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Il futuro del M5s, nuovo scontro Grillo-Conte

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Nuovo scontro fra Beppe Grillo e Giuseppe Conte sul futuro del M5S. La Costituente voluta dal leader del Movimento altro non sarebbe che una “farsa per farmi fuori”: questa la convinzione del garante cinquestelle. Si tratta solo dell’ennesima iniziativa di Grillo, volta a impedire lo svolgimento del percorso partecipativo e a delegittimare i risultati, la replica. E dunque il percorso andrà avanti, basta con “i finti vittimismi”, dicono dal Movimento.

A parlare per primo stavolta è il fondatore: fonti a lui vicine raccontano di una “lettera privata” inviata da Conte, i cui toni sarebbero “al limite del ricatto”. Un’iniziativa che avrebbe “estremamente infastidito” Grillo, certo che se i contenuti venissero resi pubblici metterebbero in “seria difficoltà” l’ex premier. Tutt’altro, è la risposta che arriva dopo qualche ora. Non saranno certo “diffide, carte bollate e sgambetti di ogni tipo a fermare questo processo democratico”, è la tesi. Le distanze fra Grillo e Conte non sono certo una novità ma la tensione continua a salire. Il primo, accusato spesso di comportarsi come “un padre padrone”, ribalta l’addebito: nel mirino l’apertura di Conte al campo largo sancita dal “patto della birra” con la leader del Pd Elly Schlein e i vertici di Avs.

La linea politica andrebbe condivisa: “queste scelte perché non vengono decise alla Costituente? E viene esclusa la Comunità 5 Stelle?”, le domande di Grillo ai suoi interlocutori. E non servirebbe dunque a rilanciare il dibattito interno neanche la scelta di convocare l’Assemblea Costituente e tantomeno il suo percorso. Perché Conte – è la tesi di Grillo – vuole farsi “un partito tutto suo”. Parole pesanti, “esternazioni e tentativi” che “delegittimano l’assemblea degli iscritti” e “contrastano con gli specifici obblighi contrattuali che il Garante ha sottoscritto con il M5S per ciò che concerne malleveria e consulenza comunicativa”, mettono in chiaro fonti del Movimento.

Modi e toni che appaiono come un sabotaggio, secondo la lettura sempre del M5s, che temono anche conseguenti “danni di immagine”. E’ ora, l’ultimo invito che arriva da chi è vicino a Conte, che Grillo “dimostri di avere ancora a cuore il Movimento” lasciando che “la comunità si misuri in questo percorso democratico che ha sinora raccolta tanto entusiasmo”. Qualora il clima non dovesse rasserenarsi, avvertono infine dal Movimento, lo stesso “carteggio” potrebbe essere pubblicato dal Movimento” e così “tutta la Comunità potrà esserne informata”.

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Gaza, colpito centro Hamas in moschea Shuhada al-Aqsa: 21 morti

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Il bilancio delle vittime dell’attacco israeliano alla moschea Shuhada al-Aqsa, nella Striscia di Gaza centrale, è salito a 21.  “C’é anche un gran numero di feriti a seguito del bombardamento di una moschea che ospitava gli sfollati davanti al cancello dell’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale”, ha dichiarato il portavoce della Protezione Civile di Gaza, Mahmud Bassal.

L’esercito israeliano (Idf) ha confermato di avere effettuato nella notte un attacco aereo “mirato” contro una “struttura che in precedenza fungeva da moschea Shuhada al-Aqsa nell’area di Deir al Balah”, nella Striscia di Gaza centrale. Nella struttura, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, si trovava “un centro di comando e controllo” all’interno del quale “operavano i terroristi di Hamas”. In precedenza fonti mediche avevano riferito che nell’attacco sono morte almeno cinque persone.

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Consiglio Stato ribadisce, validi i test di Medicina

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Il Consiglio di Stato, con una sentenza emessa ieri, ha disposto l’annullamento del pronunciamento del Tar del Lazio che a gennaio aveva demolito i test di ingresso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria per l’anno accademico 2023/2024 mettendo a rischio l’immatricolazione di migliaia di studenti per l’anno successivo. La sentenza del Tar aveva stabilito che è illegittimo il criterio di attribuzione del punteggio previsto dalla normativa concorsuale, cosiddetto “equalizzato” perché produttivo di distorsioni, nella misura in cui non era con esso assicurata una valutazione omogenea delle prove e dunque una selezione dei concorrenti secondo criteri di merito. A rendere noto, con soddisfazione, l’annullamento del pronunciamento del Tar è lo studio Police & Partners che ha assistito una serie di ricorrenti.

