Obiettivo dell’incontro promosso da Juorno.it in partnership con il quotidiano Il Golfo era quello di svolgere un ruolo di stimolo verso le amministrazioni locali dell’isola d’Ischia e della Città Metropolitana di Napoli già impegnate nella realizzazione di importanti opere pubbliche e nella messa in campo di interessanti progetti su temi qualificanti come ambiente, turismo e più in generale il miglioramento della qualità della vita delle comunità locali e degli ospiti che scelgono l’isola per soggiorni, vacanze, relax.
Vincenzo Ferrandino. Il sindaco di Ischia
Luigi de Magistris. Sindaco di Napoli e sindaco della Città Metropolitana di Napoli
Giacomo Pascale. Già sindaco di Lacco Ameno
Giovan Battista Castagna. Sindaco di Casamicciola Terme
Paolo Chiariello. Giornalista e moderatore dell’incontro
Da sinistra verso destra. Francesco del Deo, sindaco di Forio e Dionigi Gaudioso, sindaco di Barano di Ischia
Tra i due militari. Ottorino Mattera, imprenditore e editore de il Golfo, il quotidiano dell’isola d’Ischia
Giovan Giuseppe Mazzella. Editorialista de Il Golfo
Nicola Cacciuolo. Comandante di Palazzo Reale d’Ischia
Rosario Caruso. Sindaco di Serrara Fontana
L’auspicio è quello di far emergere dal dibattito che vede impegnati i sindaci dei comuni di Barano (Dionigi Gaudioso), Casamicciola Terme (Giovan Battista Castagna) , Forio (Francesco Del Deo), Ischia (Vincenzo Ferrandino), Lacco Ameno (Comune commissariato da qualche giorno, ma fino a ieri c’era il sindaco Giacomo Pascale presente all’incontro) e Serrara Fontana (Rosario Caruso) qualunque criticità o problema rispetto a tanti progetti e interventi in corso o da finanziare sull’isola d’Ischia col concorso delle risorse messe a disposizione dalla Città Metropolitana di Napoli.
Problemi che nell’interesse delle istituzioni e delle comunità amministrate possono essere affrontati e risolti con successo grazie alla cooperazione di tutti, dunque non solo delle istituzioni ma anche delle associazioni che detengono, difendono e tutelano interessi legittimi dei cittadini sull’isola. In questo contesto diventa importante anche il lavoro dei media che devono svolgere con trasparenza, imparzialità, onestà e correttezza la loro funzione non più di solo passivo racconto ma anche quella di attiva condivisione dei contenuti e dei messaggi delle istituzioni per stimolare la partecipazione attiva e “interattiva” dei cittadini. Questo è il ruolo che ambiscono a ricoprire Juorno.it e i partner locali de Il Golfo.
Luigi de Magistris
Paolo Chiariello. Giornalista e moderatore dell’incontro
Tra i due militari. Ottorino Mattera, imprenditore e editore de il Golfo, il quotidiano dell’isola d’Ischia
L’incontro del sindaco della Città Metropolitana di Napoli Luigi de Magistris con i sei primi cittadini dell’isola si inserisce in un ciclo di attività che Juorno.it ed il Golfo localmente intendono avviare per discutere sull’isola di temi quali la promozione ela diffusione di pratiche virtuose per la tutela dell’ambiente che mirano alla lotta all’edilizia privata illegale, all’ammodernamento delle strade perseguendo l’obiettivo della massima sicurezza di pedoni ed automobilisti, l’azzeramento della vendita di plastica sull’isola, l’utilizzo di saponi e detergenti biodegradabili, le basse emissioni inquinanti di auto e navi nei porti, l’eliminazione dei rischi ambientali con depurazione e controlli degli scarichi, l’incentivazione dell’economia circolare, la solidarietà ambientale, lo sviluppo sostenibile, la valorizzazione di tutti i settori trainanti dell’economia locale dal turismo del mare, termale, enogastronomia, cultura, arte, natura.
