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Sport

Il Milan umilia la Juve, 0-3 allo Stadium: Pirlo in confusione e Champions lontana

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La Juve vede nero, il Milan fa l’impresa: i rossoneri espugnano per la prima volta lo Stadium e lo fanno con un clamoroso 0-3. Diaz, Rebic e Tomori lanciano Pioli nella volata Champions, Pirlo scivola addirittura al quinto posto e sarebbe fuori. Ronaldo delude e Ibrahimovic si fa male, cosi’ la sfida tra i titani non regala emozioni, mentre Szczesny para un rigore a Kessie ma i bianconeri non si scuotono nemmeno con questo episodio favorevole. Pirlo ritrova Chiesa dopo tre partite ai box e lo rilancia titolare, sull’out di destra c’e’ McKennie e non Kulusevski.

Morata vince il ballottaggio con Dybala, Chiellini quello con Bonucci, in mediana la coppia Bentancur-Rabiot. Tra i rossoneri l’unico assente e’ lo squalificato Castillejo, per il resto Pioli schiera il miglior Milan possibile: Ibrahimovic e’ supportato dai trequartisti Saelemaekers, Diaz e Calhanoglu, in difesa Tomori affianca Kjaer, Mandzukic torna per la prima volta allo Stadium da avversario accomodandosi in panchina. Sotto gli occhi di John Elkann, presidente di Exor e Stellantis oltre che cugino di Andrea Agnelli, la Juve parte con il freno a mano tirato, lasciando almeno inizialmente il pallino del gioco agli avversari. Per vedere il primo tiro in porta bisogna aspettare il 21′, quando Diaz non impensierisce Szczesny con una conclusione centrale.

La sfida tra Ibra e CR7 non si accende, Donnarumma azzarda un’uscita fuori dall’area e su un corner va a vuoto, ma Chiellini non ne approfitta. Tanto agonismo da una parte e dall’altra ma nessuna azione pericolosa, fino a quando si entra nel recupero: Calhanoglu pennella in mezzo una punizione e Szczesny smanaccia sui piedi di Diaz, il quale piazza il pallone sotto l’incrocio dei pali dopo un rimpallo con Cuadrado. Dalla panchina, Bonucci reclama platealmente un fallo di mano, ma Valeri si fida del Var Calvarese, che giudica regolare il controllo dello spagnolo, e convalida cosi’ il vantaggio rossonero senza l’ausilio del monitor.

Al rientro dagli spogliatoi, Donnarumma e’ subito attento su Bentancur, poi il Milan ha l’occasionissima per chiuderla al 58′: Chiellini “para” il tiro di Diaz, dagli undici metri Szczesny ipnotizza Kessie e si resta sullo 0-1. Ibra alza bandiera bianca per un problema al ginocchio sinistro che preoccupa lo staff medico rossonero, Pirlo comincia l’assedio a caccia del pari inserendo Kulusevski e Dybala. Il Milan, pero’, dilaga tra il 78′ e l’82’ firmando bis e tris: Rebic disegna una traiettoria imparabile, Tomori sovrasta Chiellini nel gioco aereo.

Il Milan umilia la Juve, i bianconeri rischiano seriamente di restare fuori dalla Champions: nell’infrasettimanale sono attesi dalla trasferta contro il Sassuolo, i rossoneri invece si sposteranno di qualche chilometro per andare al Grande Torino contro i granata. E poi ci saranno ancora 180 minuti, ma adesso la strada e’ diventata piu’ in discesa per Pioli e piu’ in salita per Pirlo.

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Marisa Laurito nuda, fasciata in una bandiera se il Napoli vince lo scudetto

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Lei è una grandissima tifosa del Napoli: cosa è disposta a fare per la vittoria dello scudetto? “Non mi posso spogliare perché è passata l’epoca, forse 20 anni fa avrei potuto ancora farlo. E non mi posso neanche tingere i capelli di blu perché li ho già così. Forse potrei andare in giro per un mese avvolta nella bandiera del Napoli”. E’ disposta a farlo? “Si, farò così, mi avvolgerò nella bandiera e sotto sarò nuda – ha assicurato a Un Giorno da Pecora – questo lo posso promettere”. Marisa Laurito a ruota a libera a Un Giorno da Pecora. Ospite oggi della trasmissione di Rai Radio1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, la popolare attrice partenopea si è raccontata in una lunga intervista, partita dal ricordo di un appartamento dove viveva da giovanissima. “Ai tempi io e Marina Gonfalone, grandissima attrice, avevamo una specie di ‘comune’. Era una piccola casa, che non riuscivamo neanche a pagare, e che veniva anche subaffitata come bisca. Ogni tanto dovevamo sloggiare, serviva ad altri per giocare a poker…” In quella casa passarono tanti personaggi famosi.

