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Cronache

Il Papa proclama Santo don Giustino Maria Russolillo e fa sei beati

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La Chiesa cattolica avra’ un nuovo santo e sei nuovi beati. E’ questo l’esito dell’udienza che papa Francesco ha concesso ieri al cardinale designato Marcello Semeraro, neo-prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’udienza, infatti, il Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare il decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione del beato Giustino Maria Russolillo, sacerdote, fondatore della Societa’ delle Divine Vocazioni e della Congregazione delle Suore delle Divine Vocazioni, nato il 18 gennaio 1891 a Pianura di Napoli e ivi morto il 2 agosto 1955, che quindi sara’ proclamato santo. Poi i decreti riguardanti il miracolo attribuito all’intercessione della venerabile Serva di Dio Maria Lorenza Requenses in Longo, fondatrice dell’Ospedale degli Incurabili in Napoli e delle Monache Cappuccine, nata nel 1463 circa a Lleida (Spagna) e morta a Napoli il 21 dicembre 1539; il miracolo attribuito all’intercessione della venerabile Serva di Dio Elisabetta Czacka (al secolo Rosa), fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane Ancelle della Croce, nata il 22 ottobre 1876 a Bila Tserkva (Ucraina) e morta a Laski (Polonia) il 15 maggio 1961; quindi il martirio dei Servi di Dio Leonardo Melki e Tommaso Saleh, sacerdoti professi dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, uccisi in odio alla Fede in Turchia nel 1915 e nel 1917; il martirio del Servo di Dio Luigi Lenzini, sacerdote diocesano, ucciso in odio alla Fede a Crocette di Pavullo nella notte tra il 20 e 21 luglio 1945;

infine il martirio della Serva di Dio Isabella Cristina Mrad Campos, fedele laica, uccisa in odio alla Fede a Juiz de Fora (Brasile) il 1/o settembre 1982. Tutti e sei saranno proclamati beati. Altri due decreti la cui promulgazione e’ stata autorizzata dal Papa riguardano le virtu’ eroiche del Servo di Dio Roberto Giovanni, fratello professo della Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesu’ Cristo, nato il 18 marzo 1903 a Rio Claro (Brasile) e morto a Campinas (Brasile) l’11 gennaio 1994; le virtu’ eroiche della Serva di Dio Maria Teresa del Cuore di Gesu’ (al secolo Celia Mendez y Delgado), cofondatrice della Congregazione delle Ancelle del Divino Cuore di Gesu’, nata l’11 febbraio 1844 a Fuentes de Andalucia (Spagna) e morta a Siviglia il 2 giugno 1908.

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Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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