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Il presidente Pallotta parla di “Roma insoddisfacente, da migliorare”, Di Francesco rischia l’esonero

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A tre giorni dalla sfida alla Juventus, e dopo i tre giorni di meeting andati in scena a Boston, James Pallotta fa autocritica (“dobbiamo fare meglio”) e allo stesso tempo manda un messaggio chiaro a Trigoria: “Se qualcuno non si impegnera’ in questo sforzo collettivo non ci sara’ piu’ posto per lui”. Il presidente della Roma non si nasconde e afferma che “non c’e’ bisogno di sottolineare che nessuno e’ soddisfatto dei risultati e delle prestazioni di questa stagione. Abbiamo affrontato in maniera aperta e onesta le problematiche da risolvere e tutti gli aspetti da migliorare con urgenza, al fine di raddrizzare la nostra stagione”. Stagione che sabato sera prevede in calendario il faccia a faccia con la Juventus a Torino in uno stadio tabu’ per i colori giallorossi visto che finora ha portato solo sconfitte. E mai come in questo momento e’ difficile pronosticare per i giallorossi un risultato positivo a Torino. Quella allenata da Di Francesco, per stessa ammissione dell’abruzzese, e’ ancora una squadra malata mentre il gruppo guidato da Allegri viaggia a vele spiegate in testa al campionato. La classifica, coi bianconeri avanti di 22 punti, fotografa alla perfezione il gap che al momento esiste tra chi puo’ contare su Cristiano Ronaldo e chi invece spera di recuperare in extremis Edin Dzeko. A Trigoria il bosniaco continua a svolgere lavoro individuale assieme agli altri acciaccati De Rossi ed El Shaarawy (Lorenzo Pellegrini era assente a causa di una sindrome influenzale) con l’obiettivo di tornare in gruppo in tempo per la rifinitura di venerdi’. Sara’ quello il giorno del provino decisivo che chiarira’ le reali possibilita’ di Dzeko di essere convocato e se potra’ giocare o meno uno spezzone di partita. Di Francesco, in attesa del responso del campo, continua a preparare la trasferta ben consapevole che il successo in rimonta sul Genoa dello scorso weekend non ha rafforzato piu’ di tanto la sua posizione. La panchina su cui siede resta calda e i prossimi impegni in programma prima di fine anno – Juventus, ma soprattutto Sassuolo e Parma – chiariranno meglio la situazione. A Boston, nelle riunioni in cui si e’ discusso sia degli aspetti sportivi sia di quelli economici del club, il presidente Pallotta e il ds Monchi hanno discusso anche di questo, e di come eventualmente intervenire nel caso in cui le cose dovessero precipitare. “Abbiamo parlato molto, in maniera diretta: tutte le questioni sono state messe sul tavolo.

James Pallotta. Il presidente della Roma che mette sull’avviso tutti

Il nostro unico obiettivo e’ di migliorare in tutto quello che facciamo e ci lavoreremo tutti insieme, a partire da me, passando per il consiglio di amministrazione, i dirigenti, Monchi, Di Francesco, il nostro staff tecnico, fino ad arrivare ai giocatori e a tutti i dipendenti – le parole del presidente -. Insieme non abbiamo raggiunto gli elevati obiettivi che ci eravamo prefissati e che abbiamo provato a centrare nelle ultime stagioni. Tutto questo deve essere migliorato. Insieme stiamo lavorando per affrontare questi aspetti. Se qualcuno non si impegnera’ a essere parte di questo sforzo collettivo, allora qui non ci sara’ piu’ posto per lui”. Di Francesco ovviamente tira dritto per la sua strada, ha gia’ fatto sapere che non fara’ passi indietro, e anzi spera che proprio con la Juventus arrivi quella grande prestazione in grado di rilanciare la sua Roma. In vista di sabato sera ancora deve decidere il modulo con cui schierera’ la squadra, molto dipendera’ dal recupero o meno di Dzeko. Col bosniaco l’assetto tornerebbe al 4-2-3-1, magari con Florenzi avanzato sulla linea dei trequartisti e con Santon inserito nel ruolo di terzino destro. Il sistema di gioco volendo potrebbe essere riproposto anche senza Dzeko, con Schick prima punta. Il ceco, bocciato col Genoa (gli fu preferito Zaniolo come falso nove), sembra ormai arrivato ai titoli di coda della sua avventura in giallorosso e la Sampdoria si e’ gia’ attivata per riportarlo in blucerchiato. Chissa’ che Torino non rappresenti il punto di svolta anche per lui.

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Economia

Rinascente si allarga nell’ex Odeon con 600 assunzioni

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L’ex cinema Odeon cambia volto e diventa un nuovo polo del beauty targato Rinascente. Si chiamerà Rinascente Odeon beauty hall lo spazio che verrà inaugurato a maggio 2027 nella struttura dello storico ex cinema-teatro meneghino. Saranno Kryalos Sgr, in qualità di gestore del Fondo Aedison e Rinascente a ristrutturare l’edificio, con un investimento complessivo di 40 milioni di euro. Ulteriori dieci milioni arriveranno dai brand che saranno presenti nello spazio, per un totale compreso tra i 50 e i 55 milioni. Sono attesi oltre 3 milioni di visitatori e un turnover di circa 80 milioni di euro già dal primo anno di apertura. La superficie di oltre tremila metri quadrati sarà occupata dai corner di oltre 300 brand, cabine estetiche e circa 700 metri quadrati destinati al food, con un bar al piano terra e un ristorante posizionato al terzo piano.

