Collegati con noi

Sport

Giro: Carapaz re di Bismantova, Del Toro resta in rosa

Pubblicato

del

Per entrare in paradiso, il più delle volte, c’è da scalare il purgatorio: Richard Carapaz è il re della pietra di Bismantova. Con uno scatto violento, sulla salita dell’Appennino reggiano che Dante mise proprio nella seconda cantica come simbolo dell’espiazione dei peccati, l’ecuadoriano ha lasciato lì tutti gli uomini di classifica, conquistato una tappa di grande fascino e raggranellato una ventina di secondi sulla maglia rosa, Isaac Del Toro, che allo sprint ha regolato il gruppo dei migliori. Ma la copertina è tutta per lui, l’oro di Tokyo, vincitore del giro del 2019, ecuadoriano del Carchi. Forse non il più forte dei pretendenti alla maglia rosa, sicuramente il più furbo: gli è bastato un colpo solo, un colpo preciso. Quando il gruppo stava raggiungendo i fuggitivi di giornata, ai nove dall’arrivo, Carapaz ha affrontato la salita di Bismantova come i leggendari monaci guerrieri che nel XII la scalavano a mani nude per assicurarsi un posto nel regno dei cieli ed è arrivato a braccia alzate al traguardo di Castelnovo ne’ Monti.

Per dire agli altri che chi vorrà arrivare a Roma vestito di rosa dovrà fare i conti anche con lui. In un giro dal sapore latino, la maglia rosa resta saldamente sulle spalle di Del Toro, che grazie al secondo posto e ai sei secondi di abbuono allunga in classifica generale sul compagno di squadra, lo spagnolo Ayuso, partito coi gradi di capitano e adesso dietro di 31 secondi proprio al messicano della Uae. Lo squadrone emiratino, senza sua maestà Tadej Pogacar che ha scelto il Tour, ha abbondanza di campioni, che dovranno però imparare a convivere in vista della parte finale del Giro, con le Alpi che come sempre daranno i verdetti. Del Toro era partito per fare il gregario ad un Ayuso in cerca di consacrazione in un grande giro, ma la strada ha cambiato le carte in tavola e probabilmente le cambierà ancora. Ottimo terzo Giulio Ciccone, che insieme ad Antonio Tiberi tiene a galla le speranze italiane nella top ten. Nella tappa partita da Viareggio il Giro torna ad affrontare dopo 25 anni la durissima salita di San Pellegrino in Alpe che però è troppo lontana dall’arrivo per poter far danni: si avvantaggia Lorenzo Fortunato, bolognese di Castel de’ Britti, il paese di Alberto Tomba, che conserva la maglia azzurra di miglior scalatore e allunga il vantaggio nella classifica dei re della montagna.

Lo raggiungono Plapp, Bilbao, Quintana e Poels, che però si arrendono sulla salita finale, quella della pietra di Bismantova. Dove c’è poco spazio per i tatticismi e i giochi squadra: la fucilata di Carapaz basta per portarlo al traguardo da solo. In classifica generale, a parte il piccolo salto in avanti di Carapaz, cambia poco, con Tiberi ancora terzo a 1 minuto e 7 secondi e con Ciccone settimo a 2’09. Domani si riparte verso nord, da Modena con arrivo a Viadana (Mantova): gli avventurieri di giornata ci proveranno, ma difficilmente i velocisti si lasceranno scappare la tappa. Gli uomini di classifica potranno prendersi un giorno di respiro, in vista di un week-end movimentato e dei tapponi alpini che la prossima settimana decideranno il Giro. I corridori con una chance di vincerlo – hanno detto le salite dell’Appennino – sono ancora parecchi.

Advertisement
Continua a leggere

In Evidenza

Medaglia celebrativa della Zecca di Stato per il quarto scudetto del Napoli

Pubblicato

del

La Zecca di Stato celebra il quarto scudetto del Napoli con una medaglia ufficiale in argento 925‰, realizzata in versione Fior di Conio e firmata dall’artista-incisore Silvia Ciucci. Dopo la medaglia per il trionfo del 2023, arriva un nuovo riconoscimento numismatico per la stagione 2024-2025, che suggella lo storico quarto titolo nazionale del club partenopeo.

Omaggio alla squadra e alla città

Sul dritto della medaglia spicca il logo ufficiale della SSC Napoli, arricchito da elementi colorati, incorniciato dalla scritta circolare “SSC Napoli campione d’Italia 2024 – 2025”. Il rovescio è un tributo alla città di Napoli, che nel 2025 celebra 2.500 anni di storia: una suggestiva veduta dall’alto del centro storico, patrimonio UNESCO, raffigura i Decumani e un percorso simbolico che attraversa i luoghi più iconici del cuore della città.

