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Il Napoli batte la Juventus e vince la Coppa Italia ai rigori

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Napoli-Juventus si gioca nel deserto dell’Olimpico di Roma. È una parvenza di normalità perchè manca il pubblico ma il match è sempre di grande richiamo. Si gioca la Coppa Italia, un trofeo importante. La Juventus è favorita, il Napoli però non farà da sparring partner.

Nei primi cinque minuti è la Juventus che fa il gioco, ed è Ronaldo che chiama subito Meret ad un primo severo intervento con un bel tiro piazzato da 1o metri dalla porta del portiere del Napoli. Un Napoli dalla difesa ordinata. La Juve resta in attacco, il Napoli gioca con tranquillità e prova qualche ripartenza con i tre piccoletti in attacco, Mertens, Insigne e Callejon. È un bel match. Molto tattico.  La Juve attacca, il Napoli copre ogni spazio.

Al 23 minuto punizione da 25 metri, Insigne prova il tiro di precisione. Palo esterno, con  Buffon che si era lanciato ma forse non ci sarebbe arrivato. Al 40rsimo minuto grande azione del Napoli, Demme libero da destra a tu per tu con Buffon, il tiro è forte ma il portiere bianconero respinge.

Napoli in pressione sul finale del primo tempo. La Juventus si chiude in difesa davanti a Buffon. Nel secondo tempo il modulo tattico non cambia. la Juventus prova a fare la partita, ma non  impensierisce il Napoli. Gli azzurri che tengono botta, contrattaccano e arrivano spesso dalle parti di Buffon.

Al 51 minuto prima ammonizione. La prende Bonucci per un brutto fallo su Fabian Ruiz. Il Napoli alza un poco il baricentro, ma la Juve è sempre pericolosa quando manovra. L’attacco Ronaldo, Douglas Costa e Dybala fanno sempre paura. La condizione fisica delle due squadre non è un granché ma la qualità dei calciatori in campo tiene accesa la partita.

Al minuto 71 grande palla per Milik che da distanza ottima mette di parecchio sopra la traversa di Buffon con un piattone di destra. Un peccato.  Napoli sempre avanti. Al minuto 82 un bel colpo di testa in area di Politano è troppo debole e viene intercettato da Buffon con facilità.

Al 92 punto l’azione più pericolosa. Calcio d’angolo da destra, grande colpo di testa di Maksimovic, grande parata di Buffon. E poi ancora su tiro da vicino di Elmas latra parata. Un’azione da gol bellissima, purtroppo finita male. La partita finisce in parità. La Coppa Italia sarà assegnata con la lotteria dei rigori. Ed è un grande Meret a consegnare al Napoli il primo trofeo della stagione. È lui che para i primi due rigori dei bianconeri. Mentre è di Milik il gol della vittoria matematica. Finisce così, col Napoli che esulta. E la Juve che piange. Festa grande all’Olimpico. Gattuso in festa. I calciatori lo lanciano in aria. Scende in mezzo al campo anche il presidente Aurelio de Laurentiis. Anche per lui gavettoni dei calciatori e lancio in cielo. “E adesso dobbiamo andare avanti in Champions” dice De Laurentiis. Si sente nitidamente la sua voce. È la prima volta che la Coppa Italia viene assegnata in un match a porte chiuse. Con la coppa che nessun consegna perchè il cerimoniale non lo prevede.

“Emozione grande. Abbiamo fatto un bel percorso, abbiamo sofferto, la coppa è meritata. Abbiamo dato tutto e sono orgoglioso di far parte di questo gruppo” a fine gara dice Alex Meret. Che a fine gara si è abbracciato con Buffon. “Gigi è il numero uno, anche questa sera l’ha dimostrato salvando il risultato due volte” dice Meret, concedendo l’onore delle armi al suo idolo. A Napoli è grande festa. Fuochi d’artificio in ogni angolo della città. Capannelli di tifosi e cortei di auto sul lungomare. Difficile pensare al covid 19, al distanziamento sociale. Epperò bisogna farlo perchè la festa non diventi un problema domani. Le immagini in diretta del dopo partita è triste. C’è una premiazione self service. le norme anticovid non prevedono festa e consegna delle medaglie e della coppa. Sorride Maurizio Sarri che non riesce a vincere un trofeo in Italia. Ma va a complimentarsi con Gattuso e i suoi ex calciatori. C’è un bel gesto di fair play. Andrea Agnelli va a consegnare assieme a De Laurentiis le medaglie ai calciatori. I sorrisi e i complimenti di Agnelli sembrano sinceri. Va dato atto al presidente della Juve di aver fatto un bel gesto davvero.

Dopo la premiazione i calciatori hanno cantato o sudato ‘nammurato a squarciagola. “Rino Gattuso ha compattato l’ambiente ed ha riportato la squadra al centro. Con Andrea Agnelli ci eravamo messi daccordo che avremmo premiato assieme le squadre e Andrea è stato sportivo” dice De Laurentiis.