In questo contesto si è sviluppato al Palazzo Reale di Ischia, luogo bellissimo dove c’è un presidio dell’Esercito agli ordini del colonnello Nicola Cacciuolo (padrone di casa), un confronto serrata tra i sindaci dell’isola e il sindaco della Città Metropolitana che si è concluso con la firma di un allegato ad un documento definito Patto Strategico per Ischia. Che cosa è questo Patto? Non è altro che un documento di intenti, un impegno, che è politico, nel senso più nobile del termine. Tutti i soggetti istituzionali si sono impegnati a svolgere ogni utile iniziativa affinché tutti i progetti che sono stati redatti, individuati, finanziati o da finanziare ancora possano essere realizzati nei tempi previsti o anche prima perfare in modo che Ischia, l’isola Verde, da sempre paradiso anche di ospitalità, possa presentarsi sui mercati internazionali del turismo nella sua veste migliore ovvero non solo per la sua naturale bellezza ma anche per la sua virtuosità sui temi ambientali, moltosentiti a livello globale. Forse l’espressione più bella alla fine di 90 minuti di dibattito a palazzo Reale, davanti a oltre 100 persone (molti imprenditori, rappresentanti di associazioni e sindacati ma soprattutto gente di Ischia che ama e rispetta l’Isola) è quella usata da de Magistris prima di ringraziare e congedarsi in chiusura di convegno. “Me ne vado da Ischia rinfrancato. Sono contento di aver trascorso una giornata su questa isola meravigliosa. Sono orgoglioso dell’incontro con i ragazzi delle scole dell’isola e sono davvero contento della stima e del rispetto dei miei colleghi sindaci ai quali, come hanno detto loro con estrema serietà e correttezza, ho sempre assicurato ogni collaborazione e cooperazione perchè lavorano nell’interesse delle comunità”.
Luigi de Magistris ha spiegato nel corso del suo intervento che Ischia “con le sue enormi potenzialità merita di essere sostenuta dalla Città Metropolitana per realizzare tutti i suoi progetti per uno sviluppo rapido e compatibile con l’ambiente”. Per il sindaco metropolitano “entro la fine dell’anno arriveranno tutti i fondi per i Comuni che avranno visto approvati i propri progetti, in modo da partire subito dopo con i lavori”. Il sindaco de Magistris ha tenuto a precisare, alla presenza dei suoi colleghi isolani, che deve finire l’epoca in cui i governi nazionali, regionali e metropolitani conferivano le risorse soltanto agli enti di un determinato colore politico: non importa il colore delle maggioranze a capo delle amministrazioni, ma è fondamentale agire insieme nella stessa direzione. Il 2020 sarà anche l’anno della riforestazione dell’intera area metropolitana”.
Ma l’aspetto più interessante dell’incontro e della sottoscrizione di un documento di impegni sui progetti e sulle cose da fare a Ischia è stato certamente il livello eccellente di contributi e di progettualità dei primi cittadini isolani. Tutti, davvero tutti, da Ferrandino a Del Deo (eletto di recente all’unanimità presidente dell’ANCIM, l’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori), passando per Castagna, Caruso, Gaudioso hanno evidenziato come c’è un impegno concreto, trasferito anche alle burocrazie comunali, per produrre progetti finanziabili e non più chiacchiere. I sindaci isolani, da questo punto di vista, hanno mostrato risolutezza e unione anche nel richiedere finanziamenti da indirizzare su cose importanti come la messa in sicurezza antisismica degli edifici scolastici a Serrara Fontana, lavori di manutenzione straordinaria di strade, parchi giochi per bambini, sicurezza delle strade, trasporti comunali, strutture per sport. Tutti progetti che i sindaci dei comuni isolani hanno fatto redigere e ne hanno chiesto approvazione finanziamento alla Città Metropolitana. L’altro dato interessante, perchè non è affatto scontato, è stato l’unanime apprezzamento e riconoscimento da parte dei sindaci di Ischia della vicinanza di de Magistris all’isola di Ischia.
Tragedia a Palombaio, anziana investita e uccisa: si costituisce l’automobilista
Tragedia a Palombaio, frazione di Bitonto: un’anziana è morta investita da un’auto. L’automobilista, un 37enne di Mariotto, si è costituito ed è sotto choc. Indaga la polizia locale.
