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Cronache

Il Comune di Napoli condannato a pagare i danni per mobbing a un dipendente difeso da Noiconsumatori

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Tutelare tutti i diritti dei lavoratori : il Comune di Napoli è stato condannato per danni straining ( mobbing) nei confronti di un dipendente mortificato dal dirigente irrispettoso. Con sentenza n. 449/22, pubblicata ieri , il Tribunale di Napoli, Sezione Lavoro, Giudice dottoressa Giovanna Picciotti, su ricorso presentato da S.P., dipendente del Comune di Napoli, difeso dall’Avvocato Antonio Chicoli, responsabile dello sportello anti mobbing e stalking di Noiconsumatori.it, ha condannato l’amministrazione comunale della città partenopea al risarcimento del danno da straining (particolare forma di mobbing), per avere, in un lungo periodo di tempo, posto in essere una condotta mobbizzante in violazione della legge e del codice etico del medesimo ente oltre che dei diritti del lavoratore. Il dipendente, tra l’altro malato oncologico, ha dovuto subire soprusi e prevaricazioni, al di là di ogni ragionevole rapporto di subordinazione. L’istruttoria testimoniale, documentale e medico-legale, ha accertato, inconfutabilmente, anche il danno biologico patito dal dipendente comunale, condannando il Comune di Napoli, a pagare l’importo di oltre 50mila euro di cui € 45.445,50 più spese legali.

Angelo Pisani. Il presidente di NoiConsumatori

L’Avvocato Chicoli che con l’avvocato Angelo Pisani ha sviluppato lo sportello di tutela vittime mobbing e stalking, oramai pratiche illegittime sempre più diffuse e meritevoli di più attenzione soprattutto da parte delle istituzioni politiche, dichiara di essere molto soddisfatto della decisione del Tribunale di Napoli, perché accerta la verità dei fatti, ha reso giustizia ed è un esempio positivo anche per gli altri lavoratori.
Il legale ha conosciuto e vissuto personalmente le sofferenze di S.P., sin dalla fase stragiudiziale, diffidando il Comune, e chiedendo, a gran voce il trasferimento per evitare il peggio, ma ha dovuto, negli anni, prendere atto di condotte illegittime ed immorali poi accertate nella sentenza. Il difensore aggiunge che dalle prove testimoniali, richiamate in sentenza, sono emersi nomi noti, tra cui chi avrebbe subito pressioni a danno del proprio assistito, tanto da condurre alla immediata revoca di un trasferimento che avrebbe potuto evitare altri danni e procedure giudiziarie .
Il Comune di Napoli, spiegano i legali di ‘Noiconsumatori.it ‘, invece non ha evitato, come proprio dovere, situazioni stressogene, originando intenti persecutori e permettendo violazioni ingiustificate. Come afferma il giudice del lavoro, tali comportamenti, senz’altro ostili, sono risultati, nella specie, essere stati vissuti come particolarmente odiosi in ragione delle specifiche condizioni di salute psico fisiche del S.P. che, proprio nel periodo in questione aveva in corso accertamenti sanitari che hanno condotto alla scoperta di neoplasie.


Gli Avvocati Chicoli e Pisani , fondatore di Noiconsumatori.it, sperano che queste importanti e meritevoli normative a tutela dei diritti dei lavorativi assumano sempre più importanza ed attenzione nel mondo della globalizzazione e sono sicuri che questa sentenza esplicativa dei diritti e doveri delle parti possa aprire le porte a nuove azioni, a tutela dei lavoratori e dei cittadini , che sono parte delle amministrazione e non possono esser considerati sudditi o numeri, continuando ad ascoltaste e valutare le numerose segnalazioni  che arrivano agli sportelli di difesa per contrastare la prevaricazione dei diritti dei più deboli.

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Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Tragico bilancio per l’incidente occorso alla nave in arrivo da Capri al Molo Beverello: sono 18 i feriti, molti contusi ed una donna grave. Nel cuore del Porto di Napoli, un tranquillo mattino si è trasformato in un momento di panico quando la nave veloce Isola di Procida ha urtato la banchina del Molo Beverello  durante le operazioni di ormeggio. L’incidente ha causato il ferimento di diverse persone a bordo, con almeno 18 individui che hanno riportato lesioni.

Secondo le prime informazioni, l’urto improvviso ha gettato a terra passeggeri e membri dell’equipaggio, lasciando dietro di sé un tragico scenario di contusioni e traumi. Le ambulanze sono state rapidamente convogliate sul posto per prestare soccorso agli feriti, con il personale sanitario che ha immediatamente iniziato la valutazione delle loro condizioni.