“Certo, molti attori ad esempio, da Sergio Castellitto a Roberto Benigni”. Quanto c’è di vero nelle sue presunte relazioni con Renzo Arbore e Luciano De Crescenzo? “Non avrei potuto mai avere con loro una relazione: ridevamo dalla mattina alla sera e la sessualità non va d’accordo con la risata”. Parliamo di politica: è felice che ci sia una donna alla presidenza del Consiglio? “Sono molto contenta che ci sia una donna al governo, anche se avrei sperato fosse un’altra donna”. Come vede questo periodo di governo Meloni? “Non so, non li vedo benissimo, la Meloni però è una donna capace, preparata, però abbiamo idee diverse”. Lei ha raccontato di esser figlia di operai comunisti… “Esattamente, poi però mi sono avvicinata anche al c.sinistra”. Anche al Pd? “Il Pd però è ormai una cosa molto lontana dai nostri ricordi”. Le piace Elly Schlein? “Si, pare che piaccia. Ma in questo periodo sono lontana dalla politica, l’importante è che si faccia e si faccia bene”.

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Cultura

“Maradona, il genio ribelle”, una mostra a Pompei

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Comincia il viaggio che tra immagini e memorabilia racconterà ciò che Maradona è stato per il Napoli, per Napoli ed anche per Pompei: 140 tra i più suggestivi scatti firmati dal fotogiornalista Sergio Siano e circa 100 cimeli originali del campione argentino (tra magliette, scarpe, tute e molto altro) prestati dal Museo Vignati sono la dotazione della mostra “Maradona, il genio ribelle” che sarà inaugurata sabato prossimo, primo aprile (ore 19.30) a Pompei, nel Museo Temporaneo di Palazzo De Fusco, in piazza Bartolo Longo. Da domenica 2 aprile la mostra sarà aperta al pubblico (fino al 9 giugno). Al taglio del nastro interverranno il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, il fotogiornalista e autore Sergio Siano e Massimo Vignati, che cura il Museo Vignati di Napoli con i cimeli di Maradona. Saranno presenti, inoltre, i curatori della mostra Kaos48 (Fabrizio Scomparin e Stefano Nasti) e l’artista Nello Petrucci ideatore dell’esposizione.

Prevista anche la presenza di Corrado Ferlaino, presidente del Napoli degli scudetti del 1987 e del 1990, e dell’ex calciatore azzurro Gianni Improta. “Maradona, il genio ribelle” è realizzata da Art and Change con il patrocinio del Comune ed è curata da Kaos48. Le fotografie di Sergio Siano hanno immortalato le più decisive gesta atletiche di Diego per le vittorie del Napoli, ma anche i suoi momenti più “intimi” in cui El Pibe de Oro rimaneva ad allenarsi da solo al Centro Paradiso, lontano dai riflettori e dall’entusiasmo, talvolta straripante, dei tifosi napoletani. “Ma anche quegli stessi tifosi e le loro incontrollabili manifestazioni di gioia – sottolineano i promotori della mostra – in occasione dei trionfi azzurri, sono rimasti impressi nelle immagini del fotoreporter partenopeo”. Ci sono, poi, i cimeli originali del Museo Vignati che fanno della mostra una “stanza delle meraviglie”: si va dalla camicia che Diego indossava il giorno stesso in cui ha messo piede a Napoli al pallone del Mundial ’86. Un’attenzione particolare sarà infine dedicata al rapporto speciale che il campione aveva con Pompei, che raggiungeva spesso per regalare un sorriso ai bambini delle Opere di carità del Santuario mariano.

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Tennis: Miami, Sinner batte Ruusuvuori e vola in semifinale

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Jannik Sinner batte il finlandese Emil Ruusuvuori e vola in semifinale al torneo di Miami. L’altoatesino si è imposto con il punteggio di 6-3, 6-1 al termine di un incontro interrotto al secondo set a causa della pioggia. L’azzurro, alla seconda semifinale consecutiva in un 1000 dopo quella conquistata ad Indian Wells, se la vedrà ora con il vincente tra il numero uno del mondo, Carlos Alcaraz, e l’americano Taylor Fritz.

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