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#GigiUnoComeTe, l’abbraccio di Napoli a Gigi D’Alessio e ai suoi amici

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Una festa dell’amicizia, della melodia e dell’orgoglio napoletano: ‘Uno come te’, lo show di Rai1 in diretta da piazza del Plebiscito a Napoli per celebrare i 30 anni di carriera di Gigi D’Alessio, e’ un trionfo di abbracci, striscioni e telefonini al cielo. Le immagini aeree riprese dal drone regalano un colpo d’occhio che sembra cancellare in un istante il ricordo della pandemia riportando ai tempi pre Covid. Mentre vola su Twitter l’hashtag #GigiUnoComeTe, primo dei trend, lo show offre siparietti divertenti anche nei break pubblicitari e dietro le quinte, dove avviene nel camerino di Amadeus la reunion con Fiorello e i sanremesi ‘Amarello’ regalano sorrisi.

“Napoli e’ la mamma. Abbiamo gioito insieme e sofferto insieme”, dice sul palco Gigi che in questi giorni ha ringraziato piu’ volte il suo pubblico per averlo difeso dai pregiudizi. Il cuore di Napoli batte anche per gli illustri partenopei omaggiati: Renato Carosone, Eduardo De Filippo, Mario Merola, Toto’ e il bolognese Lucio Dalla, patrimonio adottivo della cultura napoletana. Un ricordo speciale e’ per Pino Daniele. Se Fiorello ricorda gli esordi di Gigi, ospite del suo primo varieta’ ‘Stasera pago io’, con il successo sanremese ‘Non dirgli mai’ (proposto qui dal cantautore in una emozionante clip dal teatro San Carlo), con Amadeus che balla scatenato, il padrone di casa gioca in un ping pong di hit degli anni ’90, tra melodia e musica dance, con il dj Massimo Alberti alla consolle. “Non potevo dirgli di no. Siamo come fratelli”, dice Fiorello, abbronzatissimo. “E’ il sole di Napoli: arrivi Ed Sheeran ed esci Koulibaly”, scherza l’ex re del karaoke con il pubblico di Piazza del Plebiscito, a lui caro dai tempo del Festivalbar. Gigi e Fiorello cantano insieme Tu vuo’ fa l’americano, Torero, o’Sarracino e poi Como suena el corazon, ma con un mash-up in chiave Pink Floyd. Il primo applauso e’ pero’ per Eros Ramazzotti, ospite di apertura che duetta su ‘Quanti amori’ di Gigi. Se Fiorella Mannoia incanta con la sua voce e il suo omaggio a Napoli, Vanessa Incontrada diverte mentre il pubblico piu’ giovane si scatena con Alessandra Amoroso e Achille Lauro.

“Con tanto orgoglio posso dire ‘sono il padre di Luca””, dice D’Alessio nel momento piu’ intenso dello show, dopo il duetto su ‘Quello che fa male’ con il suo terzo di cinque figli, lanciato da Amici con il nome d’arte LDA. Mara Venier mette a confronto in un emozionante faccia a faccia il genitore e Luca. Ad applaudire i tanti ospiti anche non musicali, da Alessandro Siani e Vincenzo Salemme, anche la seconda moglie di Pino Daniele, Fabiola Sciabbarrasi, e Lorenzo Insigne, commosso in prima fila per l’abbraccio di piazza del Plebiscito. Ad Andrea Delogu, Stefano De Martino, Maurizio Casagrande, Francesco Merola, Luche’, Rosario Miraggio e i rappresentanti della scena urban napoletana il compito di accompagnare il pubblico partenopeo in delirio fino a notte inoltrata. Gran finale con ‘Napule e”: omaggio a Pino Daniele, definito ‘il piu’ grande di tutti’, con una foto dei due artisti sul maxi schermo e il cielo illuminato da spettacolari fuochi d’artificio.

