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Cronache

Il maltempo concede una tregua, si continua a spalare

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Il sole, finalmente, illumina e riscalda la pianura alluvionata e la montagna sgretolata dalle frane. Il maltempo concede una tregua, le piene dei fiumi si abbassano e in Romagna si passa la domenica con gli stivali nel fango, a spalare e a pulire, a cercare di salvare il salvabile, a pensare a come ripartire. L’acqua lentamente si ritira da Faenza, Forlì, Cesena e dagli altri luoghi più pesantemente colpiti. E’ ancora invece molto presente a Ravenna e dintorni, ma il pericolo che tutta la città vada sott’acqua, con i tesori dell’arte bizantina patrimonio Unesco, sembra per il momento scongiurato. L’attenzione, però, non si abbassa. Anche per domani è stata infatti confermata l’allerta rossa dalla protezione civile: non solo e non tanto per le deboli precipitazioni sparse che potrebbero esserci, quanto perché rimangono gravi criticità idrogeologiche e idrauliche.

A cominciare dalla montagna e dalla collina che rappresentano un problema enorme: ci sono infatti oltre 300 frane censite sul territorio. Con la progressiva pulizia delle aree alluvionate, diminuiscono le persone evacuate: sono 26.324, circa diecimila persone che ieri erano sfollate sono potute rientrare in casa. La maggior parte degli evacuati, 19.500, sono nel Ravennate, poi 4.918 in provincia di Forlì-Cesena e 1.906 nel Bolognese. Di questi 5.370 (di cui circa 4mila nel ravennate, 734 nel bolognese, 632 nel forlivese-cesenate e 4 nel riminese) sono accolti in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti).

Una domenica passata a spalare, quindi, in una gara di solidarietà che ha visto una vastissima mobilitazione, soprattutto di giovani e giovanissimi che si sono presentati nei centri più colpiti per mettersi a disposizione per quello che c’era da fare. A Ravenna, invece, è stato un altro giorno di battaglia, quasi corpo a corpo, con l’avanzare delle acque. Il sole è stato un alleato prezioso, ma anche con qualche controindicazione: in alcuni punti, infatti, ha fatto solidificare il fango facendolo diventare duro come il cemento. In mezzo a tanta solidarietà c’è stato anche un episodio di sciacallaggio, che però è stato subito fermato dal servizio dedicato allestito dalle questure: un uomo e una donna sono finiti in manette dopo essersi presentati a una coppia di anziani di Fornace Zarattini – il quartiere alle porte di Ravenna tra i più colpiti dagli allagamenti e per questo evacuato – offrendo la loro disponibilità per unirsi ad altri volontari impegnati a rimuovere il fango dall’abitazione.

I proprietari dell’appartamento, subito dopo che i sedicenti volontari si erano allontanati, si sono accorti che erano spariti circa 6mila euro. Gli agenti in servizio antisciacallaggio hanno subito bloccato i sospettati trovati ancora in possesso del bottino. Si prova quindi a far tornare lentamente la situazione alla normalità ma non è facile, anche perché le ferite sul territorio rimangono profonde: ci sono ancora interruzioni alle linee elettriche e telefoniche. Se l’autostrada è tornata quasi completamente in servizio, rimangono chiuse 622 strade. Domani riaprirà la circolazione ferroviaria fra Rimini e Forlì, ma la linea Bologna-Rimini, dove circolano anche numerosi treni a lunga percorrenza da e per la Puglia, resta interrotta fra Faenza e Forlì. L’obiettivo è rimetterla in funzione per il ponte del 2 giugno, quando prenderà ufficialmente il via la stagione turistica della riviera romagnola.

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Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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