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Cronache

Il Pg della Cassazione Riccardo Fuzio: “Sospendete Palamara da funzioni e stipendio”

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Riccardo Fuzio, il procuratore generale tirato in ballo nei dialoghi tra Luca Palamara, il pm di Roma indagato per corruzione, e l’oramai ex consigliere del Csm Luigi Spina ha chiesto di sospendere, in via cautelare, il collega di corrente (Unità per la costituzione) dalle funzioni e dallo stipendio. Il prossimo 2 luglio il collegio c’è il voto sarà a favore della richiesta, salvo colpi di scena. Anche per dare un segnale forte di discontinuità. Il segnale Palamara l’ha già ricevuto: nessun collega lo difenderà davanti alle toghe, come avviene nella consuetudine. Davanti alla disciplinare, l’ex presidente dell’Anm si presenterà con i suoi avvocati, Mariano e Benedetto Buratti. Un unicum.

Il vicepresidente. David Ermini sarà affiancato dal presidente Mattarella alla riunione di venerdì del Csm

L’esigenza della magistratura, adesso, è quella di prendere le distanze dalla gestione delle nomine raccontato dagli atti dell’inchiesta di Perugia, di allontanarsi il più possibile da quello che è stato. A voltare pagina sarà il presidente della Repubblica, nel corso del plenum straordinario che presiederà venerdì.
Palamara è solo indagato, gli vengono contestati illeciti disciplinari che non prevedono la sospensione automatica. La richiesta di Fuzio riguarda dunque una misura cautelare, che interverrebbe prima della celebrazione del processo disciplinare. Sono tre le contestazioni, che si riferiscono, però, a diversi episodi emersi dalle indagini di Perugia. Si va dalla violazione dei doveri di imparzialità, a quella dei principi di correttezza ed equilibrio, fino ai reati di corruzione, ipotizzati dai pm umbri e ritenuti «idonei a ledere l’ immagine della magistratura». La richiesta di Fuzio era già stata notificata già il 12 giugno.

La decisione del Quirinale è chiara: il Csm ha espulso quasi tutti i componenti coinvolti negli incontri clandestini con i parlamentari Cosimo Ferri e Luca Lotti, in cui si discuteva degli incarichi da assegnare negli uffici giudiziari. L’ ipotesi che Marcello Viola, sponsorizzato da Palamara & co. possa diventare procuratore di Roma, è tramontata. Il Consiglio ha, di fatto, cambiato aspetto. Si riparte. Dei cinque togati presenti alla riunione notturna con i deputati resta in carica, ma autosospeso, solo Paolo Criscuoli, l’ultimo consigliere di Magistatura Indipendente che resiste, dopo la solidarietà della sua corrente. Gli equilibri all’interno di Palazzo dei Marescialli sono molto diversi da quelli disegnati dalle elezioni dello scorso luglio. Autonomia e Indipendenza, la corrente che ha tra i suoi fondatori Piercamillo Davigo, si rafforza a scapito di Mi e Unicost. Sono questi i due gruppi a cui appartengono i dimissionari finiti sotto procedimento disciplinare. Se per sostituire i pm Spina e Antonio Lepre occorreranno le elezioni suppletive indette per il 6 e 7 ottobre, i consiglieri eletti nella quota giudici verranno rimpiazzati dai primi dei non eletti. E al posto di Gianluigi Morlini e di Corrado Cartoni entreranno due esponenti di Autonomia e Indipendenza. Il risultato sarà il raddoppio del gruppo, che passerà dai due componenti attuali (Davigo e Sebastiano Ardita) a quattro. A pagare il prezzo più alto, Unicost che ha già perso due consiglieri – passando da cinque a tre togati – e Magistratura Indipendente, che l’anno scorso aveva fatto il pieno dei voti eleggendo cinque consiglieri, un record mai raggiunto in precedenza. Ne restano due: Paola Braggion e Loredana Miccichè.

