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Il Napoli vince facile anche col Monza e torna a essere la capolista

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Il Napolibatte 2-0 il Monza e si porta in vetta alla Serie A dopo sei giornate. Tra le mura amiche dello stadio ‘Maradona’ i partenopei risolvono la pratica già nel primo tempo grazie alle reti di Politano al 22′ e Kvaratskhelia al 33′. In classifica gli azzurri si portano a quota 13, scavalcando di un punto la Juventus e di due il terzetto composto da Milan, Inter e Torino. Primi venti minuti di studio nei quali si fanno vedere gli ospiti al 7′ con un cross interessante di Pereira dalla destra, Caprile smanaccia, la palla resta nell’area azzurra e Politano manda in corner. Sull’angolo ci pensa Lukaku ad allontanare la minaccia. All’11’ tentativo dalla distanza di Anguissa: palla alta.

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Al 22′ al primo vero affondo passa in vantaggio la squadra di casa con Politano. L’ex Sassuolo parte dal lato destro e va per accentrarsi, chiedendo lo scambio a Lukaku: il tocco arriva da Bianco e l’esterno azzurro ne approfitta e si invola in diagonale verso la porta, battendo il portiere in uscita. Al 24′ Maldini si becca il primo giallo della partita per un fallo su Lobotka. Dopo due minuto ammonito anche Kvaratskhelia per un pestone su Pereira. Al 33′ arriva il raddoppio di Kvaratskhelia. Palla recuperata alta e subito l’assist centrale per McTominay, fermato da Carboni al momento del tiro, ma la palla scivola sul destro dell’attaccante georgiano che trafigge il portiere, segnando il suo terzo gol stagionale. Al 36′ ancora uno scatenato Kvara a mettere in ansia la difesa avversaria: scappa via a Izzo che lo stende e viene ammonito.

 

All’8′ della ripresa Bondo perde una palla velenosa e scatena il contropiede di Kvara che serve Lukaku, murato in angolo da Marí al momento del tiro. Al 9′ McTominay a un passo dal tris. Sugli sviluppi del corner arriva il colpo di testa incrociato dell’ex United che manda di un soffio a lato. Al 14′ chance per Djuric con un colpo di testa parato in due tempi da Caprile. Al 16′ gran punizione di Maldini da circa 25 metri fuori di pochissimo. Al 25′ altro spunto interessante di Maldini che sterza verso il centro e va al tiro da fuori, altrettanto bravo e attento Buongiorno a opporsi.

Alla mezz’ora il primo cambio di Conte che toglie Kvaratskhelia e inserisce Mazzocchi. Al 37′ prime mosse dalla panchina per Nesta: escono Izzo e Bianco, dentro D’Ambrosio e Caprari. Al 38′ altro tentativo su punizione di Maldini, questa volta respinge la barriera. Al 41′ doppio cambio nel Napoli, in campo Neres e Raspadori al posto di Politano e Lukaku. Cambia anche il Monza con Martins per Pereira. Al 43′ si fa subito vedere Raspadori, l’ex Sassuolo si sposta palla sul destro in area e calcia sul primo palo ma trova l’esterno della rete. Al 45′ Conte esaurisce i cambi: entrano Spinazzola e Gilmour per Olivera e Lobotka. Subito dopo l’ultimo brivido del match. Lo regala Neres, si accentra e calcia col mancino dai 20 metri, sul palo lontano: palla fuori di un soffio.

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MTV Emas, Taylor Swift è ancora la regina: nell’elenco dei premi e dei vincitori c’è anche Annalisa

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Per il terzo anno consecutivo, Taylor Swift è la regina degli MTV Emas, ospitati per l’edizione 2024 (dopo che quella dell’ano scorso a Parigi saltò per il rischio terrorismo), la trentesima della manifestazione che celebra la musica più popolare in Europa, alla Co-op Live Arena di Manchester, città iconica per la musica, avendo dato i natali tra gli altri ai litigiosi fratelli Gallagher (e Liam è stato incoronato Best Rock). La regina del pop, assente giustificata perché impegnata con il suo tour, ha conquistato quattro premi sulle sette nomination (ognuna accolta con un boato) che aveva raccolto alla vigilia: Best Video con Fortnight (feat. Post Malone), Best Artist, Best Live e Best US Act.

Ma ancora una volta, gli Mtv si declinano al femminile, perché dietro Taylor Swift la più premiata è la suafricana Tyla, che ha vinto i suoi primi Ema per Best Afrobeats, Best R&B e Best African Act e si è esibita con il brano vincitore di un Grammy ‘Water’, e perché padrona di casa, per la terza volta, è Rita Ora, che ha stupito ancora una volta con i suoi molteplici e psichedelici cambi d’abito (la prima apparizione è nelle vesti di una moderna Cleopatra su tacchi vertiginosi) e il Rita’s Bar, aperto per l’occasione su una balconata con vista: quella dei migliaia di fan che si sono scatenati nella note inglese. Musica, spettacolo, eccessi, effetti speciali e pianoforti dorati, migliaia di luci colorate che si sono accese tra il pubblico durante le varie esibizioni, gli Mtv, con la voce rotta dall’emozione di Rita Ora, hanno anche ricordato Liam Payne, l’ex One Direction recentemente scomparso.

“Portava gioia, aveva un cuore grande ed era pronto ad aiutare chiunque come poteva”. L’onore di aprire lo spettacolo è affidato al 22enne ameriano Benson Boone (Best New, “grazie per aver cambiato la mia vita”), versione acrobatica sul palco al centro della platea, con i suoi successi Slow It Down e Beautiful Things. Sul palco si sono susseguiti la band delle tre sorelle messicane The Warning che hanno fatto tremare il palo con Automatic Sun, la vincitrice del Best UK & Ireland Act Raye, affiancata da un coro di 30 elementi, ha spettinato tutti con la voce incredibile. Shawn Mendes (Best Canadian Act), chitarra tra le braccia, ha invece puntato su un’esibizione intima, prima di lasciare spazio al cantautore Usa Teddy Swims. L’istituzione hip-hop Busta Rhymes ha ricevuto il Global Icon Award 2024 dalle mani del rapper britannico Little Simz e ha ringraziato lungamente per il primo riconoscimento avuto da Mtv, prima di tornare in scena, tra ballerini con teste di drago, per un medley monstre con i suoi successi.

Dalla Corea arriva il gruppo al femminile delle SSERAFIM (Best Push) che porta tutta la forza del K-Pop con il brano Chasing Lightning (cantato e ballato in cima a una scala), seguito da Crazy. Dopo aver vinto il Best New nel 2023, Peso Pluma si conferma con una vittoria per Best Latin e arriva alla Co-op Live Arena con il singolo Hollywood e un’apparizione a sorpresa del suo collaboratore Estevan Plazola. Tra gli altri premi, Best Song è andato a Sabrina Carpenter per il successo di Espresso, Best Pop ad Ariana Grande (entrambe avevano cinque nomination), Best Electronic a Calvin Harris, Best Alternative agi Imagine Dragons, Best Hip-Hop a Eminem, Best K-Pop a Jimin, Best Collaboration a LISA e Rosalía. Rimangono a bocca asciutta Billie Eilish e Charli XCX, che avevano accumulato presenze in cinque categorie, Beyoncé e Kendrick Lamar (quattro nomination).

A chiudere lo spettacolo, i primi vincitori dell’MTV EMA Pop Pioneer, i Pet Shop Boys, sul palco insieme ai suonatori d’archi della Manchester Camerata, tra i visual e gli iconici cappelli a cono della band, per una cover di All The Young Dudes di David Bowie seguita dal loro inno West End Girls, per celebrare il 40/o anniversario del brano. Per l’Italia, il Best Act (il premio che i fan di ogni nazione assegnano ai propri artisti) è andato ad Annalisa, in sfida con Angelina Mango, Ghali, Mahmood, The Kolors. Lo show è andato in onda in diretta su MTV (sky canale 131 e NOW) e su Pluto in streaming e sarà disponibile su Paramount+ nei prossimi giorni.

Ecco l’elenco dei premi e dei vincitori degli MTV EMAs 2024:

  • Best Song: Sabrina Carpenter – “Espresso”
  • Best Video: Taylor Swift ft. Post Malone – “Fortnight”
  • Best Artist: Taylor Swift
  • Best Collaboration: LISA ft. Rosalía – “New Woman”
  • Best New: Benson Boone
  • Best Pop: Ariana Grande
  • Best Afrobeats: Tyla
  • Best Rock: Liam Gallagher
  • Best Latin: Peso Pluma
  • Best K-Pop: Jimin
  • Best Alternative: Imagine Dragons
  • Best Electronic: Calvin Harris
  • Best Hip-Hop: Eminem
  • Best R&B: Tyla
  • Best Live: Taylor Swift
  • Best Push: LE SSERAFIM
  • Biggest Fans: LISA
  • Best Italian Act: ANNALISA

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L’entusiasmo dei tifosi a Milano per Inter – Napoli

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La passione dei tifosi del Napoli non conosce confini e l’ultimo esempio di questo amore incondizionato è andato in scena a Milano. In occasione della partita contro l’Inter, un nutrito gruppo di sostenitori azzurri si è radunato davanti all’albergo della squadra per accogliere i loro beniamini prima che si recassero allo stadio.

Le immagini straordinarie di questo caloroso benvenuto, sono state catturate dal professor Bruno Siciliano – illustre esperto di robotica e devoto tifoso del Napoli – e raccontano una storia di entusiasmo e appartenenza. I cori, gli striscioni e l’energia contagiosa dei supporter hanno trasformato l’atmosfera della sera in un momento indimenticabile.