Tragedia questa sera a Palombaio, frazione di Bitonto (Bari), dove un’anziana è morta dopo essere stata investita da un’auto mentre attraversava corso Vittorio Emanuele. L’impatto è stato violentissimo e per la donna, nonostante i soccorsi immediati del 118, non c’è stato nulla da fare: è deceduta sul colpo.
L’automobilista si è costituito
Poche ore dopo l’incidente, si è costituito alla polizia locale l’automobilista coinvolto: si tratta di un uomo di 37 anni, residente nella vicina frazione di Mariotto. Agli agenti avrebbe raccontato di stare tornando a casa dopo il lavoro e di non essersi accorto della presenza della donna al centro della carreggiata.
L’uomo, apparso visibilmente sotto choc, è ora a disposizione degli investigatori, che stanno valutando la sua posizione e ricostruendo con precisione la dinamica dell’impatto.
Indagini in corso
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Bitonto, che hanno effettuato i rilievi per chiarire le cause della tragedia e verificare eventuali responsabilità. Non si esclude che la scarsa visibilità o una distrazione possano aver contribuito all’investimento mortale.
L’intera comunità di Palombaio è sotto choc per l’accaduto, in attesa di conoscere l’identità della vittima e gli sviluppi delle indagini.
Sparatoria contro l’auto dell’allenatore Calabro, indagati il calciatore Leonardo Perez e il cognato consigliere regionale Mauro Vizzino
Indagati per minacce il calciatore Leonardo Perez e il cognato, il consigliere regionale pugliese Mauro Vizzino, per i colpi esplosi contro l’auto dell’allenatore Antonio Calabro nel 2023.
Un’inchiesta della Procura di Lecce ha portato alla chiusura delle indagini su un episodio avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 febbraio 2023 a Melendugno, quando furono esplosi colpi di arma da fuoco contro l’auto di Antonio Calabro, allora allenatore della Virtus Francavilla, oggi tecnico della Carrarese in Serie B.
Secondo gli inquirenti, il mandante morale dell’intimidazione sarebbe stato Leonardo Perez, 36 anni, attaccante del Casarano con un passato in Serie B, che avrebbe agito per vendicarsi del poco impiego in campionato. A istigarlo, secondo la ricostruzione della Procura, sarebbe stato il cognato Mauro Vizzino, consigliere regionale pugliese e presidente della Commissione Sanità, rieletto nella coalizione di centrosinistra a sostegno di Michele Emiliano.
Vizzino: “Sono totalmente estraneo ai fatti”
Entrambi, originari di Mesagne (Brindisi), sono accusati di minacce. Gli esecutori materiali del gesto restano ignoti. Vizzino, impegnato nella campagna elettorale per le regionali in Puglia con la lista Per la Puglia, ha negato ogni coinvolgimento:
“Scopro dagli organi di stampa la notizia della mia iscrizione nel registro degli indagati. Non ho ricevuto alcuna comunicazione giudiziaria, ma posso affermare senza possibilità di smentita di essere totalmente estraneo alla vicenda.”
Il consigliere ha parlato di un’inchiesta “che ha dell’incredibile” e ha ribadito che continuerà il suo impegno politico “con ancora più convinzione e forza”.
Le indagini e la riapertura del caso
In un primo momento la Procura aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo, che vedeva indagato solo Perez. Ma il gipha disposto un supplemento di indagini, che ha portato a nuovi accertamenti e all’iscrizione di Vizzino nel registro degli indagati.
L’atto di chiusura dell’inchiesta, notificato in queste ore, precede di norma la richiesta di rinvio a giudizio. Il movente, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe una ripicca sportiva: Perez avrebbe reagito al mancato utilizzo da parte dell’allenatore con un atto intimidatorio, avvalendosi del sostegno del cognato.
Le reazioni politiche
Sulla vicenda è intervenuto anche Antonio Decaro, candidato del fronte progressista alle elezioni regionali pugliesi:
“Mauro Vizzino è considerato da tutti una brava persona. Spero che possa chiarire la sua posizione quando ci sarà la documentazione a disposizione.”
