Sanremo 2021 laurea il suo primo vincitore: Gaudiano, con il brano Polvere da sparo, trionfa tra le Nuove Proposte e dedica la vittoria al padre, scomparso per un tumore al cervello. “Due anni fa e’ andato via, lo sento qua con me”, dice l’artista foggiano, 30 anni, con le lacrime agli occhi, sulla mano sinistra in bella vista il simbolo della campagna ‘I diritti sono uno spettacolo – Non mettiamoli in pausa’. In finale batte Wrongonyou (che si aggiudica il Premio della Critica Mia Martini per le Nuove Proposte, con il brano Lezioni di volo), Folcast e Davide Shorty (vincitore del Premio della Sala Stampa Lucio Dalla, con il brano Regina). Dopo le prime tre serate, Ermal Meta, con Un milione di cose da dirti, guida ancora la classifica generale, in vista della finale di domani e resta il favorito. La co-conduttrice per una sera e’ Barbara Palombelli.
Ama e Fiore la presentano leggendo il gobbo in coro, poi Fiorello le chiede come chiami nell’intimita’ il marito, Francesco Rutelli: “Francy, o anche cucciolo. Ma cucciolo chiamo anche mio nipote”, scherza la giornalista, auspicando che Sanremo sia “un segnale di ripartenza per tutto lo spettacolo dal vivo”. Poi dedica il suo monologo alle ragazze, alle donne, alle nonne: “La chiave del nostro futuro e’ ribellarci sempre, tanto ci umilieranno, ci metteranno le mani addosso, non saremo mai perfette, non andremo mai bene come non va bene Liliana Segre, senatrice a vita che a 90 anni non puo’ vaccinarsi senza scatenare odi micidiali”.
La giornalista racconta la sua storia di ragazza ribelle che inizio’ a lavorare a 15 anni: “Studiate fino alle lacrime e lavorate fino all’indipendenza, perche’ alla fine funziona”, raccomanda, mentre il web si divide. Dibattito social anche sulla scelta di Beatrice Venezi di farsi chiamare ‘direttore’ e non ‘direttrice’ d’orchestra, “e’ quello il nome della mia professione”. Coglie nel segno, invece, l’appello di Alessandra Amoroso e Matilde Gioli per i lavoratori dello spettacolo, rappresentati da una presenza simbolica sul palco: “Come voi vogliamo provare a tornare a sognare – dicono – ma il nostro sogno ha bisogno di altri cuori, delle mani e delle braccia di altre persone. Ora che il mondo si e’ fermato, le platee sono vuote, ci sono tante viste sospese in attesa di una ripartenza difficile da immaginare o di un aiuto che non e’ mai arrivato. Il lavoro deve essere un diritto di tutti, non un colpo di fortuna”. E sullo sfondo parte l’applauso registrato di attori, musicisti, cantanti. Dopo la notte dei duetti, con cui il Festival ha appena invertito la curva in discesa degli ascolti e ha sfondato il tetto dei 6 milioni di interazioni sui social, la quarta serata ritrova un Fiorello scatenato, che inizia con la parrucca vintage anni ’80 sulle note degli Wham!, duetta con Amadeus su Siamo donne, portato all’Ariston da Sabrina Salerno e Jo Squillo nel 1991. E poi, mantello nero e corona di spine, entra nel quadro di Achille Lauro.
La performance e’ “punk rock, cultura giovanile, San Francesco che si spoglia dei beni, Giovanna D’Arco che va al rogo, Prometeo che ruba il fuoco degli dei, l’estetica del rifiuto dell’appartenenza all’ideologia. Dio benedica chi se ne frega”. Dalla performance di impatto dei Maneskin a Orietta Berti avvolta nella cappa di strass, da Max Gazze’, travestito da Dali’ con i baffi a punta e la camelia tra i capelli, a Madame a piedi nudi, fino al super favorito Ermal Meta, il palco accoglie tutti e 26 i Big in una carrellata per nottambuli. Tornato a commissariare il festival di Amadeus, Zlatan Ibrahimovic rende omaggio agli orchestrali. All’Ariston torna Mahmood, a due anni dalla vittoria con ‘Soldi’ che ripropone in un medley di successi accompagnato dal battito di mani ritmato dell’orchestra. Tutti a ballare con Bottari di Portico Enzo Avitabile che rende omaggio a Renato Carosone con Caravan Petrol.
Amadeus “è e resta un valore aggiunto per la Rai” e la trattativa per il rinnovo del contratto del conduttore, in scadenza ad agosto, è in corso. Lo fa trapelare Viale Mazzini, sottolineando che “non è certamente per la Rai il 30 marzo” la deadline per chiudere: una precisazione che arriva dopo i rumors, rilanciati da Dagospia, secondo i quali il destino di Amadeus sarebbe da definire entro questa settimana.
Il nome del re Mida degli ascolti resta al centro del telemercato. A corteggiare Amadeus – reduce da un quinquennio vincente a Sanremo, recordman dell’access prime time – sarebbe anche Warner Bros Discovery, pronta a portarlo sul Nove con un game show quotidiano, sullo stile dell’Eredità, prime serate e un mega evento musicale: il gruppo punterebbe sull’acquisto dei diritti di X Factor, visto che il contratto di Sky con il format scade tra un anno. Indiscrezioni che non trovano conferme né smentite, ma quello che è certo che che l’emittente, dopo il colpo messo a segno con Fabio Fazio e Che tempo che fa, vuole crescere ancora, arricchendo il palinsesto e rinforzando la concorrenza alle generaliste.
