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Il D-day del giuramento, tutto pronto per il bis

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Tampone obbligatorio per tutti quelli che entrano in Aula, supercar ed auto storiche, corazzieri a cavallo, Tricolori, campane che suonano e salve di cannone: la liturgia del si coniughera’ nell’era Covid domani per il giuramento di Sergio Mattarella, confermato sabato scorso dal Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per un altro mandato da presidente della Repubblica. A Montecitorio oggi ci sono stati gli ultimi sopralluoghi e le prove della cerimonia considerata piu’ prestigiosa per il Parlamento. Operai hanno dato gli ultimi ritocchi; nelle strade circostanti sono state disposte le transenne per le immancabili chiusure del traffico al passaggio dei cortei presidenziali, e in piazza Montecitorio rappresentanti delle Forze Armate hanno rivisto il piazzamento dei reparti che verranno schierati per rendere gli onori al riconfermato Capo dello Stato dopo il suo giuramento davanti a quanti, in rappresentanza della Nazione, lo hanno eletto. L’ ora x e’ fissata per le 15.30 quando Mattarella, giunto a Montecitorio dal Quirinale con il segretario generale della Camera Fabrizio Castaldi. La campana del Palazzo suona per tutto il percorso finche’ il presidente varchera’ il portone della Camera dei deputati ricevendo nell’atrio gli onori militari da una compagnia di Carabinieri (all’uscita saranno sostituiti da altrettanti corazzieri) e, poco dopo, il saluto delle Alte cariche. Attraversando il corridoio d’onore e il Transatlatico ‘punteggiati’ dai commessi di Camera e Senato in alta uniforme, Mattarella ed i presidenti delle Camere entreranno in un’Aula ‘covid free’. L’accesso ai grandi elettori, ai funzionari ed ai pochi giornalisti che potranno documentare in diretta l’evento all’Emiciclo ed alle tribune (senza limiti di capienza) sara’ infatti permesso solo a chi, oltre ad indossare la mascherina, avra’ avuto esito negativo dal tampone antigenico di terza generazione effettuato (dalle 7.30 alle 14.30 di domani) esclusivamente presso le postazioni allestite alla Camera (dove il seggio Covid e’ stato trasformato in una ‘testing area’) e al Senato. Entrato in un’Aula impavesata di Tricolori e impreziosita da drappi di velluto, con i banchi del governo tornati al loro posto dopo che la scorsa settimana veniva occupato dalle cabine elettorali, Mattarella giurera’ in piedi (“Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione” e’ la formula). In quel momento la campana di Montecitorio suonera’ e il cannone del Gianicolo sparera’ 21 salve di cannone: l’onore riservato ai capi di Stato. Quindi il messaggio del presidente alla Nazione: quello che dara’ inizio al Mattarella Bis si annuncia breve, anche per contenere al massimo in 45-50 minuti l’intera durata della cerimonia che vedra’ ben oltre mille persone fianco a fianco. Dopodiche’, Mattarella incontrera’ il presidente del Consiglio Mario Draghi: con lui ed i presidenti delle Camere uscira’ da Montecitorio. Ascoltato sul portone l’Inno di Mameli e passato in rassegna un reparto d’onore, il presidente andra’ con il premier all’Altare della Patria e da li’, a bordo di una Lancia Flaminia d’epoca scortata dai corazzieri a cavallo, raggiungera’ il Quirinale per la cerimonia di insediamento alla presenza delle Alte Cariche.

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Valditara fa retromarcia su Concia: chiuso il progetto contro la violenza e licenziati i garanti

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“Dal momento che la scuola italiana ha bisogno di serenità e non di polemiche, ho deciso di non attivare l’incarico di garanti del progetto ‘Educazione alle relazioni’ a suor Monia Alfieri, Paola Concia e Paola Zerman. Rinnovo loro i ringraziamenti per la disponibilità e la generosità dimostrate”. Lo afferma il ministro dell’Istruzione e del Mertio Giuseppe Valditara. “Il progetto ‘Educare alle relazioni’ andrà avanti senza alcun garante. Nel suo svolgimento concreto si continuerà il dialogo con le associazioni rappresentative dei genitori, dei docenti e degli studenti”, conclude il ministro.

