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Il Milan fa solo 0-0 col Genoa, contestazione a S.Siro

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Il Milan non va oltre lo 0-0 contro il Genoa a San Siro, nel giorno del suo 125esimo compleanno, con le glorie del passato sedute in tribuna. Ed è forte la contestazione del pubblico che accompagna la fine della partita con fischi scrocianti e cori dalla Sud contro la società. “Questa società non ci merita”, “Noi non siamo americani” e “Ci avete rotto il c….”. La contestazione è durissima. La partita molto modesta. Non era l’epilogo che i tifosi si aspettavano dopo lo sfogo di Paulo Fonseca, dopo un campionato che vede il Milan scivolare inesorabilmente in classifica. Le leggende di un tempo si saranno annoiate, quel passato glorioso celebrato nella festa del prepartita, lontanissimo.

La rivoluzione di Fonseca non ha dato frutti. La vittoria non è arrivata, ma si è scoperto un ottimo Jimenez che ha giocato senza timori al posto di Theo Hernandez “in castigo” in tribuna. Il capitano Leao non ha trovato il guizzo vincente e davanti si sono costruite vere occasioni solo con Morata entrato nella ripresa. Ha giocato bene anche Liberali, in una partita tutt’altro che semplice. Ma è tutta la squadra che non gira, fermata anche dalle tante assenze e dalla stanchezza diffusa. Quando il fisico comunica a perdere colpi, ci deve essere lo spirito a spingere ma il Milan sembra scarico e poco efficace. Nel primo tempo a fare la differenza, paradossalmente, è Jimenez da Milan Futuro.

Non mostra timori, gioca con aggressività offensiva e decisione difensiva. A tutta fascia anche in copertura e non fa rimpiangere il terzino francese. Dai suoi piedi partono le azioni offensive più decisive, anche se il Milan non sfonda. Al 22′ Jimenez guadagna una punizione, se ne occupa Reijnders ma la punizione deviata sfiora la traversa. Un minuto più tardi ancora Jimenez crossa benissimo per Chukwueze che da buona posizione calcia fuori misura. Poi tanto possesso ma poche nitide occasioni da gol. Ad inizio ripresa Fonseca è costretto a cambiare Abraham, comunque mai in partita, per una botta. Al suo posto entra Morata che riesce nel recupero lampo. E le due chance più grandi della ripresa lo vedono protagonista. Occasione clamorosa sbagliata alla mezz’ora perché lo spagnolo perde l’attimo di destro e poi di sinistro non inquadra la porta. Al 34′, poi, servito da Reijnders prova a botta sicura ma il tiro forte, colpisce la traversa.

Il Milan non soffre difensivamente, Maignan non viene quasi mai chiamato in causa, l’unico vero spavento arriva per uno scellerato retropassaggio di Thiaw. Poi il Genoa resta chiuso in difesa e i rossoneri soffrono terribilmente le partite in cui non trovano spazi. Chukwueze sbaglia tanto e non concretizza mai quando viene cercato da Jimenez. Fonseca lo richiama per Okafor ma il Milan non la sblocca. E i tifosi si spazientiscono fino alla forte contestazione finale. Già nel prepartita durante la festa per i 125 anni Zlatan Ibrahimovic viene fischiato dal pubblico quando viene inquadrato nei maxischermi dello stadio. E’ stato campione importante anche lui ma la gestione del suo inedito ruolo di rappresentante della proprietà non convince i tifosi. La società deve essere più presente a Milanello, toccare con mano la situazione complicata che sta vivendo la squadra rossonera, anche se Ibra a Dazn pubblicamente appoggia lo sfogo di Fonseca post Stella Rossa: “Fonseca cerca una reazione, soprattutto dopo una partita così. Quel che ha detto in pubblico lo ha detto anche in privato. Se ero calciatore reagivo, perché se l’allenatore non è contento devi fare di più. Noi siamo d’accordo con lui, la squadra deve fare di più e dobbiamo spingere affinché faccia di più”. Ma sono parole tardive, e il tunnel sembra senza fine.

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Alcaraz applaude Sinner: “Esco dal campo a testa alta, ci rivediamo l’anno prossimo”

Carlos Alcaraz riconosce la superiorità di Sinner dopo la finale delle Atp Finals e mostra grande fair play: “Esco dal campo a testa alta. Prepariamoci per l’anno prossimo”.