Il progetto architettonico sarà curato dallo studio Marco Costanzi Architects, mentre della riqualificazione si occuperà la società di progettazione integrata Progetto Cmr. A mitigare i dispiaceri dei milanesi affezionati, non mancherà uno spazio riservato al cinema. Come ha spiegato l’amministratore delegato di Rinascente Pierluigi Cocchini, infatti, il piano interrato sarà destinato all’apertura di 4 o 5 nuove sale. “A oggi non abbiamo ancora definito né operatore né offerta”, ha chiarito. “Auspichiamo di trovare un operatore di qualità che possa pianificare una programmazione per il maggior numero di fruitori”, ha aggiunto. Il progetto non coinvolgerà comunque solo l’ex area del cinema, ma anche anche gli spazi e le vie adiacenti per dare vita al Rinascente-district tra via Santa Radegonda, via Agnello e corso Vittorio Emanuele.

La nuova apertura porterà con sé anche il restyling del piano terra del main building di Rinascente, che sarà completamente dedicato agli accessori, all’orologeria di lusso e gioielleria. Lo spazio porterà a circa 350 nuove assunzioni nel primo anno, seguite da ulteriori ampliamenti fino a un totale di fino a 600-650 nuovi posti nei suoi primi tre anni di vita. La riqualificazione darà a Rinascente a un’ulteriore spinta nei comparti beauty, accessori e gioielli, per cui ci si aspetta un raddoppio del giro d’affari già nel primo anno. Il segmento beauty dovrebbe passare da 45 a 80 milioni di fatturato, per poi crescere a oltre 100, mentre gli accessori che oggi valgono circa 200 milioni, dovrebbero posizionarsi a oltre 350 milioni. Guardando al 2024 il gruppo è fiducioso di chiudere l’anno con un nuovo record di fatturato, dopo aver superato il miliardo di euro nel 2023.

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Cronache

Pompei, sequestrati dai carabinieri 45 chioschi e gazebo abusivi

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Nella mattinata di oggi a Pompei, i Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica. Il provvedimento ha coinvolto 63 persone, tutte indiziate del reato di invasione, e riguarda 45 strutture abusive, tra chioschi e gazebo, che occupavano illegalmente diverse zone di Pompei, nelle vicinanze degli ingressi del Parco Archeologico, come piazza Esedra, piazza Anfiteatro e via Roma. Inoltre, un 46° chiosco abusivo è stato sequestrato d’iniziativa dai Carabinieri.

Indagine sull’occupazione abusiva del suolo pubblico

Il provvedimento cautelare è il risultato di un’indagine approfondita coordinata dalla Procura della Repubblica e condotta dai Carabinieri di Torre Annunziata. Le indagini, realizzate attraverso sopralluoghi tecnici e supportate da consulenze specializzate, hanno rilevato anomalie significative riguardo all’occupazione del suolo pubblico da parte degli esercizi commerciali. È stato accertato che i chioschi e i gazebo, pur utilizzati per attività di vendita, avevano assunto caratteristiche di strutture non amovibili, stabilmente ancorate al suolo, configurando quindi un’occupazione abusiva e permanente.

Violazioni urbanistiche e mancanza di titoli concessori

Le indagini hanno confermato l’assenza di regolarità urbanistica delle strutture, che erano state realizzate in violazione dei vincoli gravanti sulle aree di interesse archeologico. Inoltre, è emersa la totale assenza di titoli concessori necessari per l’occupazione legittima del suolo pubblico. Questa situazione di illiceità è stata mappata in modo dettagliato dai Carabinieri, che hanno individuato i responsabili delle strutture abusive. Nessuno degli indagati aveva mai ottenuto provvedimenti concessori o di sanatoria per l’occupazione del suolo pubblico, che si è protratta per anni.

Il sequestro e la chiusura delle strutture

Il sequestro preventivo si è reso necessario per far cessare il reato di occupazione abusiva di suolo pubblico. Le operazioni di sequestro hanno portato alla chiusura di tutti i chioschi e gazebo interessati, con l’apposizione dei sigilli e di cartellonistica monitoria. L’obiettivo è ora procedere allo sgombero e alla rimozione delle strutture abusive.

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Esteri

Cremlino: attacco hacker senza precedenti a tv di Stato

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“Il nostro patrimonio informativo statale, uno dei più grandi, ha dovuto affrontare un attacco hacker senza precedenti alla sua infrastruttura digitale”: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, commentando la notizia di un presunto attacco hacker contro l’emittente radiotelevisiva statale russa Vgtrk. Lo riportano le agenzie Interfax e Tass. Vgtrk ha dichiarato a Interfax che “la notte del 7 ottobre, i servizi online” della radiotelevisione statale russa “sono stati sottoposti a un attacco hacker senza precedenti, ma non è stato causato alcun danno significativo al lavoro della holding mediatica”.

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