Viene quindi ribadito dal Consiglio di Stato quanto aveva già deciso i primi di agosto in una sentenza emessa in occasione del ricorso di altri candidati. Dal ministero dell’Università si fa sapere che questa pronuncia del Consiglio di Stato é la conferma della assoluta legittimità dell’operato del Mur poiché sancisce che le procedure concorsuali si sono svolte correttamente, nel rispetto della legalità, risultando quindi pienamente valide. La pronuncia conferma anche il pieno diritto dei quartini, con punteggio utile ai test del 2023, ad entrare nelle graduatorie 2024-25, come stabilito dall’originario bando Mur e poi successivamente confermato dal legislatore su proposta del ministero guidato da Anna Maria Bernini.

Soddisfazione viene espressa anche dal Cisia, il Consorzio interuniversitario che aveva predisposto le prove: “è una sentenza importantissima per il sistema universitario ma anche per il sistema delle pubbliche selezioni”, commenta Andrea Stella, presidente Cisia. “La decisione del Consiglio di Stato conferma la piena legittimità dell’immatricolazione dei candidati che hanno già conseguito nel 2023 i risultati al test e restituisce la serenità agli studenti che nelle more hanno conseguito l’immatricolazione. Allo stesso tempo la decisione ribadisce la piena legittimità dei Test OnLine Cisia (Tolc) e segna un nuovo punto di confronto per il Mistero che proprio in queste settimane discute misure per il superamento del numero chiuso anche nelle facoltà di Medicina”, commentano gli avvocati Aristide Police e Paul Simon Falzini.

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Ospedale virtuale con IA, cure e riduzione liste attesa

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Cure più efficienti senza fare sempre ricorso al ricovero, agevolando la sanità per ridurre le liste d’attesa con l’ausilio dell’Intelligenza artificiale. E’ una delle sfide dell’ospedale virtuale gestito con l’IA, uno dei progetti presentati ad un evento Extra G7 ad Ancona: “Intelligenza artificiale in Sanità. Stato dell’arte e progetti applicativi per una migliore cura della popolazione”. Il modello innovativo integra tecnologia avanzata e IA, per monitorare a distanza i parametri vitali del paziente, fare diagnosi in tempo reale per interventi tempestivi, per gestire molte patologie croniche e acute senza un ricovero. Tra i casi di applicazione concreta, il triage virtuale per il dolore toracico, per ridurre gli accessi ai pronto soccorso con una valutazione tramite avatar digitali; l’uso di elettrocardiografi miniaturizzati, dotati di IA, per esami in casa dei pazienti tramite guida virtuale di assistente medico.

Il tema dell’Intelligenza artificiale in Sanità sarà in focus anche nei lavori ministeriali del G7, ad Ancona il 9, 10 e 11 ottobre, ha ricordato in un videomessaggio trasmesso durante l’incontro il ministro della Salute Orazio Schillaci. L’IA “sta mostrando le sue potenzialità in diversi ambiti: diagnosi più accurate, terapie più mirate, razionalizzazione delle priorità mediche” e la “digitalizzazione è una leva fondamentale per promuovere una sanità di prossimità e superare le diseguaglianze”. Telemedicina e teleassistenza “aprono nuove prospettive per un’assistenza più accessibile e personalizzata, diminuendo i tempi d’attesa ed eliminando i disagi legati agli spostamenti”, “senza compromettere il rapporto diretto e personale paziente-medico”. Ad Ancona, nel corso dell’evento che aveva tra i protagonisti l’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche e l’Università Politecnica delle Marche, di ospedale virtuale ha parlato il dottor Marco Mazzanti, direttore di Framework intelligenza artificiale in Cardiologia di Londra.

“Il nostro obiettivo – dice – è trasformare la sanità, offrendo a tutti l’accesso a cure di qualità senza tradizionali vincoli logistici”. L’ospedale virtuale “prende in carico il paziente con assistenti virtuali”: “un assistente umanoide conserva in modo umano l’empatia del rapporto medico-paziente, raccoglie informazioni da remoto, verifica se il paziente deve fare test o andare in Pronto soccorso”. Ciò “decongestiona i pronto soccorso, fa girare informazioni e non il paziente”. “L’ospedale virtuale tende a ridurre le liste di attesa, – aggiunge Mazzanti -: se faccio risparmiare tempo al paziente, non gli faccio fare tutti i test ma solo quelli necessari, realizzo l’appropriatezza clinica”, dunque “non un medico per vedere un paziente ma un medico che vede cento pazienti”. Il rapporto “continua a essere diretto perché il paziente conosce chi sta dietro l’assistente virtuale: io – spiega il dottor Mazzanti – ho il mio avatar che è me, con la mia voce e le mie sembianze, io autorizzo, come nel Regno Unito, a utilizzarlo con i pazienti. Così la diffidenza verso tali strumenti si abbatte e l’attrattiva aumenta. Il paziente sa che sono io a guardare le informazioni che mi arrivano, come specialista, così come al medico di medicina generale e al pronto soccorso”.

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