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Michele Bravi: vi racconto la mia visione del mondo con “Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi”

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“Immagina se percepissi in modo diverso quello che vedi”. È partito anche da qui, Michele Bravi, per scrivere il racconto che compone il suo nuovo album, ‘Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi’, in uscita venerdì 12 aprile. L’idea era quella di raccontare la realtà non per forza per come comunemente appare, ma piuttosto per come la si interpreta, ciascuno a modo suo. “È passato qualche anno dal precedente album – ha raccontato Bravi – un po’ perché non sono mai stato veloce e un po’ perché ho dovuto superare un blocco. Ogni volta che mi mettevo davanti ad un pianoforte non ne usciva niente. Poi ho fatto un corso che è diventato più che altro un gioco e tra una lettera scritta a me stesso e la scelta di lavori immaginari per i quali calarmi nella parte, ad un certo punto mi sono sbloccato”. E così Bravi ha cominciato il suo racconto per metafore e sinestesie, perché, ha spiegato, “raccontami la tua storia non è la richiesta giusta da fare perché è pericolosamente sintetica”.

Quella più interessante, invece, è piuttosto quella del “raccontami cos’hai visto tu nella tua storia”. “Ho provato a celebrare la natura scenica e le melodie della vita interiore. Quanti spettacoli vediamo mentre viviamo? Quanti quadri stiamo dipingendo? Io sono un disastro a disegnare ma dentro ho quadri bellissimi. Sarei un disastro a dirigere film – ha scherzato l’autore delle nuove ‘Viaggio nel tempo’, ‘Per me sei importante’ e ‘Sporchissima poesia’ – ma dentro ne ho di così intensi che al confronto Nolan (il regista, ndr) è un dilettante”. L’album, con la cover firmata dall’artista Mauro Balletti, è un vero e proprio concept, liberamente ispirato agli scritti di Oliver Sachs, neurologo e autore di fama mondiale, ma è anche il risultato di un percorso artistico e personale affrontato viaggiando tra Parigi, Londra, Amsterdam e Milano. Di parigino, nell’album, anche la voce di Carla Bruni su ‘Malumore francese’.

“Ho scritto questa canzone pensando proprio alla sua voce – ha spiegato Bravi – e ho deciso di mandargliela. Poco dopo eravamo in una stanza di un hotel milanese, quello dei soggiorni di Giuseppe Verdi, per lavorarci sopra”. Di Giuliano Sangiorgi sono invece le parole di ‘Ti avessi conosciuto prima’. “La canzone esiste da tanti anni – ha detto Bravi – e quasi ce n’eravamo scordati entrambi. La considero un magnifico regalo”. Nella scaletta dell’album c’è anche ‘Umorismo italiano’. “Mi diverto a scherzare sul fatto che io sia percepito come malinconico – ha confessato Bravi – quando invece il mio mantra è scrivere un testo un po’ da poetessa e un po’ da pornostar. Da una parte c’è l’umorismo tutto italiano e dall’altra questo alone di poeticità, che mi piace, perché sono un po’ snob. Non c’è però solo quello”. Anche a proposito delle delle difficoltà che negli ultimi mesi vengono evidenziate da artisti che si trovano a ‘fare a pugni’ con il retro della medaglia della popolarità, Bravi ha la sua posizione.

“Quando si parla di un artista – ha detto la voce di ‘Infanzia negli occhi’ – si tende a parlare di un prodotto musicale destinato al mercato senza pensare che quella è anche una vita reale. A diciott’anni quando mi davano del fallito dicevano solo che l’album non aveva venduto e non che io fossi un fallito. Oggi ho gli strumenti per capirlo, ma a diciott’anni la prendevo molto più sul personale”. Con il nuovo album Michele Bravi arriverà a teatro per due anteprime del tour, il 12 al Dal Verme di Milano e il 26 all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

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Malika Ayane, il 12 aprile esce il nuovo singolo ‘Sottosopra’

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Esce il 12 aprile Sottosopra (Woodworm Publishing under exclusive license to M.A.S.T./Believe), il nuovo singolo di Malika Ayane. Scritto e composto da Malika Ayane, Andrea Bonomo e Pacifico e prodotto da ESTREMO, Sottosopra mostra ancora una volta un lato inedito della cantautrice attraverso un nuovo percorso in cui ha scelto di giocare con i contrasti, da sempre parte della sua cifra stilistica. È un brano dalle sonorità elettroniche che scandiscono il tempo e ne sottolineano il ritmo travolgente. “Sottosopra è un brano nato due anni fa a Parigi. Più che di uno stato d’animo, parla di un modo di essere e di fare che, una volta raggiunto, diventa l’inizio di una nuova fase.

