Dopo la pausa dell’anno scorso a causa della pandemia, Papa Francesco torna ad amministrare i Battesimi nella prima domenica dopo l’Epifania, festa del Battesimo di Gesu’. Sono sedici – sette bambini e nove bambine – i neonati battezzati oggi, tutti figli di dipendenti vaticani, nella messa nella Cappella Sistina con cui riprende la tradizione istituita da Giovanni Paolo II nel 1981. Sofia, Lorenzo, Ludovica, Margherita, Ginevra. Vittoria, Pietro, Camilla, Carlotta, Edoardo, Caterina, Leonardo, Lara sono i loro nomi, portati al fonte battesimale sotto la maesta’ della volta michelangiolesca da genitori orgogliosi e pazienti e da padrini e madrine emozionati. C’e’ anche una giovane madre vedova che porta il suo bambino da sola: il marito, contagiato dal Covid, e’ morto prima di poter veder nascere il piccolo. Le raccomandazioni e l’affetto del Papa in una breve omelia ‘a braccio’. “I vostri figli riceveranno oggi l’identita’ cristiana – spiega -. E voi, genitori e padrini, dovete custodire questa identita’. Questo e’ il vostro compito durante la vostra vita: custodire l’identita’ cristiana dei vostri figli”. “E’ un lavoro di tutti i giorni – sottolinea Francesco -: farli crescere con la luce che oggi riceveranno”. “Questo e’ il messaggio di oggi – ribadisce -: custodire l’identita’ cristiana che voi avete portato oggi per riceverla nei vostri figli”. E poi, sempre comprensivo e paterno come nelle passate occasioni: “Questa cerimonia e’ un po’ lunghetta – ammette -, i bambini poi si sentono strani qui in un ambiente che non conoscono. Per favore, loro sono i protagonisti: fate in modo che non abbiano troppo caldo, che si sentano a loro agio… E se hanno fame, allattateli tranquillamente qui, davanti al Signore, non c’e’ problema”. “E se gridano – aggiunge il Pontefice -, lasciateli gridare, perche’ loro hanno uno spirito di comunita’, diciamo uno ‘spirito di banda’, uno spirito d’insieme, e basta che uno incominci – perche’ tutti sono musicali – e subito viene l’orchestra! Lasciateli piangere tranquilli, che si sentano liberi. Ma che non sentano troppo caldo e, se hanno fame, che non restino con la fame”. Ma un’ulteriore raccomandazione Bergoglio la ripete all’Angelus in Piazza San Pietro. “Non dimentichiamo la data del nostro Battesimo! – afferma – Se io domandassi adesso a ognuno di voi: qual e’ la data del tuo Battesimo? Forse alcuni non lo ricordano. Questa e’ una cosa bella: ricordare la data del Battesimo, perche’ e’ la nostra rinascita, il momento nel quale siamo diventai figli di Dio con Gesu'”. “E quando tornerete a casa – se non lo sapete – domandate alla mamma, alla zia o ai nonni: ‘Quando sono stato battezzato o battezzata?’, e imparare quella festa per festeggiarla, per ringraziare il Signore”, aggiunge. Il Papa non manca quindi di rivolgere un appello sulla grave situazione in Kazakhstan. “Ho appreso con dolore che vi sono state vittime durante le proteste scoppiate nei giorni scorsi in Kazakhstan – dice Francesco -. Prego per loro e per i familiari, e auspico che si ritrovi al piu’ presto l’armonia sociale attraverso la ricerca del dialogo, della giustizia e del bene comune”. “Affido il popolo kazako alla protezione della Madonna, Regina della Pace di Oziornoje”, conclude.