Collegati con noi

In Evidenza

Il premier Conte: Parlamento centrale, indichi strada su Autonomie

Pubblicato

del

Non c’e’ ancora nessun testo pronto da mandare in Parlamento e per vedere risolta la questione delle Autonomie “ci vorranno ancora mesi”. Ma c’e’ una certezza: le Camere saranno “necessariamente coinvolte” e verra’ “rispettata la solidarieta’ nazionale” perche’ nulla verra’ fatto “a discapito delle altre regioni”. Sembra essere questo al momento lo stato dell’arte sul fronte delle autonomie, almeno a quanto spiegano il premier Giuseppe Conte e il ministro per le Regioni Erika Stefani. Il presidente del Consiglio, rispondendo in Senato a mozioni sull’autonomia, fa capire chiaramente che chi pensava ad una sorta di “blitz” per estendere il potere di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna ricorrendo solo al binario delle intese, da concretizzare sulla falsa riga di quelle che lo Stato raggiunge con le confessioni religiose (cioe’ senza il coinvolgimento reale del Parlamento) rimarra’ deluso. Il governo, assicura Conte, e’ disponibile ad aprire un “confronto con il Parlamento” sul “contenuto” delle intese e “nelle forme che verranno definite nei prossimi giorni nel rispetto delle prerogative” delle Camere della cui “centralita’” si e’ detto “ben consapevole”. In piu’, il premier si fa assolutamente garante del fatto che verra’ “pienamente realizzata” e rispettata la “solidarieta’ nazionale”, cosi’ come “previsto dal Contratto di governo”, e che “non e’ previsto in alcun modo il riferimento ad indicatori collegati all’introito fiscale”. “Ci vorranno mesi”, assicura infine, perche’ quella svolta sinora “e’ solo un’istruttoria”. Sulla stessa linea, le dichiarazioni del ministro Stefani in Commissione per il federalismo fiscale. L’esponente della Lega, che nei giorni scorsi aveva sostenuto la tesi che le intese con le regioni fossero uguali a quelle con le confessioni religiose, nella sua audizione di oggi dice che tutto verra’ demandato al Parlamento (con un “confronto” da fare “prima” della firma Stato-regioni) e al percorso che i presidenti delle Camere “vorranno indicare” perche’ non “e’ certo il governo a dover indicare la strada”. E anche sui tempi, il rallentamento e’ evidente. Erika Stefani spiega di non avere “il dono divino” per arrivare subito “ad una soluzione” e che il 7 marzo incontrera’ il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, che aveva sparato a zero sul regionalismo differenziato, per vedere di arrivare ad un confronto con la Campania. Poi, la parola dovra’ passare alle Camere. Toni molto piu’ cauti, si osserva nell’opposizione, rispetto ai giorni scorsi quando l’intesa tra governo e le tre regioni del Nord sembrava ormai cosa fatta e pronta a ricevere “l’imprimatur” del Consiglio dei Ministri. La determinazione dei presidenti di Camera e Senato a “parlamentarizzare” una procedura di fatto mai scritta (e’ la prima volta che si applica l’articolo 116, terzo comma della Costituzione) e anche una “moral suasion” che in molti dicono sia arrivata dal Colle, avrebbe portato l’ala leghista del governo a piu’ miti consigli. Ma l’idea sostenuta da Renzi che ci sia una frenata sul tema in cambio del “salvataggio” di Salvini dal processo sulla nave Diciotti, da parte del M5S, viene bollata dal ministro dell’ Interno come “una fesseria” e “un’ipotesi squallida”. Intanto i consiglieri regionali discutono a Napoli dell’ultimo rapporto Censis sulle regioni (che e’ di ottobre) dal quale emerge che il 56,3% di loro vede di buon occhio il regionalismo differenziato. Pero’ “non scherziamo”, avverte Pierluigi Bersani, perche’ con “20 autonomie salta lo Stato”.

Advertisement

In Evidenza

Roland Garros: Sinner si scalda, Berrettini rinuncia

Pubblicato

del

Ancora poche ore di riposo ma i riflettori del tennis mondiale sono già accesi sul Roland Garros. Mentre Jannik Sinner si prepara per arrivare in forma, nel giorno dei sorteggi la sorpresa, negativa per i tifosi italiani, è il forfait di Matteo Berrettini: il 29enne romano non parteciperà a causa degli ormai consueti problemi fisici che lo affliggono da tempo. Gli azzurri saranno quindi nove in totale, guidati ovviamente da Jannik Sinner.

Il campione di Sesto Pusteria debutterà da numero 1 al mondo. Nella parte alta del tabellone con lui ci saranno Novak Djokovic e Alexander Zverev, possibili avversari in semifinale. Nel primo turno Sinner affronterà il francese Arthur Rinderknech mentre al secondo potrebbe esserci un altro transalpino, Richard Gasquet che disputerà il suo ultimo torneo. Alejandro Davidovich Fokina potrebbe essere la prima testa di serie nel percorso verso la finale, che prevede un possibile ottavo contro Arthur Fils o Andrey Rublev, e un eventuale quarto contro Jack Draper.