Se Mediaset nei giorni scorsi si è chiamata fuori, la Rai, che si prepara al rinnovo dei vertici – con l’annunciata staffetta tra l’amministratore delegato Roberto Sergio, da sempre grande sponsor di Amadeus (oltre che di Fiorello) e l’attuale direttore generale Giampaolo Rossi – ha messo sul piatto la sua offerta. Sanremo 2025 è escluso, come ha più volte dichiarato lo stesso Amadeus e ha confermato poi Viale Mazzini, in ballo ci sarebbero i quiz dell’access prime time, mentre lo stesso conduttore aveva accennato all’ipotesi di uno show in coppia con Fiorello in autunno. Secondo La Stampa, per trattenerlo, Viale Mazzini avrebbe prospettato al conduttore anche la guida di una struttura creativa dedicata all’intrattenimento, digitale e radiofonico, a disposizione dei canali generalisti.
Due icone dell’attuale panorama musicale italiano, due top player nel loro genere, capaci di collezionare un successo dopo l’altro: fuori stasera un’ora dopo la mezzanotte “L’ultima poesia” (Warner Music Italy), il nuovo singolo di Geolier, che lo vede insieme a Ultimo, per una collaborazione inedita dal risultato straordinario. In quello che sembra essere il sequel naturale di “I p’ me, tu p’ te”, il flow di Geolier traina l’anima cantautorale di Ultimo, tanto da portarlo a registrare la sua voce per la prima volta in napoletano, omaggiando così la città che il cantautore romano ha più volte definito la sua seconda casa, Napoli.
Un brano intenso, figlio di un’amicizia e di una grande stima reciproca – che ha visto gli artisti negli ultimi anni incontrarsi spesso tra Roma e Napoli -, ma anche da una richiesta costante che arriva dalle fanbase di entrambi. Un feat inedito, in cantiere già dallo scorso autunno, che segna una nuova collaborazione di Ultimo con un artista italiano dopo a 6 anni. È atteso dai media da maggio dell’anno scorso, quando – come successo di nuovo nelle ultime settimane – vociferavano di una possibile hit in arrivo, avendoli visti insieme a Napoli. La traccia potentissima, prodotta da Takagi & Ketra, fonde due mondi diversi, ma mai così complementari.
I due artisti si contaminano, nella melodia così come nelle parole, per un brano che narra della fine di un amore senza cui però non si riesce a stare.
L’annuncio di “L’ULTIMA POESIA” arriva a pochi giorni da quello del terzo sold out di Geolier allo Stadio Diego Armando Maradona, nel corso di una festa lunga 3 giorni a Napoli e per Napoli. Il tour di Geolier, prodotto da Magellano Concerti, lo vedrà esordire live il 15 giugno allo Stadio di Messina, per poi approdare il 21, 22 e 23 giugno allo Stadio di Napoli e continuare fino al 16 agosto al Red Valley, passando dal Rock In Roma (28 giugno), Nosound Fest a Servigliano (29 giugno), Lucca Summer Festival (5 luglio), Fiera Milano Live (6 luglio) Sonic Park a Stupinigi TO (12 luglio) e Oversound Music Festival a Gallipoli (12 agosto).
A Napoli è più che mai Pino Daniele Day: concerti, talk e tanto amore. Come ormai tradizione nel giorno del compleanno, sarebbero stati 69, e dell’onomastico dell’artista sono tante le iniziative che lo ricordano, mentre già si annuncia un grande show per il decennale della scomparsa, nel 2025. Warner Music Italy celebra il 40° anniversario di Sciò Live, il primo album live della sua carriera (con le registrazioni effettuate durante i concerti tra il 1982 e il 1984), a oggi disponibile in digitale e da venerdì 22 marzo in vinile in edizione limitata. Il cofanetto Sciò Live- 40tg Anniversary Album a cura di Fondazione Pino Daniele Ets, contiene un doppio vinile nero con la versione rimasterizzata 2017 dell’album originale, un vinile 12″ bianco con 4 bonus track inedite tratte dal concerto del 14 settembre 1984 a Roma, ed anche un poster con foto inedite dell’artista scattate dai suoi storici fotografi, Giovanni Canitano e Luciano Viti, e un ironico ed iconico sticker sagomato.
Il Pino Daniele Day entrerà nel vivo con un evento alla sede del SUM – Stati Uniti Del Mondo (via Depretis, 130) edificio che dal 2016 ospita anche l’installazione museale permanente Pino Daniele Alive. Alle 16.45 Luca De Gennaro e Mixo, speaker di Radio Capital guideranno un talk con tanti ospiti. Suoneranno dal vivo tr giovani cantautrici emergenti promosse dalla Fondazione Pino Daniele Ets che hanno frequentato i corsi di alta formazione AFAM del Conservatorio “G. Verdi” di Milano: Alessandra Tumolillo, Greta Bragoni e Rosita Brucoli. Dalle 19.00 alle 21.00, visita all’installazione museale permanente al secondo piano del SUM realizzata dalla Fondazione presieduta da Alessandro Daniele.
È possibile acquistare in anteprima il cofanetto in edizione limitata e magliette. Il Pino Daniele Day è un’iniziativa promossa e organizzata da Warner Music Italy con il patrocinio del Comune di Napoli. Aperte da oggi (fino al 30 giugno) le iscrizioni per partecipare al Live Contest Musicante Award premio Pino Daniele (info sul sito della Fondazione). Al Palapartenope di Napoli si rinnova in serata la tradizione del concertone Je sto vicino a te 69 – Memorial Pino Daniele, nona edizione. Tra i tanti che hanno aderito, Enzo Gragnaniello, Ivan Granatino, Mavi, Ciccio Merolla, Pietra Montecorvino, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Franco Ricciardi, Dario Sansone, Monica Sarnelli, Lina Sastri, Ste, M’Barka Ben Taleb, Marco Zurzolo.