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Cronache

Il relitto del Titanic venne trovato durante una missione militare segreta degli Usa

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Per anni, l’incredibile scoperta del relitto del Titanic sul fondo dell’oceano nel 1985 e’ stata considerata frutto di uno sforzo puramente scientifico. Ma non era vero. Parlando alla “Cnn” giovedi’, Robert Ballard, l’oceanologo che trovo’ il Titanic, ha detto che in realta’ la sua spedizione faceva parte di una missione militare segreta degli Stati Uniti per studiare i relitti di due sottomarini nucleari sommersi sul fondo dell’oceano. “Non volevano che il mondo lo sapesse, quindi dovevo avere una copertura”, ha detto Ballard, che dopo essere stato un comandante della Marina Usa era diventato uno scienziato presso l’Istituto oceanografico Woods Hole. La Marina gli offri’ il finanziamento e l’opportunita’ di cercare il Titanic, ma solo nel quadro della ricerca dei sottomarini nucleari Usa Thresher e Scorpion, affondati negli anni ’60.

“Sapevamo dove erano”, ha detto Ballard. “Ma non volevano che i russi potessero seguirmi, perche’ dovevamo scoprire cio’ che era successo alle armi nucleari sullo Scorpion e anche a cio’ che i reattori nucleari stavano facendo all’ambiente”. La ricerca del Titanic e’ servita come una grande storia di copertura, e la stampa era “totalmente ignara di cio’ che in realta’ stavo facendo”, ha detto Ballard. Quando la sua squadra fini’ di esaminare lo Scorpion e il Thresher, rimanevano solo 12 giorni per cercare il Titanic. La famosa nave che affondo’ nel suo viaggio inaugurale fu trovata ad una profondita’ di oltre 3.500 metri su un fondale dell’Oceano Atlantico settentrionale. “Quando abbiamo trovato il Titanic, naturalmente eravamo molto eccitati, perche’ era stato un lavoro duro, e ce l’avevamo fatta segnando il gol della vittoria proprio al fischio finale”, ha detto Ballard.

La scoperta suscito’ grande attenzione da parte della stampa, ma il vero scopo della spedizione fu tenuto nascosto. Emerge ora perche’ il dossier relativo e’ stato de-secretato. Ballard ha ammesso di aver partecipato ad altre missioni del genere, ma di non poterne parlare perche’ ancora coperte da segreto militare.

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Cronache

Ancora un forte terremoto fa tremare Napoli e i Campi flegrei: serata di paura

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Ancora una forte scossa di terremoto di magnitudo 4 a dopo  le 22 avvertita a Napoli. Epicentro Campi Flegrei, ipocentro a circa 6,o k. di profondità. Molte persone hanno avvertito il movimento tellurico. Sui social network sono comparsi subito i primi post di persone che commentavano il terremoto. Con ogni probabilità si tratta di scosse che rientrano nello sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. L’evento maggiore registrato è forse proprio quello delle 3,30 circa di qualche giorno fa. Molte persone hanno avvertito nitidamente la scossa soprattutto nella zona occidentale di Napoli e nel quartiere collinare del Vomero. Molte telefonate arrivate ai centralini delle forze dell’ordine e le telefonate all’Osservatorio Vesuviano.

Da alcune settimane, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con moltissimi eventi poco più che strumentali e tanti altri anche di magnitudo superiore a 3 che vengono avvertite e generano paura nella popolazione. Al momento, però, nel corso di queste settimane,  da tutte le verifiche al momento non sono stati segnalati danni.

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Cronache

Coppia di Acerra muore in un incidente stradale, gravi i due figli

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Una notte di tragica fatalità ha colpito Acerra, una cittadina in provincia di Napoli, quando un terribile incidente stradale ha sconvolto una famiglia, lasciando dietro di sé una scia di dolore e interrogativi.

La notte scorsa, intorno alle 4 del mattino, una Fiat 600 bianca stava facendo ritorno a casa dopo una serata trascorsa fuori. A bordo c’erano quattro persone: Rino Losco, 65 anni, Lina Iannone, 45 anni, e i loro due figli, una bambina di 8 anni e un bambino di 3 anni. La loro serata si è trasformata in una tragedia quando la loro auto è entrata in collisione con una Opel Astra guidata da un uomo di circa 40 anni. Lo schianto è avvenuto in via Volturno, una strada periferica di Acerra, vicino al rione Tappia.

L’impatto è stato così devastante che i due genitori sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo e sono finiti in un terreno privato nelle vicinanze. Purtroppo, per loro non c’è stato nulla da fare, e sono deceduti sul colpo. Per estrarre i loro corpi dalle lamiere contorte dell’auto, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Afragola.

I due bambini, gravemente feriti nell’incidente, sono stati trasportati d’urgenza in codice rosso all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove la loro prognosi rimane riservata. La situazione è drammatica per la giovane famiglia, e le speranze sono rivolte a un recupero miracoloso.

Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente sulla scena. Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Acerra, in collaborazione con i carabinieri del nucleo radiomobile di Castello di Cisterna, stanno indagando sull’incidente. Il conducente dell’Opel Astra, anch’egli residente ad Acerra, non ha riportato ferite significative nell’incidente. Tuttavia, il sospetto di un possibile comportamento imprudente pesa su di lui, poiché è stato sottoposto al drug-test, il quale ha rivelato un risultato positivo. In base a questa scoperta, l’uomo è stato fermato con l’accusa di “omicidio stradale.”

Sorgono domande sul possibile coinvolgimento di sostanze stupefacenti nella tragedia, in particolare la cocaina, che potrebbe aver compromesso la capacità di guida del conducente dell’Opel Astra. L’indagine in corso cercherà di gettare luce su questo aspetto, mentre la comunità di Acerra e l’intera regione di Napoli si uniscono nel cordoglio per questa terribile perdita e nell’auspicio di un pronto recupero per i due bambini sopravvissuti.

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Cronache

Illegalità e falso in arresti, nove poliziotti indagati

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Otto agenti della questura di Piacenza sono indagati con le accuse di arresto illegale, calunnia, falso in atto pubblico, mentre un nono poliziotto è accusato di false dichiarazioni all’autorità giudiziaria. Ne riferisce questa mattina il quotidiano Libertà precisando che l’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dalla sostituto procuratrice Daniela Di Girolamo, riguarda episodi del periodo tra gennaio e luglio 2022, con una più recente coda relativamente alle false informazioni fornite al pubblico ministero. Gli indagati operavano sulle volanti. Le accuse a loro carico sono state mosse anche sulla base di intercettazioni.

 

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