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Giornata della ricerca, due dirette dai Laboratori del Gran Sasso

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Domani, giovedi’ 15 aprile, Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, istituita nel 2018 dal ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, d’intesa con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il ministero della Salute, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (Lngs) faranno da palcoscenico a due eventi dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Il primo collegamento, in diretta dai Laboratori sotterranei del Gran Sasso a L’Aquila, e’ previsto alle 18.15, nell’ambito della maratona scientifica online organizzata dal Festival delle Scienze di Roma, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma. Il presidente dell’Infn Antonio Zoccoli e il direttore dei Laboratori Ezio Previtali, in compagnia di Elisabetta Tola, giornalista scientifica e voce di Radio3Scienza, guideranno nei Laboratori alla scoperta delle attivita’ di ricerca che vedono coinvolti ricercatori da tutto il mondo. L’evento sara’ visibile sul sito e sulla pagina Facebook del Festival delle Scienze di Roma in italiano e in inglese. Alle 20.30 altra diretta dai Laboratori: gli eventi Infn per la giornata si chiuderanno con un collegamento con Citta’ del Messico nel corso del quale il presidente Zoccoli partecipera’ all’incontro “Dante e la Scienza Moderna”, organizzato dalla Societa’ Dante Aligheri e dall’Associazione Ricercatori Italiani (Arim). Sara’ possibile seguire la diretta streaming sulla pagina Facebook della Societa’ Dante Alighieri.

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13 Paesi Ue per i mini reattori nucleari, anche Roma firma

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Tredici Paesi Ue, tra i quali anche l’Italia, chiedono “un quadro industriale e finanziario favorevole per i progetti nucleari”, promuovendo “la ricerca e l’innovazione in particolare per i piccoli reattori modulari e i reattori modulari avanzati”. Lo si legge in una nota congiunta diffusa da Parigi, a capo dell’alleanza sul nucleare, al termine di una riunione con la Commissione europea. Il documento è stato sottoscritto da Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Slovenia. L’Italia, insieme a Belgio e Paesi Bassi, ha firmato in qualità di Paese osservatore.

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Da AI e realtà virtuale il primo ologramma 3D dell’embrione umano

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Intelligenza artificiale (AI) e realtà virtuale hanno permesso di vedere per la prima volta come l’embrione si sviluppa nell’utero durante la gravidanza, riproducendone l’ologramma in 3D. Pubblicato sulla rivista Human Reproduction, il risultato si deve al gruppo della ginecologa Melek Rousian, dell’Università di Rotterdam, nei Paesi Bassi, e indica che più lentamente avviene lo sviluppo embrionale, più aumenta il rischio di un aborto. Di conseguenza, la nuova tecnica fornisce un indicatore utile per prevedere se una gravidanza è a rischio, oppure se ha alte probabilità di concludersi con la nascita di un bambino.

“Abbiamo scoperto che, più è lungo il tempo che l’embrione impiega a svilupparsi, più aumenta il rischio di un aborto”, ha osservato Rousian, riferendosi alle osservazioni fatte con il suo gruppo sulle prime dieci settimane di gravidanza. I ricercatori hanno utilizzato le tecniche più avanzate della diagnosi per immagini e della realtà virtuale per ottenere ologrammi in 3D degli embrioni e in questo modo hanno potuto osservare con un dettaglio senza precedenti ogni fase dello sviluppo, compresa la formazione di braccia e gambe, il modo in cui si modella il cervello e hanno potuto anche misurare il volume e la lunghezza complessive dell’embrione. Grazie a queste nuove tecniche, rileva Rousian, in futuro sarà possibile stimare la probabilità che una gravidanza vada a termine e segnalare un eventuale rischio di aborto.

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Nyt, parte del codice sorgente di Twitter trapelato online

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Nuova grana per Twitter nell’era di Musk. Parti del codice sorgente della piattaforma, il codice del computer su cui gira il social network, sono trapelate online, secondo un’azione legale intentata da Twitter. Lo scrive il New York Times, sottolineando che si tratta di una rara e importante esposizione di proprietà intellettuale, in un momento in cui la società fatica a ridurre i problemi tecnici e a risollevarsi dalle debacle commerciali sotto Elon Musk.

Venerdì Twitter si è mossa per rimuovere il codice trapelato inviando un avviso di violazione del copyright a GitHub, una piattaforma di collaborazione online per sviluppatori di software dove è stato postato il codice. GitHub ha rispettato la diffida e ha rimosso il codice il giorno stesso. Non è chiaro da quanto tempo il codice trapelato fosse online, ma sembra che fosse pubblico da almeno diversi mesi, anche se Twitter se ne sarebbe accorta solo recentemente.

La compagnia che cinguetta ha anche chiesto al tribunale distrettuale degli Stati Uniti del distretto settentrionale della California di ordinare a GitHub di identificare la persona che ha condiviso il codice e qualsiasi altra persona che lo ha scaricato. E ha avviato una indagine interna, dove si suppone che chiunque sia stato abbia già lasciato la società lo scorso anno, quando Musk ha lanciato licenziamenti di massa. Una delle preoccupazioni è che il codice, generalmente custodito nella massima segretezza, includa vulnerabilità di sicurezza che potrebbero fornire agli hacker o ad altre parti motivate i mezzi per estrarre i dati degli utenti o mandare in tilt il sito.

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