Roma e anche con l’Unione Europea e oltre alla giunta sta lavorando in quest’ottica anche sul suo staff, dal direttore generale al capo di gabinetto che arriveranno da Roma, saranno persone che Manfredi ha conosciuto nella sua esperienza di governo, dirigenti che hanno i rapporti giusti per tenere Napoli su una strada di protagonismo. Ma lavorano anche i partiti, con il Pd al fianco di Manfredi: “La situazione – afferma il segretario dem Marco Sarracino – che Gaetano Manfredi eredita e’ estremamente complessa. E’ il tempo delle scelte radicali e coraggiose. Discontinuita’, merito, qualita’ e’ quello che occorre e il PD sosterra’ con forza questa impostazione. Al tempo stesso siamo gia’ impegnati affinche’ il Patto per Napoli si trasformi in realta’ gia’ dalla prossima legge di bilancio”. Sarracino potrebbe essere indicato da Manfredi come vicesindaco, da segretario del primo partito ma anche per volere del partito nazionale, in un discorso che il sindaco fara’ nella collegialita’ anche con il Movimento 5 Stelle a cui andrebbe invece la presidenza del consiglio comunale. Dal Movimento, in particolare, dai parlamentari, arriva intanto una candidatura forte che piace a Manfredi per la giunta, quella dell’ex ministro per l’ambiente Sergio Costa, tornato a lavorare da generale dei carabinieri ma che avrebbe piacere ad occuparsi direttamente di Napoli in anni decisivi per la lotta sul clima. Costa sarebbe a capo dell’assessorato che anche a Napoli si chiamerebbe della transizione ecologica. Intanto, in attesa della proclamazione che avverra’ con un incontro per il passaggio di consegne con Luigi de Magistris a Palazzo San Giacomo, Manfredi sta gia’ ricevendo inviti da sindaco: il 12 ottobre sara’ alla prima della Boheme al San Carlo, ma sara’ anche a Sorrento dove il ministro degli esteri Di Maio lo ha invitato al G20 dell’economia. Il neosindaco sara’ anche all’assemblea dell’Acen del 19 ottobre e all’evento “Sud e Nord insieme verso l’Europa”, organizzato a Napoli da Confindustria nazionale il 21 ottobre, con invito gia’ arrivato all’ex rettore.
“Sicuramente il debito di Napoli è un debito non sostenibile solo dalla città, che si è accumulato in più di 20 anni con una situazione di predissesto che non ha portato ad alcun risultato positivo alla città, se non un peggioramento dei servizi”. Gaetano Manfredi, sindaco eletto di Napoli, torna così sulla insostenibilità della situazione finanziaria del comune di cui è ora sindaco . “Io credo che sia necessario un intervento centrale – ribadisce l’ex rettore -, ovviamente con dei paletti certi e chiari sul raggiungimento degli obiettivi. È l’unico modo per poter rilanciare la terza città d’Italia e la terza area metropolitana d’Italia, quasi 4 milioni di abitanti. C’è necessità di più qualità dei servizi ma soprattutto di essere in grado di poter sfruttare gli investimenti del Pnrr nella maniera giusta per ridurre i divari e creare sviluppo e lavoro vero” conclude Manfredi.
Si era reso irreperibile dallo scorso 25 gennaio e ora dovrà scontare la condanna definitiva per violenza sessuale di gruppo. Si tratta di di un 46enne del rione Traiano già noto alle forze dell’ordine. A catturarlo i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli che con il prezioso contributo dei militari del nucleo radiomobile partenopeo hanno scovato l’uomo a Salita Pontenuovo.
Erano 2 mesi che i carabinieri lo cercavano e, grazie al web patrolling e ad ore e ore di pedinamenti e appostamenti, ieri sera il cerchio si era ristretto nel centro storico di Napoli. Le gazzelle dell’Arma – con foto dell’uomo a portata di mano e modello dell’auto da ricercare – individuano il 46enne a bordo dell’utilitaria.
L’uomo prima fornisce generalità false ma poi, sentitosi scoperto e braccato, tenta inutilmente di fuggire.
Il 46enne è stato trasferito nel carcere di Poggioreale dove – in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Napoli – dovrà scontare la pena definitiva di 3 anni, 7 mesi e 27 giorni ed espiare la pena accessoria dell’interdizione ai pubblici uffici per 5 anni.
L’arrestato dovrà inoltre rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, di falsa attestazione sulla propria identità e di possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli. Nell’auto, infatti, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato arnesi atti allo scasso. Trovata anche una dose di cocaina.
Agguato a Napoli nel quartiere San Giovanni a Teduccio dove un uomo è stato brutalmente ucciso a colpi d’arma da fuoco. L’omicidio è avvenuto in corso Protopisani, nei pressi del parcheggio del supermercato Deco. Il personale della Squadra Mobile e del locale commissariato è intervenuto dopo una segnalazione e ha rinvenuto il cadavere dell’uomo.
La vittima, un ingegnere di 66 anni, sarebbe stato un ex collaboratore di giustizia vissuto sotto regime di protezione in passato. Recentemente, era tornato nella sua città natale e nel suo quartiere d’origine. Secondo quanto si è appreso, l’uomo sarebbe stato vittima di un agguato pianificato, essendo stato colpito mortalmente al volto con arma da fuoco. Gli investigatori stanno cercando di capire chi e perchè volesse morto l’uomo.
Poco prima di questo episodio, nei pressi di un altro market Deco a Giugliano in Campania, un altro uomo di 30 anni , Gennaro Giappone, è stato ferito e ricoverato in codice rosso all’ospedale di Aversa. Fortunatamente, le sue condizioni non sono considerate critiche.
In azione al Vomero, a Napoli, nella zona di via Morghen, i Vigili del Fuoco che stanno facendo evacuare un’intera palazzina a rischio crollo per una perdita d’acqua. Si è aperta una voragine stradale che ha inghiottito almeno due auto e si lavora con la luce delle fotoelettriche.
L’incidente ha causato l’avvallamento di una porzione di terreno, inghiottendo una vettura in transito con a bordo due persone. Fortunatamente, l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha permesso di trarre in salvo gli occupanti, evitando gravi conseguenze.
Sul posto sono intervenuti anche tecnici di Abc e agenti della polizia locale, per cercare di comprendere le cause di tale disastro. Si sospetta che una perdita d’acqua abbia minato la stabilità del terreno, provocando il cedimento improvviso.
Parallelamente, si è reso necessario l’evacuazione di un edificio situato in Via Solimena, sempre nel quartiere Vomero. Anche in questo caso, l’allarme è stato innescato da un guasto alla condotta idrica, con conseguente allagamento della struttura. Non è la prima volta che la via è teatro di simili disastri: solo qualche giorno fa, un altro guasto idrico ha costretto all’evacuazione di un palazzo, richiedendo interventi di estrema urgenza per riparare la condotta e garantire la sicurezza degli abitanti.
L’episodio mette in luce la fragilità delle infrastrutture urbane e l’importanza di un monitoraggio costante per prevenire simili tragedie. La comunità locale, già provata da eventi simili, si interroga sullo stato di manutenzione delle condotte idriche e sulla sicurezza delle abitazioni. È urgente l’intervento delle autorità competenti per garantire la stabilità e il benessere dei cittadini del quartiere Vomero e di Napoli nel suo complesso.