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Giornata per Enzo Tortora, la maggioranza frena: il testo torna in Commissione. Scintille tra partiti e magistratura

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La proposta di istituire il 17 giugno come Giornata nazionale per Enzo Tortora e le vittime di errori giudiziari viene stoppata e rinviata in Commissione. Scontro in Aula e tensioni con l’Anm.

La maggioranza fa marcia indietro sulla proposta di legge che puntava a istituire il 17 giugno come Giornata nazionale in memoria di Enzo Tortora e delle vittime di errori giudiziari. L’iniziativa, nata dall’unificazione di testi a firma di Italia Viva, Forza Italia e Lega, è stata rinviata in Commissione Giustizia su richiesta del governo, che ha motivato lo stop con l’assenza dei pareri necessari.

Frattura in Forza Italia

La decisione ha provocato tensioni nel centrodestra. Enrico Costa e Tommaso Calderone, deputati azzurri in Commissione, si sono dissociati dal rinvio votando contro. Costa attacca duramente: «L’Anm non si illuda di avere potere di veto, la proposta diventerà legge a breve». Per lui, dietro la frenata ci sarebbe la volontà dell’esecutivo di evitare attriti con la magistratura, proprio mentre al Senato è in corso l’esame della riforma sulla separazione delle carriere.

L’opposizione passa all’attacco

Pur divisa inizialmente tra astensioni (Italia Viva) e voti contrari (M5S), l’opposizione compatta ora critica il passo indietro della maggioranza. Davide Faraone (Iv) parla di «pura sudditanza verso le toghe». Federico Gianassi (Pd)accusa: «Si impedisce al Parlamento di discutere una scelta sgradita alla premier». Carla Giuliano (M5S) rincara: «La maggioranza scappa dal confronto».

L’Anm soddisfatta, ma Costa rilancia

Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Cesare Parodi, si dice soddisfatto: «Rispetto le vittime di errori giudiziari, ma non chi strumentalizza i loro casi contro la magistratura». Enrico Costa replica: «A strumentalizzare è chi finge che gli errori giudiziari siano normali e inevitabili».

Domani la Giornata per le vittime del terrorismo

Nel frattempo, domani ricorrerà la Giornata della memoria per le vittime del terrorismo e delle stragi, in coincidenza con l’anniversario dell’uccisione di Aldo Moro. Ma anche su questo fronte scoppia la polemica: Pierluigi Bersani (Pd)raccoglie la protesta delle associazioni delle vittime che denunciano l’omissione delle stragi di matrice fascista, definendola «una pericolosa riscrittura della storia».

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Centrodestra avanti nella corsa a sindaco di Bolzano

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Claudio Corrarati (nella foto), candidato del centrodestra, è avanti al ballottaggio contro l’assessore Pd uscente Juri Andriollo con il 52,2% dei consensi (41 sezioni scrutinate su 80). L’ex presidente del Cna Trentino Alto Adige diventerebbe, se eletto, il primo sindaco di centrodestra del capoluogo altoatesino dopo Giovanni Ivan Benussi esattamente 20 anni fa, che però poi non trovò una maggioranza. A Merano è invece in vantaggio Katharina Zeller della Svp. La vice sindaca uscente, con 13 sezioni scrutinate su 28, ha il 53,2%% contro il sindaco uscente del centrodestra Dario Dal Medico. In Trentino sono invece 11 i Comuni al ballottaggio.

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A Palazzo Chigi il trilaterale tra Meloni, Vance e von der Leyen: “Un nuovo inizio per le relazioni Ue–Usa”

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Si è svolto oggi pomeriggio, alle 15:30 a Palazzo Chigi, il primo incontro trilaterale tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Un appuntamento cruciale, voluto da Meloni, che ha definito il vertice «un primo incontro e un nuovo inizio».

Meloni: “Italia ponte tra Ue e Usa”

«Grazie a JD Vance e Ursula von der Leyen per aver accettato l’invito. Un mese fa a Washington avevo proposto al presidente Trump un incontro simile e sono orgogliosa di ospitare oggi due leader fondamentali per dare avvio a un dialogo strutturato tra Europa e Stati Uniti», ha dichiarato Meloni nella fase introduttiva aperta alla stampa.

Rivendicando il ruolo dell’Italia come mediatore, la premier ha affermato: «Ci sono materie di competenza della Commissione europea, ma l’Italia può aiutare il dialogo». E ha aggiunto: «Sappiamo che ci sono molti problemi da affrontare, ma anche che le relazioni Ue–Usa sono decisive per mantenere l’unità dell’Occidente e la capacità di tracciarne la rotta».

Vance: “Meloni ponte tra Usa e Ue”

Il vicepresidente americano JD Vance ha espresso apprezzamento per l’iniziativa italiana: «Non vedo l’ora di questa conversazione. Meloni si è offerta come costruttrice di ponti tra Europa e Stati Uniti e noi abbiamo accolto con piacere». Ha poi aggiunto: «Questo incontro può essere l’inizio di negoziati commerciali di lungo termine tra Usa e Ue».

Von der Leyen: “Difesa europea più forte, rafforza la Nato”

La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha ringraziato Meloni per l’ospitalità: «È una meravigliosa giornata a Roma, grazie per averci ricevuto». E sul tema della sicurezza ha ricordato: «Gli europei devono aumentare gli investimenti sulla difesa. La Commissione ha previsto fino a 800 miliardi nei prossimi 4 anni per rafforzare l’Europa e quindi anche la Nato».

Tra Vaticano e diplomazia

L’incontro si è tenuto all’indomani dell’insediamento di Papa Leone XIV, che Meloni ha definito «una cerimonia perfetta che ha dato lustro all’Italia e alla sua capacità organizzativa». Un contesto che ha offerto l’occasione per un rilancio del ruolo internazionale di Roma, anche come sede di dialogo tra le due sponde dell’Atlantico.

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De Luca, siparietto con Crosetto e Cirio al Salone del Libro: «Ho sempre avuto stima di voi democristiani»

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Uno scambio di battute che non è passato inosservato. Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha incrociato Guido Crosetto, ministro della Difesa, e Alberto Cirio, governatore del Piemonte, in un breve ma vivace siparietto al Salone del Libro di Torino. Un momento immortalato in un video diffuso da Repubblica, che in poche ore ha fatto il giro dei social.

«Posso salutare?», dice Crosetto con tono amichevole. De Luca non si fa pregare e si avvicina con slancio: «Come sto? Diciamo bene», risponde al ministro. Poi l’ironia graffiante: «C’avete un’assicurazione, campate tranquilli per altri 20 anni». Il tono è scherzoso, ma come sempre per il governatore campano, anche pungente.

La frase che sfugge (ma non troppo)

Tra una battuta e l’altra, una frase tagliente: «Sta banda di co…i», si sente pronunciare da De Luca. Il contesto è confuso, il destinatario non è chiaro, ma Crosetto e Cirio ridono, lasciando intendere che il tono della conversazione è rimasto conviviale.

«Ci vediamo a Venezia?», chiede Cirio. «Vienimi a trovare a Roma», risponde Crosetto. Poi la chiusura in perfetto stile De Luca: «Ho sempre avuto stima di voi democristiani». Anche qui, il riferimento non è esplicito, ma l’intenzione ironica resta.

Tra battute e ambiguità, l’arte del dire (senza dire)

Il siparietto è uno dei tanti esempi dell’abilità comunicativa – spesso irriverente – di Vincenzo De Luca, capace di mescolare sarcasmo, ambiguità e battute taglienti in pochi secondi di conversazione. Di certo, non è passato inosservato.

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