Il caso, esploso a pochi giorni dal voto, scuote la campagna elettorale pugliese e riporta l’attenzione su un episodio violento che, a oltre due anni di distanza, continua a sollevare interrogativi e tensioni tra sport e politica.
Azzardo in Italia, l’altra pandemia: 18 milioni di giocatori e 20 milioni di “vittime passive”
In Italia 18 milioni di persone hanno giocato d’azzardo nell’ultimo anno e 2,9 milioni sono a rischio patologico. Secondo Libera, 4 italiani su 10 sono “vittime passive” e le mafie continuano a guadagnare miliardi dal gioco legale e illegale.
Sono almeno 18 milioni gli italiani che nell’ultimo anno hanno tentato la fortuna con videopoker, slot-machine, gratta e vinci, bingo e scommesse online. Un fenomeno imponente che coinvolge quasi un terzo della popolazione adulta. Dietro la speranza di cambiare vita si nasconde però una piaga sociale: 1 milione e mezzo di giocatori patologici (pari al 3% della popolazione maggiorenne) e 1 milione e 400 mila persone a rischio moderato. In totale, 2,9 milioni di cittadiniprigionieri dell’azzardo.
Per ogni giocatore malato, ci sono sette persone indirettamente coinvolte: familiari, amici, colleghi. In tutto, oltre 20 milioni di italiani, il 40% della popolazione, vittime di quello che Libera definisce “azzardo passivo”. Secondo il dossier dell’associazione, la perdita di qualità della vita per chi è toccato dal fenomeno — tra stress, debiti, isolamento e rottura dei legami familiari — equivale a 7,6 punti percentuali.
Il business dell’azzardo: 157 miliardi nel 2024
Il nuovo dossier di Libera fotografa un Paese che spende sempre di più per scommettere. Nel 2024, le entrate del gioco legale hanno toccato quota 157 miliardi e 453 milioni di euro, con un incremento del 6,6% rispetto al 2023. Un boom alimentato soprattutto dal gioco online, con quasi 16 milioni di conti attivi presso i concessionari digitali, contro gli 11 milioni del 2020.
Quando il gioco diventa terreno di mafia
L’azzardo non è solo una dipendenza: è anche un affare criminale. Dal 2010 al 2024, le relazioni della Direzione Nazionale Antimafia e della Direzione Investigativa Antimafia hanno censito 147 clan mafiosi coinvolti nel business del gioco — legale e illegale — in 16 regioni e con 25 procure antimafiaimpegnate nelle indagini.
Al “tavolo verde” siedono sempre le stesse famiglie: Casalesi, Mallardo, Santapaola, Condello, Mancuso, Labate, Lo Piccolo, Capriati. La Campania guida la classifica con 40 clan, seguita da Calabria (39), Sicilia (38), Lazio (24) e Puglia (22). Nel Nord Italia, Liguria e Piemonte contano 9 organizzazioni ciascuna.
Libera sottolinea come il fenomeno non sia solo italiano: anche la mafia cinese, albanese e turca è coinvolta nella gestione delle piattaforme online e nel riciclaggio dei proventi.
Luigi Ciotti: “Dietro ogni slot ci sono persone in difficoltà”
Il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, ha commentato con amarezza i dati del dossier: «Il nostro Paese è in bilico: da un lato la voglia di riscatto e di benessere, dall’altro un meccanismo che specula sulla vita delle persone. Dietro ogni slot, ogni gratta e vinci o piattaforma online ci sono esseri umani in difficoltà. Ci sono adolescenti che scommettono di nascosto, anziani che si giocano la pensione, famiglie che si sfaldano nel silenzio. Dobbiamo smascherare l’inganno».
L’azzardo come emergenza sociale
Il gioco, legale o clandestino, è diventato una delle più gravi emergenze sociali del Paese. Un sistema che promette fortuna ma produce povertà, che genera miliardi di euro di profitti — anche per la criminalità organizzata — e lascia dietro di sé un esercito di persone ferite, indebitate, isolate. Come scrive Libera nel dossier, “non si tratta solo di numeri, ma di vite umane: di padri, madri, figli e nonni che si perdono tra le luci fredde delle slot e le illusioni del guadagno facile”.