“La vita mi ha dato più di quello che ho dato tutto.  Per me il calcio è una grande passione. E questa vittoria è un sogno. Voglio vedere gente che ci mette passione. Sono orgoglioso di questa squadra. Voglio appartenenza e rispetto. E c’è tutto questo nel Napoli” dice Rino Gattuso.

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Il tennis va forte grazie a Sinner? Chi vorrà vederlo in tv è probabile dovrà pagare Sky

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Ascolti e share da capogiro, movimento di interessi in evidente crescita: i successi del tennis italiano, trainato dal fenomeno Sinner, sono sotto gli occhi di tutti ma presto potrebbero essere riservati, televisivamente parlando, a quelli di pochi. È in scadenza infatti il contratto tra Sky e federtennis che permette la trasmissione in chiaro (sul canale Supertennis) di alcuni tornei dei circuiti ATP e WTA e per il rinnovo, che significa sostanzialmente possibilità di visione in chiaro, le posizioni sono distanti.

Nelle scorse settimane infatti Sky ha annunciato di aver siglato a livello globale (quindi non solo per l’Italia ma anche per Regno Unito, Germania, Austria e Svizzera tra i principali mercati) un nuovo accordo quinquennale dal 2024 al 2028, che consentirà alla piattaforma di Comcast di trasmettere in esclusiva oltre 80 tornei ogni anno tra ATP e WTA, con più di 4.000 partite di tennis. Una partnership comprende le Nitto ATP Finals e le WTA Finals, i Masters 1000 e i WTA 1000, i 500, i 250 e le Next Gen ATP Finals presentate da Neom.

Da lì sono poi partite le trattative per cercare di rinnovare anche l’accordo già in vigore negli ultimi anni, che consentiva la visione in contemporanea anche in chiaro su Supertennis (oltre che su un canale dedicato proprio su Sky, anche questo in scadenza). D’altronde, i numeri mostrano ascolti in crescita per tutto il movimento, trascinato dall’effetto Sinner: per la finale delle ATP Finals tra l’italiano e Djokovic sono stati complessivamente oltre 7 milioni gli spettatori collegati e anche il trionfo azzurro in Coppa Davis ha fatto segnare numeri rilevanti.

E, alla luce dell’investimento a livello globale, Sky intende puntare sulla crescita dell’appeal, con l’emittente che tra l’altro potrebbe anche sfruttare i propri canali in chiaro nell’eventualità non si arrivasse ad un accordo oppure anche aprire a trattative con altri broadcaster potenzialmente interessati. Il tema ruota in particolare intorno alle cifre del rinnovo: l’attuale accordo vale poco più di 2 milioni di euro mentre la richiesta per rinnovare sarebbe molto superiore. Tanto che fonti vicine alla federtennis osservano: “La richiesta di Sky ci ha fatto pensare ad una speculazione sulla passione degli italiani”. Trovare un punto di incontro però potrebbe alla fine convenire ad entrambe le parti.

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Sprofondo Napoli, brutta sconfitta anche con la Juve: fuori la zona Champions

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Ancora Gatti protagonista e goleador per la Juventus che si impone sul Napoli 1-0 allo Stadium, grazie al gol del suo difensore centrale, come aveva già fatto con il Monza, e conquista tre punti che proiettano la squadra di Allegri di nuovo in vetta alla classifica di Serie A con 36 punti, a+1 sull’Inter che domani affronterà l’Udinese. Il Napoli di Mazzarri gioca una buona partita, con due occasioni clamorose non sfruttate nel primo tempo, ma non riesce ad opporsi alla Juve, attenta, quadrata e pronta a colpire in ogni momento.

Il Napoli resta invece a 24 punti. Osimhen si danna l’anima, senza arrendersi, andando anche in gol nella ripresa, annullato per fuorigioco, ma non riesce mai a rompere il castello difensivo bianconero. Allegri, per la sfida dello Stadium, ritrova Danilo e Locatelli e li schiera subito dal 1′ con Gatti che viene preferito ad Alex Sandro, e McKennie interno di centrocampo e Cambiaso largo a destra. In attacco ancora Vlahovic al fianco di Chiesa. Anche in casa Napoli nessuna sorpresa con Mazzarri che adatta Natan a sinistra, viste le assenze di Mario Rui e Olivera, mentre Juan Jesus affianca Rrahmani al centro della difesa. A centrocampo e in attacco giocano i soliti, con Osimhen, Kvara e Politano in avanti.

Nessun gol ma almeno tre grandi occasioni nel primo tempo. Partita divertente, con fiammate importanti che avrebbero potuto avere più fortuna soprattutto da parte del Napoli. All’8′ Di Lorenzo riceve sull’esterno da Politano e cerca un cross basso di prima intenzione che finisce nello specchio della porta bianconera ma Szczesny recupera la posizione e blocca a terra sulla linea. Ancora Napoli pericoloso al 9′ con Politano che riceve da Anguissa, si accentra e prova la conclusione dal limite dell’area con la conclusione che sfiora il palo. La squadra di Allegri reagisce al 19′ con una doppia occasione: Chiesa va via sulla sinistra e serve Vlahovic tutto solo al centro dell’area conclude a botta sicura ma viene murato da Natan, il pallone finisce a McKennie, che cerca la rovesciata ma il tiro dello statunitense viene ostacolato dall’uscita di Meret.

