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Cronache

Il Patto dei sindaci per l’isola d’Ischia, opere per milioni di euro e finanziamenti per una migliore qualità delle vita

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Obiettivo dell’incontro promosso da Juorno.it in partnership con il quotidiano Il Golfo era quello di svolgere un ruolo di stimolo verso le amministrazioni locali dell’isola d’Ischia e della Città Metropolitana di Napoli già impegnate nella realizzazione di importanti opere pubbliche e nella messa in campo di interessanti progetti su temi qualificanti come ambiente, turismo e più in generale il miglioramento della qualità della vita delle comunità locali e degli ospiti che scelgono l’isola per soggiorni, vacanze, relax. 

L’auspicio è quello di far emergere dal dibattito che vede impegnati i sindaci dei comuni di Barano (Dionigi Gaudioso), Casamicciola Terme (Giovan Battista Castagna) , Forio (Francesco Del Deo), Ischia (Vincenzo Ferrandino), Lacco Ameno (Comune commissariato da qualche giorno, ma fino a ieri c’era il sindaco Giacomo Pascale presente all’incontro) e Serrara Fontana (Rosario Caruso) qualunque criticità o problema rispetto a tanti progetti e interventi in corso o da finanziare sull’isola d’Ischia col concorso delle risorse messe a disposizione dalla Città Metropolitana di Napoli. 

Problemi che nell’interesse delle istituzioni e delle comunità amministrate possono essere affrontati e risolti con successo grazie alla cooperazione di tutti, dunque non solo delle istituzioni ma anche delle associazioni che detengono, difendono e tutelano interessi legittimi dei cittadini sull’isola. In questo contesto diventa importante anche il lavoro dei media che devono svolgere con trasparenza, imparzialità, onestà e correttezza la loro funzione non più di solo passivo racconto ma anche quella di attiva condivisione dei contenuti e dei messaggi delle istituzioni per stimolare la partecipazione attiva e “interattiva” dei cittadini. Questo è il ruolo che ambiscono a ricoprire Juorno.it e i partner locali de Il Golfo.

 

L’incontro del sindaco della Città Metropolitana di Napoli Luigi de Magistris con i sei primi cittadini dell’isola si inserisce in un ciclo di attività che Juorno.it ed il Golfo localmente intendono avviare per discutere sull’isola di temi quali la promozione e  la diffusione di pratiche virtuose per la tutela dell’ambiente che mirano alla lotta all’edilizia privata illegale, all’ammodernamento delle strade perseguendo l’obiettivo della massima sicurezza di pedoni ed automobilisti, l’azzeramento della vendita di plastica sull’isola, l’utilizzo di saponi e detergenti biodegradabili, le basse emissioni inquinanti di auto e navi nei porti, l’eliminazione dei rischi ambientali con depurazione e controlli degli scarichi, l’incentivazione dell’economia circolare, la solidarietà ambientale, lo sviluppo sostenibile, la valorizzazione di tutti i settori trainanti dell’economia locale dal turismo del mare, termale, enogastronomia, cultura, arte, natura. 

In questo contesto si è sviluppato al Palazzo Reale di Ischia, luogo bellissimo dove c’è un presidio dell’Esercito agli ordini del colonnello Nicola Cacciuolo (padrone di casa), un confronto serrata tra i sindaci dell’isola e il sindaco della Città Metropolitana che si è concluso con la firma di un allegato ad un documento definito Patto Strategico per Ischia. Che cosa è questo Patto? Non è altro che un documento di intenti, un impegno, che è politico, nel senso più nobile del termine. Tutti i soggetti istituzionali si sono impegnati a svolgere ogni utile iniziativa affinché tutti i progetti che sono stati redatti, individuati, finanziati o da finanziare ancora possano essere realizzati nei tempi previsti o anche prima per  fare in modo che Ischia, l’isola Verde, da sempre paradiso anche di ospitalità, possa presentarsi sui mercati internazionali del turismo nella sua veste migliore ovvero non solo per la sua naturale bellezza ma anche per la sua virtuosità sui temi ambientali, molto  sentiti a livello globale. Forse l’espressione più bella alla fine di 90 minuti di dibattito a palazzo Reale, davanti a oltre 100 persone (molti imprenditori, rappresentanti di associazioni e sindacati ma soprattutto gente di Ischia che ama e rispetta l’Isola) è quella usata da de Magistris prima di ringraziare e congedarsi in chiusura di convegno.  “Me ne vado da Ischia rinfrancato. Sono contento di aver trascorso una giornata su questa isola meravigliosa. Sono orgoglioso dell’incontro con i ragazzi delle scole dell’isola e sono davvero contento della stima e del rispetto dei miei colleghi sindaci ai quali, come hanno detto loro con estrema serietà e correttezza, ho sempre assicurato ogni collaborazione e cooperazione perchè lavorano nell’interesse delle comunità”.

