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Il Manchester City punta al triplete, ora manca solo la Champions

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La missione del Manchester City di vincere il triplete di trofei importanti è  sulla buona strada dopo aver battuto il Manchester United 2-1 nella finale di FA Cup sabato scorso, con il primo dei due gol di Ilkay Gundogan che è arrivato dopo appena 13 secondi.

Dopo aver già conquistato la Premier League, ora alla squadra di Pep Guardiola manca solo la vittoria della Champions League per raggiungere l’immortalità nel calcio inglese. Gundogan, capitano del City, ha segnato il gol più veloce nella storia di una finale di FA Cup, cronometrato dalla BBC britannica in 12,91 secondi, ma il centrocampista del Manchester United Bruno Fernandes ha convertito un calcio di rigore al 33º minuto contro il corso del gioco, dopo che Jack Grealish è stato giudicato colpevole di toccare il pallone con la mano. Se l’apertura di Gundogan è probabilmente il suo miglior gol per il City, il suo gol vincente al 51º minuto potrebbe essere uno dei più sporchi, poiché ha incontrato un cross di Kevin De Bruyne su punizione con un destro volante che ha rimbalzato tra due difensori del Manchester United e oltre il portiere David De Gea.

Il Manchester United cercava di preservare il proprio orgoglio come unica squadra ad aver vinto il treble campionato-FA Cup-Coppa dei Campioni nel 1999, ma ha bisogno di un favore dall’Inter Milano nella finale di Champions League a Istanbul il 10 giugno. È stata la 142ª finale di FA Cup e la prima tra le due squadre di Manchester, con il Principe William e il grande ex giocatore del Manchester United David Beckham tra gli spettatori presso lo stadio nazionale dell’Inghilterra. La squadra del Manchester City del 2023 è diventata la 13ª squadra nella storia del calcio inglese a vincere il double campionato e coppa, mentre la squadra controllata da Abu Dhabi ha conquistato il 16º trofeo dal 2011, quando il City ha concluso una digiuna di 35 anni di titoli vincendo la FA Cup. È stato il 13º trofeo in sette anni di Guardiola al club e il 34º della sua carriera da allenatore. Quest’ultimo bottino di trofei arriva nella stessa stagione in cui il club è stato accusato dalla Premier League di più di 100 violazioni delle regole finanziarie. Il Manchester City nega le accuse.

Dopo il fischio finale, i giocatori del City sono corso dalla metà campo e hanno saltato di gioia di fronte ai loro tifosi che agitavano bandiere blu e bianche. Al centro delle celebrazioni c’era Gundogan, che potrebbe lasciare il City dopo la finale di Champions League perché è in scadenza di contratto. Lascerebbe il club da grande. Nell’ultima partita della scorsa stagione del City, ha segnato due gol nel finale per completare una rimonta da 2-0 contro l’Aston Villa e vincere la Premier League con una vittoria per 3-2.

Il centrocampista tedesco è stato probabilmente il miglior giocatore del City nel tratto finale di questa stagione e ha dato al City quell’incredibile inizio dopo aver calciato il pallone al calcio d’inizio. Ha passato indietro la palla al portiere Stefan Ortega, che l’ha calciata in avanti per il tocco di Erling Haaland. Il difensore del Manchester United Victor Lindelof è riuscito solo parzialmente a liberare il pallone, che Gundogan ha calciato di destro dal limite dell’area.

Il Manchester United cercava di conquistare un double di trofei nazionali nel primo anno di Erik ten Hag alla guida, dopo aver vinto la League Cup a febbraio, ma soprattutto voleva preservare il lascito della squadra del 1999. Tuttavia, la squadra di Ten Hag è stata dominata fino agli ultimi 10 minuti, quando il sostituto Alejandro Garnacho ha seminato il panico sulla fascia sinistra del Manchester United. Ha creato un’occasione nel recupero che ha visto Raphael Varane colpire la parte superiore della traversa prima che il City liberasse la palla.

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Calcio: lega A, Arabia ha chiesto spostamento date Supercoppa

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“La Lega Serie A informa di aver ricevuto, da parte delle Autorità sportive arabe, una richiesta di spostamento, sempre nel corso del prossimo mese di Gennaio 2024, della Supercoppa italiana”. Con questo comunicato la lega calcio di Serie A ufficializza lo spostamento di date dell’evento che, da questa stagione, è allargato a quattro squadra e a cui prenderanno parte Napoli, Lazio, Inter e Fiorentina. Finora la data della finale di Supercoppa era quella dell’8 gennaio, con le semifinali previste all’inizio del nuovo anno. Ora, fa sapere, la lega “le nuove date verranno comunicate a valle del Consiglio di Lega convocato per il 9 ottobre”.

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Champions: Ancelotti, rigore molto dubbio ma abbiamo vinto

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“E’ stata una gara difficile, combattuta dall’inizio alla fine. Il primo gol potevamo evitarlo ,ma successivamente abbiamo iniziato a giocare bene. Poi nel momento migliore abbiamo incassato un rigore molto dubbio, ma alla fine abbiamo vinto”. Così Carlo Ancelotti, dai microfoni di Sky Sport, nel dopopartita di Napoli-Real Madrid. Ma del rigore, che ha definito molto dubbio, Ancelotti ha parlato conl’arbitro Turpin alla fine del match? “Gli ho detto che non è rigore, è vero che la mano era un po’ coperta ma stava scivolando e generalmente questi rigori non si fischiano”, la risposta di Ancelotti, che poi dedica una battuta all’azione che ha portato al terzogol dei suoi.

“Valverde ha fatto un tiro incredibile, mi sembra assurdo dire che quello è autogol di Meret – sottolinea il tecnico del Real -. Lui è un grandissimo centrocampista che ha tra le varie qualità anche questo tiro formidabile: quanti gol farà non lo so, e non è così importante”. Una nota di merito anche per Bellingham, sempre tra i migliori. “Ciò che stupisce di Bellingham è che ha 20 anni – dice Ancelotti -, mostra straordinarie qualità ma ha soli 20 anni. Sta dimostrando tutto il talento che ha, ciò che sorprende è la personalità”.

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Garcia: meritavamo pari ma su 1-1 Napoli si è aperto troppo

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“Meritavamo il pareggio stasera, abbiamo giocato bene contro una grande squadra, ma il calcio va anche così”. Commenta così Rudi Garcia, allenatore del Napol, il ko in Champions contro il Real Madrid. “I ragazzi – ha spiegato Garcia – devono stare più tranquilli. Ci sono possibilità di sbagliare ma sull’1-1 ci siamo aperti troppo, quando hai momenti difficili devi ricompattarti e non ti fai infilare dall’avversario e invece contro Bellingham e Valverde abbiamo sofferto. Poi nella ripresa abbiamo ripreso il ritmo, palleggiato e segnato. Poi c’è il rigore per noi e c’è stato anche un successivo fallo di Rudiger, quindi le cose sulle contestazioni sul rigore fischiato si pareggiano, anche se il mano c’era davvero”.

Il tecnico commenta la pressione finale del Napoli alla ricerca del 3-3: “Chi entrato ci ha portato densità e freschezza ha detto – per tentare di pareggiare. Le scelte sono state basate sul momento, Politano era stanco a ma la squadra giocava bene, poi è entrato Elmas per poter attaccare di più ma alla fine abbiamo pressato poco. Nel provarci con i cambi è dovuto anche al fatto che per alcuni gicoatori era la terza partita in nove giorni e hanno giocato molto”.

Il tecnico azzurro commenta il secondo gol del real firmato da Bellingham dopo slalom nello stretto: “Quel gol – spiega – fa parte del momento del match in cui abbiamo poco protetto l’asse della nostra squadra. Dovevamo chiudere con gli esterni e i centrocapisti in generale. In quella azione perdiamo un duello con sfortuna con la palla che passa tra le gambe di Ostigard, che ha fatto una buona gara e ha anche segnato. Quidi lì paghiamo l’atteggiamento sbagliato della squadra. Bisogna capire meglio i momenti della gara”. Per il tecnico del Real Madrid Ancelotti: “E’ stata una partita difficile, siamo partiti incassando un gol che era evitabile, poi però abbiamo cominciato a giocare bene”.

Il tecnico ex Napoli sottolinea che il tocco di mano di Nacho “non era rigore – dice – perché un rimbalzo è difficile da non toccare mentre si è in scivolata e in Champions infatti non vengono fischiati. Comunque noi siamo soddisfatti del nostro attacco, Valverde è un grandissimo giocatore che ha oltre a tante qualità questo tiro formidabile. Bellingham? Stupisce la straordinaria qualità e personalità, ha un forte carattere, ha solo 20 anni e dimostra il talento che possiede”. Il tecnico del Real Madrid parla anche dello stop della difesa a Osimhen: “Contro Osimhen – ha detto – lo abbiamo tenuto due contro uno e i centrali dietro hanno fatto molto bene. Sugli angoli abbiamo sofferto ma siamo stati bravi”.

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