Intanto dopo la secca smentita di Carlos Moya indicato come probabile nuovo coach di Sinner nel 2026, arriva una mezza conferma che qualcosa si stia muovendo in questa direzione da parte di un altro spagnolo, Alex Corretja: “Ne sento parlare da settimane, credo che onestamente alla fine succederà”. Quanto al tabellone di Parigi, Lorenzo Musetti, testa di serie numero 8, debutterà con un giocatore delle qualificazioni. In caso di vittoria affronterà il vincente tra Valentin Royer o Roberto Carballes Baena.

In un possibile terzo turno potrebbe trovare Brandon Nakashima mentre agli ottavi potrebbe esserci Holger Rune. Matteo Arnaldi (n.29) sfiderà il canadese Felix Auger-Aliassime; in caso di vittoria, possibile un derby con Flavio Cobolli. Sorteggio non fortunato per Lorenzo Sonego con lo statunitense Ben Shelton, testa di serie n.19. Mattia Bellucci dovrà cercare l’impresa contro l’inglese Draper, testa di serie n.5. Luciano Darderi se la vedrà con Sebastian Korda; Luca Nardi con l’ungherese Fabian Marozsan. Francesco Passaro trova l’olandese Jesper De Jong. Nella parte bassa ci sarà ovviamente Carlos Alcaraz: il numero 2 al mondo è già in clima Slam e ha testato il centrale dell’impianto parigino. Lo spagnolo ha fatto qualche scambio con Draper, amico e spesso partner in allenamento di Jannik Sinner oltre che vincitore ad Indian Wells e finalista a Madrid. Ai quarti potrebbe scontrarsi con Musetti.

Il murciano è tornato a calcare la terra del centrale dalla finale olimpica persa lo scorso anno contro Djokovic. Tra le donne Jasmine Paolini finisce nella parte alta del tabellone, quella con Iga Swiatek, Aryna Sabalenka. Parte bassa invece per Coco Gauff. L’italiana, numero 4 del mondo, potrebbe incontrare ai quarti la polacca Swiatek, attuale numero 5 che lo scorso anno la sconfisse in finale qui a Parigi. Intanto incassa i complimenti di Andy Roddick, ex numero 1 del mondo, che nel suo podcast esalta le qualità della tennista azzurra, vincitrice agli Internazionali d’Italia: “Non fa mai la scelta sbagliata. La palla può anche finire fuori di un centimetro, ma gioca sempre il colpo giusto – spiega – Non sorprende che sia numero 4 del mondo, ha fatto un lavoro straordinario. E’ una grande giocatrice, molto divertente da guardare. Sembra una vincente. Chi avrebbe scommesso un anno fa che sarebbe arrivata al Roland Garros da quarta nel ranking davanti a Iga Swiatek”.

Continua a leggere

Esteri

Flop al varo della nave da guerra, ira di Kim Jong-un

Pubblicato

del

Un flop clamoroso nell’industria della difesa nordcoreana, il principale vanto di Kim Jong-un, ha provocato una prevedibile sfuriata del dittatore. Il “grave incidente”, secondo quanto hanno riportato i media di regime, si è verificato durante la cerimonia di varo di una nave da guerra, un cacciatorpediniere da 5mila tonnellate. In particolare l’agenzia di stampa Kcna ha riferito che “alcune sezioni del fondo si sono frantumate”, compromettendo “l’equilibrio della nave”. Proprio Kim ha assistito all’intera fallimentare manovra.

Ed ha parlato di un “atto criminale causato da totale negligenza” che “non poteva essere tollerato”, perché “ha gravemente danneggiato la dignità e l’orgoglio della nostra nazione in un istante”. Quindi, ha ordinato di riparare la nave prima di una riunione chiave del partito a giugno e ha disposto di mettere all’indice coloro che erano stati coinvolti nella progettazione della nave. Appena poche settimane fa, la Corea del Nord aveva inaugurato un altro cacciatorpediniere, il Choe Hyon, che secondo il regime è in grado di trasportare oltre 70 missili e “le armi più potenti”.

Un mezzo sviluppato, secondo Seul, con l’aiuto della Russia, probabilmente in cambio delle migliaia di soldati nordcoreani inviati nel Kursk per aiutare Mosca contro Kiev. Salutando il varo del nuova nave da guerra, il dittatore aveva parlato di una “svolta” nella modernizzazione delle forze navali del Paese.

Lo sviluppo bellico in Corea del Nord è in cima alle priorità di Kim, che ciclicamente autorizza test di missili balistici: una corsa agli armamenti che, secondo gli analisti, il leader nordcoreano vuole sfruttare come merce di scambio per contrattare un alleggerimento delle sanzioni e dell’isolamento internazionale. Proprio nel giorno del varo flop del cacciatorpediniere, l’esercito sudcoreano ha denunciato il lancio da parte di Pyongyang di “diversi missili da crociera non identificati verso il Mar Cinese Orientale”.

Continua a leggere

Esteri

Anp, 29 bimbi e anziani morti per fame a Gaza in 2 giorni

Pubblicato

del

Il ministro della Salute palestinese Majed Abu Ramadan ha dichiarato che negli ultimi giorni a Gaza 29 bambini e anziani sono morti di fame e che molte altre migliaia di persone sono a rischio. “Negli ultimi due giorni abbiamo perso 29 bambini”, ha detto ai giornalisti il ;;ministro della Salute palestinese, descrivendoli come “morti per fame”. Reuters, che riporta la notizia sul sito, riferisce che in seguito ha chiarito che il totale includeva sia gli anziani che i bambini.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto