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Cronache

Il grande cuore dei vigili urbani: multano un oratorio per schiamazzi, ma pagano loro il verbale

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parrocchia di Santa Maria Immacolata di Lourdes

Una storia che sembra uscire da un libro a lieto fine: i vigili si recano in una parrocchia per sanzionare un oratorio dal quale, secondo alcuni vicini, arrivavano troppi schiamazzi. Ma poi in forma del tutto anonima e da privati cittadini hanno deciso di fare una colletta per pagare loro quella sanzione. Da una parte la legge da rispettare, dall’altra il cuore di ‘padri’ nei confronti di quei ragazzini che, chiusi in casa per mesi a causa dell’emergenza Covid, ora si riversano in parrocchia per giocare, cantare, ballare. E’ accaduto nel quartiere Aurelio di Roma, nella parrocchia di Santa Maria Immacolata di Lourdes. Erano da poco passate le 19, ieri pomeriggio, quando alcuni vigili si sono presentati in oratorio multando il parroco per “disturbo alla quiete pubblica”. Una sanzione da 350 euro a causa degli schiamazzi dei bambini e della musica che, secondo le lamentele dei vicini, era troppo elevata. “Pensavo di stare su ‘Scherzi a parte’ – racconta il parroco, don Carmine Salvatore Cipolla – non potevo credere che ci stavano multando solo perche’ facciamo giocare dei bambini”. Poco prima dell’arrivo dei vigili una signora si era recata in oratorio infastidita dal chiasso. “C’erano un centinaio tra bambini e ragazzi, abbiamo spento la musica e abbiamo continuato, con gli animatori, a fare giocare i bambini. Oggi ho mandato un whatsapp a tutti i volontari che ci danno una mano, per rincuorarli, ho visto che erano rimasti un po’ demoralizzati dall’episodio”. Poi pero’ in qualche modo e’ arrivato il lieto fine: la colletta tra i vigili per pagare quella sanzione che, dopo le denunce, comunque avevano il ‘dovere’ di irrogare. “Ma gia’ i genitori avevano avviato una colletta per dare il loro contributo. Da una storia che sembrava negativa ne e’ uscito tanto bene. Sono commosso e senza parole! Ho ricevuto tantissima solidarieta’ dall’intero quartiere. Tutti sanno il grande lavoro educativo che da 43 anni la parrocchia svolge sul territorio ed e’ per questo che il bene ha fatto piu’ rumore di questo episodio spiacevole. Il bene, alla fine, vince sempre”, sottolinea il parroco.

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Cronache

Carabiniere eroe salva una donna dal suicidio a Sassari

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L’ha vista scavalcare la ringhiera del ponte di Rosello, a Sassari, ha fatto uno scatto e l’ha afferrata prima che si lanciasse nel vuoto. Gesto eroico di un carabiniere della centrale operativa di Sassari, che oggi ha salvato una giovane dal suicidio. Il militare, vice brigadiere Andrea Torru, era fuori servizio e quando ha visto la donna oltrepassare la ringhiera di quello che a Sassari è noto come “il ponte dei suicidi”, non ci ha pensato un attimo. Dopo averla salvata e riportata al sicuro, l’ha tranquillizzata e ha chiamato i soccorsi. Un’equipe del 118 si è presa cura della donna e l’ha accompagnata al Pronto soccorso del Santissima Annunziata. “Un gesto davvero straordinario quello del vice brigadiere Torru Andrea, che dimostra non solo il coraggio, ma anche l’umanità e la dedizione al servizio che caratterizzano i carabinieri.

La prontezza con cui ha agito per salvare la vita di una donna in un momento di estrema disperazione è un chiaro esempio di come il senso del dovere possa andare oltre il semplice adempimento delle proprie mansioni. La reazione tempestiva e la capacità di mantenere la calma di fronte a una situazione così critica non solo hanno evitato una tragedia, ma hanno anche messo in luce il profondo impegno dei militari nel garantire la sicurezza e il benessere della comunità”, sottolineano il segretario generale per la Sardegna dell’Unione sindacale italiana (Usic) Salvatore Floris e il segretario provinciale Massimo Deriu.

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13enne morta dopo schianto, famiglia sporge denuncia

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Su mandato del papà di Jennifer Alcani, la ragazzina di 13 anni morta dopo sei giorni di agonia seguito dell’incidente stradale avvenuto venerdì 10 gennaio ad Abbadia Lariana (Lecco), l’avvocato Marcello Perillo ha depositato una querela in Procura a Lecco nei confronti del 22enne che era alla guida dell’auto: un atto deciso per chiedere esplicitamente giustizia per la figlia, anche se i magistrati procedono d’ufficio. Diversi gli aspetti su cui si stanno concentrando le indagini: accertamenti cinematici per accertare la velocità, le analisi delle immagini pubblicate sui social e poi cancellate, gli accertamenti sui telefoni cellulari, ma soprattutto gli esiti degli esami tossicologici disposti sul giovane al volante. L’auto guidata dal giovane, e con un altro amico a bordo, era finita contro un muretto. Ad avere la peggio era stata la tredicenne. Sulla base degli esiti delle indagini, potrebbero scattare misure restrittive nei confronti del conducente.

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Scatta pulsante emergenza,stop metro Roma per oltre un’ora

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Un pulsante di emergenza, scattato nel pomeriggio, ha fermato per più un’ora un’intera linea della metropolitana a Roma. Lo stop sulla linea B/B1 si è verificato poco prima delle 17.30, in un orario di punta con tantissimi passeggeri in attesa sulle banchine delle stazioni. Atac ha attivato le navette sostitutive per coprire la tratta mentre i tecnici si sono messi subito al lavoro per individuare e risolvere il problema. Hanno riscontrato un “intervento dei pulsanti di emergenza e hanno immediatamente attivato i controlli in linea necessari per isolare la tratta interessata” ha reso noto l’azienda capitolina che gestisce il trasporto pubblico nella Capitale. Intanto quando i treni si sono fermati si è provveduto a evacuare e chiudere tutte le stazioni della metro B.

I tanti passeggeri, tra studenti, lavoratori e turisti, sono stati fatti uscire all’esterno dove hanno letteralmente preso d’assalto le fermate degli autobus e le navette sostitutive messe a disposizione da Atac. Dopo più di un’ora, intorno alle 19, sono terminate le verifiche tecniche sul sistema di emergenza elettrica e la circolazione è tornata regolare. Resta da chiarire cosa abbia azionato uno dei pulsanti d’emergenza che sono diffusi su tutta la linea, nelle stazioni e lungo le gallerie. In particolare, se possa essere scattato a causa di uno sbalzo elettrico o, al contrario, se sia stato premuto da qualcuno. Solo qualche giorno fa, il 12 gennaio, è stato necessario chiudere per una ventina di minuti la metro Repubblica, sulla linea A, dopo che è stato azionato il sistema di allarme. Erano da poco passate le 16 e, a quanto ricostruito, qualcuno aveva azionato “indebitamente” il pulsante di emergenza facendo scattare l’allarme. Anche in quel caso i tecnici si sono messi subito al lavoro e poco dopo la stazione è stata riaperta.

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