Ogni giorno il cuore pompa circa 7.000 litri di sangue, grazie al lavoro coordinato delle sue quattro valvole: aorta, mitrale, tricuspide e polmonare. Tuttavia, con l’avanzare dell’età e la presenza di fattori di rischio come ipertensione, diabete, obesità e ipercolesterolemia, queste valvole possono degenerare, portando a condizioni come stenosi(restringimento) o insufficienza (mancata chiusura).
Secondo lo studio PREVASC, condotto dalla Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGe), queste patologie interessano il 61% della popolazione over-65 in Italia, con un impatto significativo sulla qualità della vita e un rischio di mortalità del 50% entro 2 anni dall’insorgenza dei sintomi.
Lo studio PREVASC: diagnosi precoce per un cuore in salute
Il progetto PREVASC, primo nel suo genere in Italia, ha coinvolto oltre 1.000 anziani di piccoli comuni italiani. Grazie a un programma strutturato di screening, i ricercatori hanno rilevato che:
- Il 27% dei partecipanti presenta anomalie alla valvola aortica.
- Il 34% ha problemi alla valvola mitralica.
Questi risultati dimostrano che le patologie valvolari spesso sono sottodiagnosticate, a causa di sintomi confondenti come affaticamento, dolore al petto e difficoltà respiratorie, facilmente attribuiti ad altre condizioni dell’anziano, come scompenso cardiaco o BPCO.
L’importanza della prevenzione cardiovascolare
Per ridurre la mortalità associata alle valvulopatie, è cruciale puntare sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce. Lo studio PREVASC ha adottato un approccio innovativo, basato su:
- Anamnesi clinica e sociale, con questionari mirati.
- Esami diagnostici, come auscultazione con stetoscopio digitale, elettrocardiogramma (ECG) ed ecocardiogramma.
Questo modello ha permesso di identificare pazienti con fattori di rischio non attenzionati e sintomi iniziali, offrendo loro l’opportunità di un intervento tempestivo.
La stenosi aortica: un nemico silenzioso ma curabile
Tra le patologie valvolari, la stenosi aortica è una delle più pericolose. Provocata dalla calcificazione della valvola aortica, porta a un progressivo restringimento che compromette la funzione cardiaca. Sebbene potenzialmente letale, è possibile ripristinare la normale attività cardiaca grazie alla sostituzione della valvola danneggiata, un trattamento efficace se effettuato in tempo.
Un modello di prevenzione per il futuro
Lo studio PREVASC non si è limitato alla diagnosi, ma ha integrato la dimensione sanitaria con quella sociale. Grazie alla collaborazione con Centri anziani, parrocchie e reti di assistenza territoriale, è stato possibile avvicinare la medicina ai piccoli centri, spesso distanti dai servizi di prevenzione.
Come sottolinea il presidente della SICGe, Niccolò Marchionni, “La prevenzione cardiovascolare è essenziale per garantire un invecchiamento in salute e sostenibile”. Il vicepresidente Alessandro Boccanelli aggiunge: “È fondamentale implementare programmi di screening cardiovascolare capillari per tutta la popolazione over-65”.
Lo studio PREVASC evidenzia l’importanza di una strategia nazionale per la prevenzione delle malattie valvolari cardiache. Screening mirati e diagnosi precoci possono fare la differenza, riducendo il peso sociale ed economico di queste patologie e migliorando la qualità della vita degli anziani.