Luigi de Magistris ha spiegato nel corso del suo intervento che Ischia “con le sue enormi potenzialità merita di essere sostenuta dalla Città Metropolitana per realizzare tutti i suoi progetti per uno sviluppo rapido e compatibile con l’ambiente”. Per il sindaco metropolitano “entro la fine dell’anno arriveranno tutti i fondi per i Comuni che avranno visto approvati i propri progetti, in modo da partire subito dopo con i lavori”. Il sindaco de Magistris ha tenuto a precisare, alla presenza dei suoi colleghi isolani, che deve finire l’epoca in cui i governi nazionali, regionali e metropolitani conferivano le risorse soltanto agli enti di un determinato colore politico: non importa il colore delle maggioranze a capo delle amministrazioni, ma è fondamentale agire insieme nella stessa direzione. Il 2020 sarà anche l’anno della riforestazione dell’intera area metropolitana”.

Ma l’aspetto più interessante dell’incontro e della sottoscrizione di un documento di impegni sui progetti e sulle cose da fare a Ischia è stato certamente il livello eccellente di contributi e di progettualità dei primi cittadini isolani. Tutti, davvero tutti, da Ferrandino a Del Deo (eletto di recente all’unanimità presidente dell’ANCIM, l’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori), passando per Castagna, Caruso, Gaudioso hanno evidenziato come c’è un impegno concreto, trasferito anche alle burocrazie comunali, per produrre progetti finanziabili e non più chiacchiere. I sindaci isolani, da questo punto di vista, hanno mostrato risolutezza e unione anche nel richiedere finanziamenti da indirizzare su cose importanti  come la messa in sicurezza antisismica degli edifici scolastici a Serrara Fontana, lavori di manutenzione straordinaria di strade, parchi giochi per bambini, sicurezza delle strade, trasporti comunali, strutture per sport. Tutti progetti che i sindaci dei comuni isolani hanno fatto redigere e ne hanno chiesto approvazione finanziamento alla Città Metropolitana. L’altro dato interessante, perchè non è affatto scontato, è stato l’unanime apprezzamento e riconoscimento da parte dei sindaci di Ischia della vicinanza di de Magistris all’isola di Ischia.

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Neonati morti, la difesa di Chiara fa ricorso in Cassazione

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Il difensore di Chiara Petrolini, avvocato Nicola Tria, ha depositato il ricorso in Cassazione contro la decisione del tribunale del Riesame di Bologna che il 17 ottobre ha disposto la custodia cautelare in carcere per la 21enne di Traversetolo, con ordinanza depositata il 30 novembre. La giovane è accusata da Procura e carabinieri di Parma di omicidio e soppressione di cadavere in relazione al ritrovamento dei corpi di due neonati, da lei partoriti a poco più di un anno di distanza, maggio 2023 e agosto 2024, al termine di gravidanze di cui nessuno aveva saputo nulla, né familiari né fidanzato. Il Gip del tribunale di Parma il 20 settembre aveva applicato gli arresti domiciliari, la Procura aveva fatto appello e quindi si è pronunciato il Riesame, segnalando il rischio di reiterazione e l’insufficienza della custodia cautelare a casa coi genitori, ma l’esecuzione della misura in carcere rimane sospesa fino alla pronuncia della Cassazione.

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Turismo nel mirino delle mafie, giro affari 3,3 miliardi

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Eventi internazionali come il Giubileo 2025 e le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Ma anche più semplicemente un periodo di difficoltà o dei debiti da saldare. O al contrario una nuova apertura e un inizio promettente. Sono queste le cose grandi e piccole che fanno gola alle mafie e amplificano il rischio di infiltrazioni in un settore vitale, ramificato e dal grande indotto come quello del turismo. Emerge da uno studio realizzato da Demoskopika  che quantifica in 3,3 miliardi di euro, il giro d’affari della criminalità organizzata italiana derivante dall’infiltrazione nell’economia legale del settore turistico del Belpaese di cui quasi 1,5 miliardi concentrato nelle realtà del Nord.

