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Gli azzurri da Papa Francesco dopo la vittoria sulla Grecia e la qualificazione agli Europei

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“Anche con una palla di stracci si fanno dei miracoli” ha detto il Papa ai calciatori della Nazionale italiana ricevendoli in udienza dopo la vittoria sulla Grecia per 2 a 0, una vittoria dedicata ai bambini  dell’ospedale Bambin Gesù dove gli azzurri si erano recati prima della partita. Al papa la delegazione ha portato una maglia con i nuovi colori con il numero 10 sulle spagli e scritto ‘Bergoglio.

La delegazione dell’Italia era guidata dal presidente Federale Gravina, dal vicepresidente vicario Cosimo Sibilia, con il CT Roberto Mancini, tutto lo staff azzurro e i calciatori. “Essere ricevuti dal Papa è sempre un’emozione di quelle che non si cancellano. Qualche mese fa avevamo celebrato i 60 anni della lega Dilettanti e adesso con la Nazionale abbiamo avuto nuovamente l’onore di essere ricevuti in Vaticano da Papa Francesco. Grazie”

Nell’udienza Gravina ha sottolineato l’impegno del calcio italiano nel sociale, la volontà di dare una sorriso a chi è meno fortunato ed ha ricordato come poco prima di Italia Grecia gli azzurri abbiano fatto visita nell’ospedale Bambin Gesù, per andare a trovare i bambini ammalati di tumori. Ha anche annunciato Gravina la donazione di un’apparecchiatura per la quantificazione delle cellule tumorali nel sangue. Il presidente della Federcalcio ha ringraziato il Pontefice per l’attenzione riservata ed ha ricordato come “il bello di giocare al calcio è quello diptero fare con gli altri”.

 

 

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Kvaratskhelia, quasi fatta per il Psg: fumata bianca per una cessione record da 80 milioni

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Sei ore di trattative serrate in un hotel della Costa Azzurra tra Giovanni Manna e Luis Campos, i direttori sportivi di Napoli e Psg, hanno avvicinato ulteriormente la conclusione della trattativa per il passaggio di Khvicha Kvaratskhelia al club parigino. La proposta finale dei francesi, pari a 75 milioni di euro più 5 di bonus, sembra ormai impossibile da rifiutare per il Napoli.

Una cessione da record

Con un’offerta complessiva di 80 milioni di euro, il Psg è pronto a portare il talento georgiano nella Ville Lumière. La cifra rappresenterebbe la seconda cessione più alta nella storia del Napoli, dopo i 90 milioni incassati per Higuain. Il presidente De Laurentiis, collegato dagli Stati Uniti, ha già fatto un passo indietro rispetto alla richiesta iniziale di 90 milioni, segnale che l’intesa è ormai vicina.

I dettagli della trattativa

La trattativa, iniziata sei giorni fa, ha visto un’importante accelerazione dopo che Kvaratskhelia ha espresso chiaramente la sua volontà di lasciare Napoli, attratto da un contratto da 8 milioni di euro a stagione. L’incontro in Francia tra Manna e Campos è stato decisivo per chiudere le distanze, con il Napoli che ha preso una piccola pausa di riflessione prima di accettare l’offerta.

Nel frattempo, il Psg ha tentato anche di discutere un possibile trasferimento futuro di Victor Osimhen, ma il Napoli ha ribadito che le due operazioni restano separate.

La ricerca dell’erede

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha già chiesto alla dirigenza di individuare un sostituto all’altezza di Kvaratskhelia. Le opzioni sul tavolo includono Federico Chiesa, per il quale si parla di un prestito di sei mesi dal Liverpool, e il giovane talento del Lecce, Patrick Dorgu, valutato 40 milioni di euro più una percentuale sulla futura rivendita. Tuttavia, il nome che fa più sognare i tifosi è quello di Alejandro Garnacho, talento argentino del Manchester United, per il quale il Napoli potrebbe fare un ultimo tentativo.