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Mattarella a Mignano, 80 anni da prima tappa Liberazione

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La presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha suggellato oggi l’importanza dell’80esimo anniversario della battaglia di Mignano Monte Lungo, in provincia di Caserta, ai confini con quella di Cassino, la prima della guerra di Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo cui presero parte tra l’8 ed il 16 dicembre del 1943 i soldati del ricostituito Esercito Italiano, affianco agli Alleati. Accompagnato dall’inno di Mameli, con a fianco il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, il Capo dello Stato ha sostato sulla terrazza del Sacrario Militare – vi giacciono i resti di 974 soldati uccisi non solo a Mignano ma anche durante la guerra di Liberazione dell’Italia – deponendo una corona di alloro. Alla cerimonia erano presenti i gonfaloni delle città insignite della medaglia d’oro dopo la guerra, cioè Mignano Monte Lungo, Bellona, Napoli e Cassino.

E’ stata letta la preghiera per la Patria, quindi Mattarella ha salutato le autorità presenti ed è sceso, accompagnato dagli applausi dei presenti, verso il museo del Sacrario, dove ha effettuato una breve visita prima di ripartire. A Mattarella sono stati regalati panettoni artigianali fatti dagli studenti di un istituto alberghiero della zona. Con Mattarella e la Rauti, tra gli altri il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, l’ambasciatrice polacca in Italia Anna Maria Anders, studenti, parlamentari, rappresentanti delle istituzioni locali. Significativa la presenza della Anders: la battaglia di Mignano fu decisiva per quella successiva del vicino Monte Cassino, del maggio 1944, in cui i fanti polacchi agli ordini del generale Wladyslaw Anders, padre dell’ambasciatrice e comandante del Secondo Corpo d’Armata, si distinsero battendo i tedeschi e spianando la strada degli Alleati verso Roma; lo stesso Anders è seppellito al cimitero militare polacco di Montecassino.

“Questa cerimonia – ha spiegato l’ambasciatrice polacca – fa capire alla gente la parte brutta delle guerre, i morti, i cimiteri. Per questo è molto emozionante e importante essere a Mignano Monte Lungo, anche per dire di no al fascismo e al comunismo, e direi al fanatismo, che ancora oggi produce guerre in Europa e nel Mondo”. Infine, un annuncio: “Il prossimo maggio saremo a Cassino per celebrare gli 80 anni della battaglia e sarà presente anche il presidente della Repubblica Mattarella”.

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Via libera alla riorganizzazione del Ministero dell’Ambiente

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Via libera alla riorganizzazione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Lo prevede un Dpcm pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 dicembre, che entrerà in vigore il prossimo 22 dicembre. La riforma va incontro all’esigenza di un maggiore rafforzamento della struttura ministeriale, in linea con l’estensione e la complessità delle competenze del Ministero in materia di energia e ambiente e attraverso una più funzionale organizzazione delle attività dei dipartimenti e delle varie direzioni generali, che risultano incrementate.

“E’ un passo decisivo per rendere pienamente operativi gli obiettivi legati alle politiche ambientali e di sicurezza energetica in ragione della strategicita’ delle stesse -, ha dichiarato il ministro, Gilberto Pichetto -. Le scelte compiute perseguono, inoltre, lo scopo di strutturare l’organizzazione del Dicastero nella prospettiva di assicurare maggiore speditezza e celerità nei procedimenti amministrativi di competenza, quale tassello fondamentale per guidare la transizione ambientale ed energetica del Paese e assicurare la realizzazione degli obiettivi ambientali”.

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