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Cronache

Genova prepara la demolizione controllata del ponte con la dinamite, venerdì a rischio caos

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Ci vorranno 6 secondi, venerdi’ alle 9, per fare cadere le pile 10 e 11 del ponte Morandi con l’ esplosione di oltre una tonnellata di dinamite. Ma l’operazione comportera’ una serie di chiusure di autostrada (casello di Genova Ovest), strade e limitazioni alla ferrovia, a partire dalle 7 del mattino, che potrebbe mandare in tilt la citta’ per tutta la giornata. Per questo sono state prese misure straordinarie della protezione civile e sono stati lanciati appelli, da enti come Enac e compagnie di navigazione, per avvertire i viaggiatori diretti al porto e all’aeroporto di muoversi con largo anticipo. In pochi secondi 20 mila i metri cubi di calcestruzzo e acciaio finiranno a terra. Le due pile si piegheranno una verso l’altra e cadranno in grossi pezzi.

Le vibrazioni avranno durata brevissima e saranno limitate, e’ stato spiegato dai demolitori. Tante le misure di mitigazione per limitare la diffusione delle polveri e la propagazione di vibrazioni: oltre all’acqua nelle vasche sull’ impalcato (“la piu’ innovativa delle tecniche”) quella gettata da 12 cannoni, quella presente nelle trincee sotto il ponte, che sara’ minata per far alzare una barriera liquida e quella delle migliaia di sacche posizionate in prossimita’ dei fori con la dinamite. Previsti sacchi di sabbia per limitare l’onda d’urto verso la vicina autostrada, cumuli di terra ricoperti di tessuto non tessuto per attutire la caduta dei monconi e altre barriere protettive attorno al cantiere.

In azione anche l’Esercito con un esplosivo speciale sull’acciaio degli stralli, che saranno i primi a cadere. Circa 500 persone con problemi e donne incinte lasceranno le loro abitazioni vicino al ponte dalla sera prima. Altre 3400 persone saranno sfollate dalle 5.30 della mattina. Non potranno dire no, saranno obbligate a lasciare le case. Per loro buoni pasti e strutture dove passare la giornata con i proprietari di gatti separati da quelli che hanno i cani. Ma mille persone non sono state ancora rintracciate. Se non ci saranno polveri torneranno a casa alle 22. Tutte riceveranno un cartellino identificativo con il quale saranno assegnati a una delle 8 strutture predisposte dal Comune. La protezione civile regionale, guidata dall’assessore Giacomo Giampedrone, ha preparato 5.000 bottiglietta d’acqua che verranno distribuite agli automobilisti nel caso di code. 3.500 bottigliette sono state portate a Genova, 1.000 a Savona e 500 alla Spezia. La sala operativa restera’ aperta come in caso di allerta meteo per gestire eventuali emergenze. Con l’esplosione sara’ una giornata difficile anche per il porto, che rischia la paralisi o il caos: “Sara’ molto difficile lavorare – dice Giampaolo Botta, di Spediporto, associazione degli spedizionieri -. 5 mila camion, 300 spedizionieri, 3 mila dipendenti di queste aziende e tutti i terminalisti avranno un’ operativita’ fortemente condizionata. Difficile quantificare, ma non c’e’ dubbio che lo sforzo sara’ rilevante per tutti gli operatori e penso che sul campo lasceremo qualche milione di euro di costi”.

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Rapinano ufficio postale a Napoli ma vengono presi, 2 arresti

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‘Colpo’ all’ufficio postale finito male per i rapinatori. Accade a Napoli questa mattina nel quartiere di Fuorigrotta. La polizia ha arrestato due napoletani di 47 e 54 anni per rapina aggravata. Dopo una allerta della Sala Operativa, agenti sono intervenuti in un ufficio postale di via Michelangelo Da Caravaggio e hanno sventato la rapina, riuscendo a intercettare e bloccare immediatamente i due rapinatori, anche grazie all’ausilio di personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, del Commissariato Bagnoli e delle Unita’ Operative Pronto Intervento. I due arrestati sono stati trovati in possesso di due pistole a salve e della refurtiva appena asportata. L’attivita’ e’ stata vigilata dall’alto dall’elicottero del VI Reparto Volo della Polizia di Stato.

 

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Sui social foto omicida Santo Romano, madre presenta esposto

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La madre di Santo Romano ha presentato un esposto affinché vegano fatti accertamenti sulle foto del 17enne che ha ucciso il figlio, postate sui social verosimilmente dall’istituto penale minorile dove il giovane è detenuto. Santo è stato ucciso a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), la notte tra l’1 e il 2 novembre 2024 con un colpo di pistola esploso al culmine di una lite scoppiata solo per un paio di scarpe sporcate.

L’avvocato Marco De Scisciolo, che difende la famiglia Romano, ha presentato un esposto al Tribunale, alla Procura per i minorenni di Napoli e alla Polizia postale, con il quale chiede che venga disposta una perquisizione nella struttura dove il 17enne è detenuto ed eventualmente anche un sequestro. Sui social sono stati pubblicati di recente foto e messaggi che hanno suscitato sconcerto e ira della mamma di Santo, Filomena De Mare. Lo scorso 29 aprile la sentenza il 17enne accusato di aver ucciso Santo Romano, giovane portiere di calcio è stato condannato in primo grado a 18 anni e 8 mesi di reclusione al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato.

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Bergamo, carabiniere fuori servizio salva una donna sospesa nel vuoto su un cavalcavia

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Ieri un carabiniere scelto della stazione di Albino, in provincia di Bergamo, libero dal servizio, è intervenuto per impedire un gesto estremo da parte di una donna. Intorno alle 11.20, il militare stava percorrendo in auto con i suoi familiari la SS42 quando, all’altezza di San Paolo d’Argon, ha notato una donna, visibilmente agitata, che si era posizionata all’esterno del parapetto di un cavalcavia, in una situazione di grave pericolo. Il militare ha fermato il proprio veicolo precipitandosi verso la donna. Una volta vicino, mentre sotto le auto continuavano a transitare, il carabiniere ha abbracciato la donna per trattenerla contro il parapetto, evitando che potesse cadere, fino all’arrivo dei soccorritori. Nelle delicate fasi successive si è assicurato della sua incolumità tenendola e rassicurandola, mentre insieme lentamente strisciavano contro il parapetto, fino a raggiungere il terrapieno posto sul lato destro del cavalcavia, dove erano finalmente al sicuro. Sul posto sono giunti i carabinieri della vicina stazione di Trescore Balneario e i sanitari del 118, che hanno soccorso la donna, poi trasportata presso l’ospedale di Alzano Lombardo.

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