Il professor Bruno Siciliano a Milano per vedere Inter – Napoli: è l’autore del video

Questo tipo di accoglienza non solo motiva i giocatori, ma rappresenta anche un segno tangibile di quanto il legame tra squadra e tifosi sia forte e autentico. I napoletani, ovunque si trovino, portano con sé la loro passione, dimostrando ancora una volta che il Napoli è più di una semplice squadra di calcio: è un simbolo di identità e orgoglio.

Grazie al professor Siciliano per aver condiviso queste immagini, che ci ricordano quanto sia speciale il legame tra la città e la sua squadra.

 

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Il ritorno di Kate con re Carlo, ma il volto è provato

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Un cielo grigio profondamente autunnale, in tono con lo spirito di una giornata dedicata alla riflessione e a rendere omaggio a chi in passato sacrificò la vita sui campi di battaglia in un tempo funestato ancora da troppi conflitti sanguinosi; ma non senza uno spiraglio di speranza per la famiglia reale britannica, agli sgoccioli di un 2024 ‘terribile’ e a lungo carico d’incognite sul fronte della salute. Si è consumata così la Domenica dei Ricordo di quest’anno (Remembrance Sunday), appuntamento clou nel Regno Unito delle commemorazioni della fine della Prima Guerra Mondiale e in onore dei caduti di tutti i confitti.

Un evento contrassegnato a Londra dalla tradizionale processione guidata da re Carlo III per la deposizione di corone di fiori al Cenotafio e suggellata dal preannunciato ritorno sulla scena pubblica di un impegno cerimoniale ufficiale della monarchia anche della principessa di Galles, Catherine, moglie dell’erede al trono William, per la prima volta dopo il completamento a settembre d’una lunga chemioterapia e dopo mesi di pesanti cure e angosce. Kate, come è familiarmente chiamata, ha assistito alla cerimonia da un balcone del Foreign Office accanto a Sophie, duchessa di Edimburgo.

Mentre il sovrano – alle prese come lei con un cancro di natura imprecisata diagnosticato a inizio anno, ma tornato ai doveri pubblici già da qualche mese – ha deposto i fiori in uniforme della Royal Navy, prima del saluto militare d’ordinanza al monumento, che svetta fra i palazzi di governo affacciati su Whitehall: seguito, oltre che dal principe William, da due dei propri fratelli, Anna ed Edoardo; dal primo ministro laburista, Keir Starmer (atteso domani a Parigi pure alla commemorazione francese, primo capo di governo del Regno dopo Winston Churchill, nel 1944); nonché dalla neoleader del Partito conservatore e dell’opposizione parlamentare, Kemi Badenoch. Sullo sfondo, a osservare i consueti due minuti di silenzio nazionale, un assembramento di autorità, vecchie glorie della politica, alti ufficiali e sudditi, impreziosito dalla presenza di qualche ultimo anziano reduce superstite della Seconda Guerra Mondiale sotto le insegne della Royal British Legion: centenaria associazione dei veterani della forze armate di Sua Maestà.

Kate, già comparsa in pubblico negli ultimissimi mesi per altre occasioni meno ufficiali, si è concessa da parte sua a distanza alla curiosità di media e pubblico, in condizioni apparentemente buone, per quanto con qualche segno di stanchezza sul volto: vestita di nero, come gli altri civili presenti, a sottolineare il lutto per il carattere commemorativo della giornata, e con gli immancabili papaveri rossi (i ‘poppies’, simbolo britannico del ricordo dei caduti di guerra) al bavero. Il re, che giovedì 14 novembre compie 76 anni, si è mostrato a sua volta meditabondo, come l’occasione imponeva.

Tanto più mentre si avvia allo scorcio finale un anno che il delfino William – evocando questa settimana a margine di una visita in Sudafrica l’esperienza dei mesi scorsi della doppia diagnosi ravvicinata di tumore a suo padre e a sua moglie – ha descritto come “brutale” e come “il più difficile” della sua vita adulta, dicendosi al contempo “orgoglioso” del modo in cui Kate e Carlo hanno saputo affrontare la malattia. Malattia rispetto alla quale sembrano rafforzarsi ora le indicazioni positive, sebbene i protocolli medici prevedano ancora tempo, trattamenti e controlli prima di poter sancire l’auspicato traguardo della “remissione”.

I principi di Galles erano stati presenti del resto pure sabato sera – fra applausi e sorrisi – al concerto del Festival of Remembrance, alla Royal Albert Hall, accanto al monarca e ad altri reali. Assente invece – sia al concerto, sia alla cerimonia domenicale – la regina Camilla, consorte 77enne di Carlo, colpita a inizio settimana da “un’infezione toracica di stagione”, secondo le informazioni di Buckingham Palace, e costretta precauzionalmente a casa. In attesa, ultime rassicurazioni di corte alla mano, di potersi ripresentare in pubblico fra “pochi giorni”.

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