Quando si hanno finalmente chiari i contorni entro i quali ci si può muovere, ecco che compare la consapevolezza di sé e, di conseguenza, la serenità. Bisogna imparare e muoversi a passo di danza sotto e sopra la linea di questa vita che cambia continuamente,” racconta Malika Ayane.

L’uscita del brano sarà seguita anche dal videoclip ufficiale per la regia di Attilio Cusani, il quale ha voluto creare un immaginario essenziale che segue il messaggio del pezzo: quando ci si sente completi, non c’è necessità di aggiungere altro. Sottosopra segna l’inizio di un altro capitolo del progetto musicale di Malika, sebbene con una forma ancora differente: la cantautrice invita a passare attraverso il mondo senza farsi sconvolgere, per imparare così a riconoscere gli spazi in cui lasciarsi andare, tentando di mantenere l’equilibrio in un limbo costante. Solo così diventa possibile affrontare il passato, che non è mai qualcosa a cui guardare con eccesso di nostalgia, bensì un’occasione per avere un termine di paragone senza alcuna forma di giudizio.

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‘L’ultima poesia’, il nuovo singolo Geolier insieme a Ultimo

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Due icone dell’attuale panorama musicale italiano, due top player nel loro genere, capaci di collezionare un successo dopo l’altro: fuori stasera un’ora dopo la mezzanotte “L’ultima poesia” (Warner Music Italy), il nuovo singolo di Geolier, che lo vede insieme a Ultimo, per una collaborazione inedita dal risultato straordinario. In quello che sembra essere il sequel naturale di “I p’ me, tu p’ te”, il flow di Geolier traina l’anima cantautorale di Ultimo, tanto da portarlo a registrare la sua voce per la prima volta in napoletano, omaggiando così la città che il cantautore romano ha più volte definito la sua seconda casa, Napoli.

Un brano intenso, figlio di un’amicizia e di una grande stima reciproca – che ha visto gli artisti negli ultimi anni incontrarsi spesso tra Roma e Napoli -, ma anche da una richiesta costante che arriva dalle fanbase di entrambi. Un feat inedito, in cantiere già dallo scorso autunno, che segna una nuova collaborazione di Ultimo con un artista italiano dopo a 6 anni. È atteso dai media da maggio dell’anno scorso, quando – come successo di nuovo nelle ultime settimane – vociferavano di una possibile hit in arrivo, avendoli visti insieme a Napoli. La traccia potentissima, prodotta da Takagi & Ketra, fonde due mondi diversi, ma mai così complementari.

I due artisti si contaminano, nella melodia così come nelle parole, per un brano che narra della fine di un amore senza cui però non si riesce a stare.

L’annuncio di “L’ULTIMA POESIA” arriva a pochi giorni da quello del terzo sold out di Geolier allo Stadio Diego Armando Maradona, nel corso di una festa lunga 3 giorni a Napoli e per Napoli. Il tour di Geolier, prodotto da Magellano Concerti, lo vedrà esordire live il 15 giugno allo Stadio di Messina, per poi approdare il 21, 22 e 23 giugno allo Stadio di Napoli e continuare fino al 16 agosto al Red Valley, passando dal Rock In Roma (28 giugno), Nosound Fest a Servigliano (29 giugno), Lucca Summer Festival (5 luglio), Fiera Milano Live (6 luglio) Sonic Park a Stupinigi TO (12 luglio) e Oversound Music Festival a Gallipoli (12 agosto).

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