L’Asl Napoli 1 ha riferito che la maggior parte dei feriti ha riportato traumi maxillo facciali o lesioni, mentre uno di loro ha subito un politrauma più grave. Il trasporto dei feriti è stato organizzato in diversi ospedali della zona, tra cui il Cardarelli, il San Paolo, l’Ospedale del Mare, il Cto, il Fatebenefratelli e l’Ospedale Pellegrini.

L’incidente è stato prontamente segnalato alla centrale operativa 118 dell’ASL Napoli 1 Centro, che ha coordinato gli sforzi di soccorso inviando ulteriori ambulanze e allestendo un Posto Medico Avanzato sul luogo dell’incidente. Il personale medico ha lavorato instancabilmente per garantire che tutti i feriti fossero valutati e trasportati in base alla gravità delle loro condizioni.

Le prime ipotesi sull’incidente suggeriscono che una folata di vento possa essere stata la causa scatenante, considerando le condizioni meteorologiche al momento dell’ormeggio. Nonostante le onde alte e le raffiche di vento, la navigazione sembrava essere consentita, ma una violenta folata ha improvvisamente fatto sbandare la nave mentre si avvicinava al molo.

Le autorità competenti avvieranno un’indagine dettagliata per determinare le cause esatte dell’incidente e per adottare eventuali misure preventive per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.

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Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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Sindaco di Avellino Festa arrestato, indagati la vice sindaco Nargi e un consigliere comunale

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Arresto per il sindaco dimissionario di Avellino, Gianluca Festa. L’ex esponente del Pd e’ coinvolto in un’indagine per peculato e induzione indebita a dare e promettere utilita’ ed e’ ora ai domiciliari insieme a un architetto, fratello di un consigliere comunale, Fabio Guerriero e a una dirigente del Comune. I carabinieri, titolari dell’indagine della procura di Avellino, hanno anche eseguito perquisizioni a carico del vicesindaco Laura Nargi, del consigliere Diego Guerriero, capogruppo Viva la Liberta’, lista civica a sostegno di Festa, e fratello di Fabio e dei fratelli Canonico, presidente e commercialista della DelFes, squadra di basket serie B.

Al centro delle indagini c’e’ proprio la squadra di basket di serie B, riconducibile a Festa. Per gli inquirenti, ha ottenuto sponsorizzazioni da imprese che erano assegnatarie di appalti e affidamenti dal Comune di Avellino. Gli inquirenti ipotizzano per questo che esista un’associazione a delinquere.

La sua piu’ grande passione e’ il basket. Gianluca Festa, 50 anni, sindaco di Avellino dal giugno del 2019, si e’ dimesso il 25 marzo quando la procura di Avellino gli ha perquisito casa e ufficio. E proprio nel corso della comunicazione della notizia alla stampa, fece riferimento al suo amato basket, e al fatto che quanto li contestava la procura era relativo alla pallacanestro. Quando venne eletto, infatti, la squadra della citta’, lo storico club Scandone, fondato nel 1948 e per 20 anni in serie A, era fallito. Lui vi aveva giocato come titolare nel 1995. Uno smacco per Avellino e i tifosi, quel fallimento, e cosi’, pur di salvare la pallacanestro, Festa verso’ 20 mila euro dal suo conto corrente per garantire l’iscrizione di una squadra irpina al campionato di serie B. Ora Festa e’ ai domiciliari, indagato tra gli altri insieme all’amministratore delegato della squadra, la Delfes, Gennaro Canonico per presunti appalti pilotati al Comune di Avellino per i reati di corruzione, associazione a delinquere, turbativa d’sta e falso in atto pubblico. Alcune delle imprese che si sono aggiudicate gli appalti hanno anche sostenuto economicamente la societa’ di basket. “Non c’e’ niente perche’ non c’e’ mai stato niente e anche dalle perquisizioni non e’ emerso nulla. Chi pensava che questa fosse una bomba, si e’ ritrovato in mano una miccetta. E se qualcuno pensava di poter condurre con questi argomenti la campagna elettorale che si avvicina, ha sbagliato. Perche’ noi siamo persone perbene e aspetteremo l’esito delle indagini. Che non porteranno a nulla”, aveva detto Festa all’indomani delle perquisizioni.

È sempre d’uopo ricordare che le azioni dei Pm sono esercizi dell’azione penale obbligatoria ma non sono sentenze di condanna e che per gli attuali indagati c’è il principio di non colpevolezza fino al terzo grado di giudizio.

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