Le altre operazioni in corso

Sul fronte del mercato, il Napoli sta lavorando anche al rinnovo di Alex Meret, con un incontro posticipato a febbraio per definire i dettagli. Intanto, è praticamente fatto l’arrivo di Danilo, con il brasiliano che ha trovato un accordo per rescindere il contratto con la Juventus. Il nuovo accordo con il Napoli prevede 18 mesi di contratto, con opzione per un terzo anno.

Una nuova era per il Napoli

Con la cessione di Kvaratskhelia ormai a un passo e il mercato in fermento, il Napoli si prepara a una nuova fase. Le scelte fatte nei prossimi giorni potrebbero ridefinire il futuro della squadra, sia sul campo che a livello economico.

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Media, la Cina valuta vendita attività Usa di TikTok a Musk

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Il governo cinese sta valutando un piano che prevede l’acquisizione delle attività americane di TikTok da parte di Elon Musk per evitare che la app venga vietata negli Stati Uniti: lo riporta Bloomberg News. Il piano di emergenza è una delle opzioni che Pechino sta valutando mentre la Corte Suprema degli Stati Uniti decide se confermare o meno una legge che chiede alla società cinese ByteDance di cedere le attività statunitensi di TikTok entro il 19 gennaio. I funzionari del governo cinese non hanno ancora deciso se procedere o meno con l’opzione Musk, si legge nel rapporto, sottolineando che il piano è ancora preliminare.

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Il rischio di ictus si legge negli occhi, da foto della retina

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Il rischio di ictus si legge negli occhi: uno studio pubblicato sulla rivista Heart mostra che l'”impronta digitale” vascolare sulla retina può predire il rischio di ictus di una persona con la stessa precisione dei fattori di rischio tradizionali, ma senza la necessità di effettuare molteplici esami di laboratorio invasivi La ricerca è stata condotta da esperti del The Hong Kong Polytechnic University. L’impronta digitale, che comprende 29 indicatori di salute vascolare, è un approccio pratico e particolarmente adatto all’assistenza sanitaria di base e a contesti a basse risorse, spiegano i ricercatori. L’ictus colpisce circa 100 milioni di persone in tutto il mondo e ne uccide 6,7 milioni ogni anno.

La maggior parte dei casi è causata da fattori di rischio modificabili, come l’ipertensione, il colesterolo alto, una dieta scorretta e il fumo. L’intricata rete vascolare della retina condivide caratteristiche comuni con la vascolarizzazione del cervello, il che la rende un candidato ideale per valutare i danni derivanti da malattie come il diabete, spiegano i ricercatori. L’uso dell’intelligenza artificiale (AI) ha aperto le possibilità di identificare i marcatori biologici che possono predire con precisione il rischio di ictus senza la necessità di esami di laboratorio invasivi.

Gli esperti hanno misuratodiversi aspetti dell’assetto vascolare retinico (ad esempio il calibro, la densità, la tortuosità, e la complessità delle vene e delle arterie) nelle immagini del fondo oculare di 68.753 partecipanti alla biobanca britannica. I ricercatori hanno preso in considerazione i fattori di rischio potenzialmente influenti per l’ictus, dallo stile di vita a parametri come pressione sanguigna, colesterolo, glicemia e peso. L’analisi finale ha incluso 45.161 partecipanti (età media 55 anni). Durante un periodo di monitoraggio medio di 12,5 anni, 749 partecipanti hanno avuto un ictus. Queste persone tendevano a essere significativamente più anziane, di sesso maschile, fumatori e con diabete. Inoltre, pesavano di più, avevano una pressione sanguigna più alta e livelli più bassi di colesterolo “buono”, tutti fattori di rischio noti per l’ictus. I risultati ottenuti con l’esame retinico sono altrettanto precisi rispetto alle stime di rischio basate sugli esami tradizionali.

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