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Carlos Alcaraz sceglie la via dell’eleganza dopo la sconfitta con Jannik Sinner nella finale delle Atp Finals di Torino. Lo spagnolo, battuto da un avversario che non perde un match indoor da due anni, ha parlato con grande lucidità e fair play.

Fair play totale: “Jannik torna sempre più forte”

“Esco dal campo a testa alta. Sono veramente felice per il livello che ho espresso contro un giocatore che non perde una partita indoor da due anni”, ha detto Alcaraz. “Dopo ogni sconfitta, Jannik torna sempre più forte. Complimenti”.

Parole chiare, sincere, che confermano la stima reciproca tra i due campioni.

La promessa per il futuro: “Preparati bene, perché mi preparo anche io”

Poi il sorriso: “Ora c’è la pausa. Preparati bene per l’anno prossimo perché mi preparo anche io bene”, ha scherzato Alcaraz, indicando che la rivalità continuerà a lungo.

I ringraziamenti: squadra e Torino

Lo spagnolo ha voluto omaggiare anche chi gli è stato accanto: “Ringrazio la mia squadra per la splendida stagione”. E un pensiero al pubblico torinese: “Ovviamente tifavate un po’ più per Jannik, ma non mi avete mai mancato di rispetto”.

Un finale sportivo e maturo di una sfida che ha consacrato Sinner, ma che ha mostrato anche la grandezza del suo avversario.

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Sinner dà la lezione ad Alcaraz e conquista per la seconda volta le Atp Finals

Jannik Sinner domina Carlos Alcaraz e si conferma campione alle Atp Finals 2025 di Torino: percorso perfetto, numeri da leggenda e trionfo davanti al pubblico italiano.

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La lezione del “Maestro” al numero uno del mondo. Jannik Sinner si conferma campione alle Atp Finals di Torino, superando Carlos Alcaraz al termine di una sfida intensa e decisa nei dettagli.

Un successo costruito sui nervi d’acciaio

Il match è stato equilibratissimo, con scambi lunghi e livello altissimo da parte di entrambi. L’azzurro ha vinto 7-6, 7-5 in 2 ore e 15 minuti, mantenendo un percorso immacolato: cinque vittorie, tutte in due set.

Numeri da Olimpo del tennis

Questa stagione ha consacrato Sinner tra i grandissimi:

  • finalista in tutti e quattro gli Slam;

  • finale e titolo alle Finals, traguardo raggiunto prima solo da Federer e Djokovic;

  • 10 vittorie consecutive nel torneo dei migliori;

  • 31 successi di fila sul cemento indoor;

  • tre titoli stagionali tra Slam e Finals.

Un’annata da record, con un premio superiore ai 5 milioni di euro e una classifica che ora gli sta stretta: il numero 2 del ranking sembra un traguardo provvisorio.

Le parole del campione

“È stata una stagione incredibile e finire qua a Torino con questa partita è fantastico”, ha dichiarato Sinner. “Ho dovuto salvare un set point nel primo set, servire bene nei momenti decisivi. Contro Carlos bisogna giocare al massimo. Vincere così significa tantissimo”.

Con queste sensazioni e questa solidità, nel 2026 l’obiettivo è uno soltanto: riprendersi il trono del tennis mondiale.

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Sinner domina Alcaraz e vince le Atp Finals 2025 di Torino

Yannik Sinner batte Carlos Alcaraz in due set e conquista le Atp Finals 2025 di Torino: trionfo storico per il tennis italiano.

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Yannik Sinner è il nuovo maestro del tennis mondiale. A Torino, nella finale delle Atp Finals 2025, l’azzurro ha superato il numero uno del mondo Carlos Alcaraz con un successo netto e maturo.

Una partita intensa e dominata

Il match si è chiuso in due set, 7-6 e 7-5, dopo 2 ore e 15 minuti ad altissima intensità. Sinner ha imposto ritmo, lucidità e coraggio nei momenti decisivi, gestendo con freddezza il tie-break del primo set e accelerando nel finale del secondo.

Un trionfo storico per l’Italia

Con questa vittoria, Sinner firma una delle pagine più brillanti del tennis italiano, conquistando il titolo più prestigioso dopo gli Slam e confermando la sua crescita ai massimi livelli.

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