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Napoli: dedicata panchina a bambino di quattro anni ucciso da domestico

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Questa mattina e’ stata dedicata una panchina, in Via Foria 109, alla memoria del piccolo Samuele Gargiulo, vittima a soli quattro anni del gesto violento del domestico di famiglia. Una targa lo ricordera’, in questo modo, a tutti i cittadini. “Un bimbo che perde la vita in un modo cosi’ tragico diventa immediatamente figlio della comunita’, dolore collettivo di tutta la citta’, che ha il dovere di proteggere in ogni modo i suoi bambini e di stringersi alla sofferenza della famiglia”, ha dichiarato l’assessore Trapanese. “In questi giorni difficili, dove vediamo coinvolti i minori della nostra citta’ in atti terribili, vittime e carnefici, e’ necessario anche ricordare un evento tragico, e fortificare la memoria di chi e’ stato vittima, per invitare la comunita’ tutta al senso di responsabilita’ e di cura di ciascuno e per non dimenticare”, ha concluso Trapanese. Sono intervenuti il consigliere Comunale Rosario Andreozzi e il consigliere della terza Municipalita’ che ha voluto dal primo momento che l’opera si realizzasse, Salvatore Marino.

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Ragazzo ucciso: legale 17enne, aggressione confermata da video

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

“La versione resa dal minore durante l’interrogatorio in caserma a Torre del Greco è riscontrata dagli atti che stamattina ho potuto visionare: il ragazzo ha subito un’aggressione da parte della vittima, che era in compagnia di altri giovani”. Lo sostiene l’avvocato Luca Raviele, legale del 17enne accusato dell’omicidio volontario di Santo Romano, il 19enne ucciso con un colpo di pistola al petto a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. “Stava nella sua auto – spiega il legale – se ne stava andando, dopo la lite, quando Santo viene ripreso dalle telecamere di un bar mentre gli lancia una pietra. Santo corre verso l’auto seguito dagli amici e ci sono tre testimoni, non amici del minore, che confermano”. Secondo quanto riferisce l’avvocato il 17enne ha inoltre detto agli inquirenti “di avere sparato senza guardare, con l’intento di mettere in fuga i suoi aggressori”. “Non sapeva di avere ucciso il ragazzo – ha detto infine il legale del 17enne – e quando è venuto a conoscenza dell’accaduto ha vomitato”.

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Maresciallo arrestato lascia carcere militare e va a domiciliari

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Lascia il carcere militare e va agli arresti domiciliari il comandante Davide Oddicini, il maresciallo finito in cella per corruzione, concussione, accesso abusivo ad atti coperti da segreto e falso. Il militare era stato arrestato dai colleghi del nucleo investigativo di Genova e sospeso dal servizio.

Il giudice ha accolto la richiesta dell’avvocato Andrea Testasecca. Per il gip sussistono i gravi indizi ma i domiciliari appaiono adesso una misura adeguata. Nel frattempo proseguono gli accertamenti degli investigatori, coordinati dalla pm Gabriella Dotto e dall’aggiunto Vittorio Ranieri Miniati. Sotto la lente sono finiti anche due arresti “dubbi”.

Gli investigatori hanno deciso di approfondire questi due episodi anche dopo le audizioni, come persone informate dei fatti, dei colleghi sottoposti al maresciallo. I carabinieri sentiti hanno spiegato che in alcuni casi era lo stesso Oddicini a redigere personalmente i documenti, pur non avendo assistito alle operazioni, facendoli allontanare dall’ufficio. L’ex comandante, tra le varie contestazioni, ha anche quella di avere falsificato i verbali di arresto di uno straniero.

L’uomo, infatti, era stato accusato di rapina impropria sulla base di verbali che, per l’accusa, sarebbero stati “aggiustati” dal carabiniere. Oddicini si è difeso dicendo di essersi basato sulla testimonianza dei presenti (in quel caso una delle testimoni era la fidanzata). Anche per gli accessi al sistema ha dato una sua spiegazione: la maggior parte erano connessi ad attività di indagine, mentre alcuni li ha fatti perché glielo hanno chiesto alcuni amici.

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