Dal Decumano principale emergono lo scudetto e il numero 4, simbolo del quarto trionfo calcistico del Napoli, fusi con eleganza in un’opera che unisce arte, storia e passione sportiva.

Un oggetto per collezionisti e tifosi

Questa medaglia rappresenta un connubio tra memoria sportiva e identità culturale, pensata per i tifosi azzurri e i collezionisti che vogliono celebrare un momento indelebile della storia del club e della città. Coniata in tiratura limitata, si presenta come un oggetto di pregio, destinato a entrare nel cuore dei napoletani e degli appassionati di calcio.

Continua a leggere

Sport

Monza verso un futuro americano: Brandon Berger pronto a rilevare il club dai Berlusconi

Pubblicato

del

Il Monza si prepara a cambiare pelle. Dopo l’epoca targata Silvio Berlusconi, un altro club italiano di Serie A si avvia verso una nuova proprietà straniera. Secondo fonti accreditate, Brandon Berger, manager newyorkese con un solido background nel mondo del marketing sportivo, è il protagonista principale della cordata statunitense pronta a rilevare il club brianzolo con un’operazione da circa 30 milioni di euro.

Chi è Brandon Berger

Classe anni ’80, nato a New York, Berger è attualmente a capo di Beckett Layne Ventures, fondo specializzato in investimenti nel settore sport, media e intrattenimento. Il sito ufficiale della società cita partnership con colossi come Epic Games, produttore del celebre videogioco Fortnite. In passato, Berger ha ricoperto ruoli di vertice nel digitale ed è stato chief marketing officer del Chelsea tra il 2022 e il 2023.

I nomi del nuovo assetto dirigenziale

Se l’affare andrà in porto, Brandon Berger potrebbe assumere la carica di presidente del Monza. A completare il nuovo organigramma ci sarebbero:

  • Mauro Baldissoni (ex manager della Roma) come amministratore delegato;

  • Nicolas Burdisso nel ruolo di direttore sportivo;

  • Alex Menta, con precedenti al Venezia e alla Triestina, destinato a un incarico sportivo operativo.

Il nodo Galliani

Resta da chiarire il futuro di Adriano Galliani, figura chiave nella gestione post-Berlusconi e artefice della promozione del Monza in Serie A. Non è esclusa una sua permanenza nel nuovo assetto, ma molto dipenderà dalla definizione dei ruoli nella futura dirigenza americana.

Un’altra società italiana a capitale straniero

Con il passaggio del Monza in mani statunitensi, continua la progressiva internazionalizzazione della Serie A: dopo Roma, Milan, Fiorentina, Atalanta, Parma, Venezia e Como, anche il club brianzolo potrebbe presto parlare americano. Un cambiamento che segna sempre più l’allineamento del calcio italiano alle logiche economiche e strategiche globali.

Continua a leggere

Sport

Kimi Antonelli prende la maturità: “Promosso!” prima del GP d’Austria

Pubblicato

del

Felice, sollevato e… diplomato. Andrea Kimi Antonelli ha annunciato con orgoglio il suo nuovo traguardo: ha conseguito il diploma di maturità. Il giovane pilota italiano del vivaio Mercedes ha condiviso la notizia con una storia su Instagram, corona d’alloro in testa e sorriso stampato in volto, celebrando il risultato che lo accompagna verso il prossimo impegno in pista.

Maturità anticipata grazie al programma per studenti-atleti

Kimi ha usufruito della possibilità offerta agli studenti-atleti, sostenendo l’esame orale in anticipo per poter essere libero nel weekend del Gran Premio d’Austria, al Red Bull Ring. Le prove scritte, invece, le aveva affrontate regolarmente con i compagni dell’Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno, dove ha completato il suo percorso scolastico. In un post, ha voluto ringraziare calorosamente i docenti: «Grazie per il sostegno!».

La prossima sfida è il podio a Spielberg

Ora, archiviate le fatiche scolastiche, tutta l’attenzione di Kimi torna alla pista. Dopo aver ben figurato nelle ultime uscite, l’obiettivo dichiarato è chiaro: salire di nuovo sul podio, questa volta in Austria. La doppia sfida – diploma e GP– lo vede determinato come sempre, in un anno cruciale per la sua crescita professionale, tra studio, sport e un futuro che potrebbe portarlo presto in Formula 1.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto