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Gas, Cingolani: corsa contro il tempo per nuove forniture

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L’Italia sta facendo “una corsa contro il tempo” per assicurarsi nuove forniture di gas almeno da sette Paesi e grazie anche al vantaggio di avere cinque gasdotti “gia’ nelle prossime settimane alcune verranno concretizzate” in modo da metterci “abbastanza al sicuro per i prossimi mesi”. Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, torna a spiegare che “non ci si libera in un attimo” dalla dipendenza dalla Russia che pesa per il 40% sul fabbisogno del nostro Paese, ci vogliono almeno 24-36 mesi. Comunque, “se la nostra strategia, iniziata al primo istante della crisi, andra’ in porto, gia’ per la fine dell’anno avremo una considerevole quota di gas che fluira’ e riusciremo a fare 12 miliardi di metri cubi di stoccaggi”, assicura. Se domani Mosca chiudesse il rubinetto del gas “avremmo quattro mesi estivi ragionevolmente tranquilli e dovremmo fare un po’ di salti mortali per gli stoccaggi per preparaci all’inverno 2022-2023” ha ribadito parlando in Commissione Esteri alla Camera. Non preoccupa, invece, un eventuale embargo al carbone, il cui peso per l’Italia e’ molto limitato perche’ stiamo gia’ abbandonando questo combustibile fossile e anche sanzioni sul petrolio “ci toccherebbero di meno”. Comunque, di fronte al rischio di non avere i serbatoi pieni per la prossima stagione invernale, il governo ha “messo in atto molto rapidamente delle misure” per diversificare le importazioni di gas e “stiamo dando un’accelerazione formidabile alle rinnovabili” (appena fatto il bando sulla circolarita’ e si sta lavorando su tutta la parte di biogas – synthetic fuel), perche’ nei prossimi anni sono “l’unico modo di decarbonizzare e avere energia” ha spiegato Cingolani a Mattino5 news su Canale 5 avvertendo pero’ di “non cadere nell’ottimismo sfrenato” perche’ “ci vogliono un po’ di anni”. La sicurezza, oltre a quella energetica, “e’ la priorita’ numero uno” ha detto il ministro piu’ tardi a Sportello Italia Recovery su Radio1 rivelando “minacce esterne sulla rete informatica del ministero e per prudenza abbiamo dovuto sospendere il funzionamento di tutti i sistemi informatici”. Se sia trattato di un attacco di hacker russi, “impossibile rispondere in questo momento”. Nel ventaglio di soluzioni alternative al gas russo, ci sono anche due nuovi rigassificatori galleggianti di media taglia da 5 miliardi di metri cubi ciascuno “che vengono ormeggiati. In particolare su Piombino – ha anticipato il ministro – l’accordo preliminare prevede che, siccome una di queste navi non puo’ occupare un molo per 20 anni, perche’ il porto ci perde, sara’ ospitata per un periodo limitato, tipicamente 1-2 anni, il tempo di completare un po’ piu’ a largo il punto di innesco e di attacco alla tubazione”. Ma il sindaco della citta’ toscana Francesco Ferrari, frena: “Un rigassificatore li’ significherebbe congelare” varie attivita’ che prevedono un rilancio economico, occupazionale e sociale per altri due anni “e questo Piombino e i suoi abitanti non se lo possono permettere”. Sulle rinnovabili, “abbiamo triplicato-quadruplicato gli impianti nuovi, sbloccando gli esistenti e autorizzandone di nuovi, stiamo liberalizzando gli impianti fino a 200 Kilowatt, cose che non hanno precedenti” ha rilevato Cingolani. E comunque, “se anche immettessimo 60-70 Gigawatt di impianti nuovi non risolveremmo il problema perche’ non e’ solo questione di fare gli impianti ma anche di accumulare l’energia che non viene prodotta 24 ore su 24” e “poi avremo bisogno di una rete elettrica pensata per gestire questi flussi non programmabili”. “Quindi attenzione alle facili soluzioni che si sentono – ha avvertito – ci vogliono anni”. Per il settore idroelettrico nazionale “entro l’anno prevediamo di adottare un nuovo decreto incentivi” ha detto Cingolani.

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Veto russo a bozza Usa contro armi nucleari nello spazio

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La Russia ha bloccato con il veto la risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. La bozza intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico, e riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”. Il testo ha ottenuto 13 voti a favore, il veto della Russia e l’astensione della Cina.

Oltre a ribadire gli obblighi ai 115 Stati parte del Trattato sullo spazio extra-atmosferico – compresi tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – “di non posizionare in orbita attorno alla Terra alcun oggetto che trasporti armi nucleari o altre armi di distruzione di massa”. Mosca e Pechino volevano un emendamento che riecheggiava una proposta del 2008 delle due potenze, e aggiungeva un paragrafo che vietava “qualsiasi arma nello spazio”, ma e’ stato bocciato avendo ottenuto solo 7 voti a favore.