Il Napoli in ripartenza crea l’occasione più importante al 28′ con Osimhen che scappa sulla destra e serve Kvaratskhelia, che tutto solo, prova a superare l’uscita di Szczesny con un pallonetto, ma calcia incredibilmente alto. Al 39′ ancora Napoli in avanti: calcio di punizione battuto verso l’area da Zielinski e flipper tra Bremer e Gatti che favorisce Di Lorenzo che calcia a botta sicura, ma è straordinaria la parata del portiere della Juve a mano aperta e in controtempo. Nel secondo tempo la Juve rientra più aggressiva. Al 49′ McKennie riceve al limite dell’area e serve Vlahovic dal limite, conclusione di prima con il sinistro che termina sul palo interno. La difesa del Napoli libera e Orsato ferma tutto per fuorigioco di McKennie. I bianconeri continuano a spingere e al 51′ trovano il vantaggio: ennesimo cross di Cambiaso sul secondo palo per Gatti che prende il tempo a Rrahmani e di testa batte Meret per l’1-0. La squadra di Mazzarri prova a reagire e va alla conclusione prima con Lobotka e poi con Politano ma senza impensierire Szczesny. Al 59′ ci prova Anguissa di testa ma il pallone termina sopra la traversa. Il tecnico del Napoli prova a cambiare e inserisce Elmas al posto di Zieliński. Allegri perde Vlahovic per un problema muscolare ed inserisce l’ex Milik. Al 70′ errore in rinvio del portiere della Juve, Politano intercetta e serve Osimhen che mette in rete ma la posizione di partenza era di fuorigioco e Orsato annulla. Mazzarri inserisce a questo punto Raspadori e Zanoli per Politano e Natan. All’84’ cross di Kvaratskhelia e colpo di testa in girata di Juan Jesus che termina alta. Assalto finale del Napoli anche con Cajuste e Simeone. Nel finale ci prova prima Di Lorenzo ma il tiro finisce sull’esterno della rete e poi Raspadori con il portiere bianconero che blocca a terra. La Juve controlla, senza troppi affanni, e dopo gli oltre 5′ di recupero può festeggiare.

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Inzaghi punta l’Udinese, l’Inter fa le prove di fuga

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Una difesa da inventare contro una squadra che ha già espugnato San Siro. L’Inter domani ospita l’Udinese al Meazza (dove i friulani hanno già vinto in questa stagione battendo il Milan), con la voglia di fuga in testa e una retroguardia in allarme dopo gli ultimi infortunati. Non mancano infatti i dubbi di formazione per il tecnico interista Simone Inzaghi, alle prese con le assenze di De Vrij, Dumfries e Pavard (gli olandesi si rivedranno a fine dicembre, mentre il francese punta al rientro la prossima settimana contro la Lazio) insieme alle non perfette condizioni di Bastoni (provato comunque tra i titolari) e di Cuadrado. Tante le opzioni per Inzaghi, anche se l’impressione è che se gli ultimi due fossero disponibili per partire titolari allora la scelta ricadrebbe su di loro. Tra le altre ipotesi, c’è quella di lanciare dal 1′ Bisseck e Carlos Augusto in difesa insieme ad Acerbi, con Darmian esterno alto. Oppure, in alternativa, adattare il mancino brasiliano sulla destra con Darmian e Bisseck in difesa con Acerbi.

Una situazione delicata, anche considerando che proprio sulla retroguardia l’Inter ha finora basato tante delle sue fortune in campionato. Quella nerazzurra è infatti la difesa meno battuta, con sole sette reti subite in 14 giornate: poco meglio di Juventus (9) ma soprattutto meno della metà dei gol incassati da Milan e Lazio (15). Per il resto, Inzaghi sembra intenzionato a scegliere i titolari negli altri ruoli tra centrocampo e attacco, seppur Frattesi sia candidato per una maglia dal 1′ in un ballottaggio con Mkhitaryan accanto a Calhanoglu e Barella.

Proprio il centrocampista sardo vuole festeggiare al meglio, dopo essersi sbloccato con il gol al Napoli. Come svelato dalla moglie Federica Schievenin, la coppia è infatti in attesa del quarto figlio, il primo maschietto dopo tre figlie. La moglie lo ha reso noto con un post su Instagram, in cui ha anche voluto raccontare le difficoltà vissute negli ultimi mesi dalla coppia. “Siete arrivati insieme ed è stata un’emozione immensa – ha scritto su Instagram -. Durante questo viaggio il più piccolo ci ha lasciato, per noi che avevamo già vissuto questo dolore atroce, pochi mesi fa, è stato riaprire una ferita. Sono stati mesi difficili, anzi un anno difficilissimo, con tuo papà vicino è stato tutto un po’ più semplice. Ora esplodiamo di gioia sapendo che tu stai bene e non vediamo l’ora di vederti. Ti stiamo aspettando piccolo Barella”, ha concluso.

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