Assoluto primato della ‘ndrangheta con un giro d’affari di 1 miliardo 650 milioni (50% degli introiti totali), poi camorra a 950 milioni (28,8%), mafia a 400 milioni (12,1%) e criminalità organizzata pugliese e lucana con 300 milioni di euro (9,1%). Secondo Demoskopika che utilizzato una serie di dati rilevati da alcune fonti ufficiali o autorevoli: Unioncamere, Direzione Investigativa Antimafia, Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Istat, Cerved e Banca d’Italia si tratta di un’attività sempre più pervasiva di controllo del territorio che metterebbe a rischio quasi 7mila imprese attive pari al 14,2% su un totale di oltre 48mila realtà a “rischio default”, maggiormente fiaccate da crisi di liquidità e indebitamento e, dunque, più vulnerabili al “welfare criminale” delle mafie che dispongono, al contrario, di ingenti risorse finanziarie pronte per essere “ripulite”.

Ben 307, inoltre, gli alberghi e i ristoranti confiscati ad oggi, di cui quasi il 60% nei territori tradizionalmente caratterizzati da un maggiore radicamento della criminalità organizzata. Osservando il livello territoriale emerge che nelle realtà del Mezzogiorno si concentrerebbe il 33,6% degli introiti criminali, pari a 1 miliardo 108 milioni di euro. A seguire il Nord Ovest con 927 milioni di euro (28,1%), il Centro con 715 milioni di euro (21,7%) e il Nord Est con 550 milioni di euro (16,7%). Sono 9 i sistemi turistici regionali a presentare i rischi più elevati di infiltrazione criminale nel tessuto economico, dove si concentra quasi ben il 75% del giro d’affari dei proventi illegali: Campania (380 milioni di euro), Lombardia (560 milioni di euro), Lazio (430 milioni di euro), Puglia (200 milioni di euro), Sicilia (190 milioni di euro). E, ancora, Liguria (90 milioni di euro), Emilia Romagna (230 milioni di euro), Piemonte (260 milioni di euro) e, infine, Calabria (125 milioni di euro).

A pesare sul primato negativo della Campania, che ha totalizzato il massimo del punteggio (122,0 punti), i 67 alberghi e ristoranti confiscati, pari al 21,8% sul totale delle strutture turistiche confiscate dalle autorità competenti, le quasi 2mila richieste di avvio di istruttorie antimafia connesse al Pnrr, i 155 provvedimenti interdittivi antimafia emessi dagli Uffici Territoriali del Governo, nell’intero anno 2023, a seguito degli approfondimenti svolti dalle articolazioni della Dia e, infine, le quasi 16mila operazioni finanziarie sospette comprendenti anche le SOS a rischio criminalità organizzata. “Il turismo italiano – spiega il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – è sotto attacco. Oltre 7mila aziende vulnerabili rischiano di diventare ghiotta preda dei sodalizi criminali, con la ‘ndrangheta, Cosa Nostra, camorra, criminalità pugliese e lucana che si infiltrano nei settori dell’ospitalità, dalla ricettività alberghiera alla ristorazione passando per l’intermediazione. Debiti erariali, prestanome legati ai clan e una fragilità imprenditoriale sempre più diffusa creano le condizioni ideali per un controllo mafioso”

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Suicida a 21 anni, la procura di Torino indaga sulla sua morte: sedici persone indagate

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È giallo a Torino sulla morte di una donna di 21 anni, di origini albanesi, trovata senza vita nel marzo del 2021 in un alloggio alla periferia della città. La storia della ragazza, Sonila il suo nome, sfruttata da un gruppo anch’esso albanese che gestiva un giro di prostituzione nel capoluogo piemontese, è emersa dopo l’operazione della squadra mobile di Torino, denominata Mariposa, che la scorsa settimana ha portato a cinque misure cautelari per reati che vanno dalla rapina al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sedici le persone indagate.

Per la procura di Torino, come riportato dal quotidiano La Stampa, la ragazza potrebbe essere stata indotta al suicidio. Le indagini sono coordinate dalla pm Valentina Sellaroli. L’operazione che ha portato allo smantellamento della rete ha avuto origine nel maggio 2022 da una rapina ai danni di una prostituta albanese. Le indagini hanno rivelato un sistema criminale che coinvolgeva giovani donne costrette a prostituirsi in zone specifiche della città come Barriera Nizza e Madonna di Campagna. Le vittime, tutte di nazionalità albanese, secondo quanto ricostruito, subivano continue vessazioni fisiche e psicologiche. Le donne erano obbligate a consegnare l’intero guadagno ai propri sfruttatori e versavano in condizioni di totale assoggettamento, mantenuto anche attraverso legami sentimentali manipolatori. Tra di queste c’era Sonila, trovata morta nel bagno di un piccolo alloggio in cui viveva con il compagno – oggi tra gli indagati – e il suo bimbo di due anni.

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