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Indagini sulla moglie, Sanchez valuta le dimissioni

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E’ un leader abituato alla resilienza, rimasto al timone nelle condizioni più avverse. Ma per Pedro Sanchez ha avuto l’effetto di una bomba di profondità la notizia, anticipata da El Confidencial, di un’indagine aperta dal Tribunale di Madrid nei confronti di sua moglie, Begona Gomez, sulla base di un esposto presentato dal sindacato di estrema destra Manos Limpias, che ipotizza presunti reati di abuso di informazione privilegiata e corruzione. Tanto che il premier, pur confidando nella giustizia, sta valutando l’ipotesi di dimettersi: una decisione sarà presa lunedì.

L’attività professionale della primera dama all’African Center dell’Istituto di Impresa privato IE University e all’Università Complutense, e sui presunti rapporti con alcune imprese destinatarie di appalti e fondi pubblici, da settimane era al centro di una campagna mediatica, cavalcata dal Partito Popolare e dall’ultradestra Vox, che hanno minacciato di citare Begogna Gomez anche nella commissione parlamentare d’inchiesta sulle presunte tangenti sulle forniture di materiale sanitario durante la pandemia, che scuote l’esecutivo socialista.

“In un giorno come oggi, e dopo le notizie che ho conosciuto, nonostante tutto, continuo a credere nella giustizia del mio paese”, aveva affermato, scuro in volto e in tono grave Pedro Sanchez stamattina durante il question time alla Camera, senza fare riferimento diretto all’inchiesta. Poi, in serata, ha rotto il silenzio, in una lettera di 4 pagine alla cittadinanza su X, in cui ha annunciato di aver “cancellato l’agenda” per un “periodo di riflessione” in cui rifletterà “se valga la pena” restare alla guida del governo, davanti “alla campagna di intimidazione e demolizione” mossa dal Partito Popolare e dall’ultradestra Vox nei confronti della moglie, che sta soffrendo assieme alla sua famiglia. Si tratta, scrive il premier, che cita di nuovo “la macchina del fango”, “di attacchi senza precedenti” per “tentare di abbattermi politicamente e personalmente attaccando mia moglie”.

“Arrivati a questo punto, la domanda che mi pongo legittimamente è: vale la pena tutto questo?”, si chiede il capo dell’esecutivo. L’esposto di Manos Limpias – che si autodefinisce un sindacato, fondato nel 1995 da Miguel Bernard, ex responsabile del gruppo di estrema destra Forza Nuova – è l’ultimo di una lunga serie di denunce presentate contro il governo e la sinistra e spesso finite nel nulla. L’ultima si basa su una serie di articoli pubblicati da quella che Sanchez chiama “una costellazione di testate dell’ultradestra” ed è relativo a presunte riunioni avute nel 2020 da Begona Gomez con i responsabili di Globalia, proprietaria della compagnia aerea Air Europa.

Poi destinataria di un finanziamento 475 milioni da parte dell’esecutivo spagnolo mediante il fondo creato durante la pandemia per il salvataggio di imprese strategiche. Gli inquirenti stanno anche esaminando due lettere di raccomandazioni che Gomez avrebbe fornito per una joint venture per un appalto pubblico, secondo El Confidencial. Il principale azionista della joint venture era il consulente Carlos Barrabes, che ha legami con il dipartimento gestito da Gomez all’Università Complutense di Madrid ed ha vinto il contatto, battendo altri 20 rivali, per 10,2 milioni di euro. L’indagine preliminare, aperta il 16 aprile dal tribunale madrileno, è stata secretata dal giudice che ha citato a dichiarare vari testimoni, fra i quali due giornalisti. Non è stata citata per ora la moglie del premier, ma lo sarà.

“Abbiamo smentito queste falsità mentre Begogna ha intrapreso azioni legali”, spiega il premier nella missiva. “Begogna collaborerà con la giustizia e difenderà la sua onorabilità”, assicura. Ma “sono state superate tutte le linee rosse” ed è necessaria “una riflessione”. Il partito popolare per bocca della vicesegretaria nazionale Ester Munuz, ha chiesto a Sanchez di dare spiegazioni. E la segretaria del partito ha accusato il premier di “vittimismo e di sparire per 5 giorni invece di dare conto”. In difesa del premier e della moglie è invece intervenuta la sua vice, Maria Jesus Montero: “Non permetteremo che queste pratiche trumpiane per coprire la corruzione nel Pp minino la democrazia spagnola”. I quotidiani della costellazione dell’estrema destra da settimane danno Pedro Sanchez in partenza per Bruxelles in vista di un ruolo di primo piano nelle nuove istituzioni comunitarie dopo il voto di giugno.

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Blinken: Usa-Cina gestiscano relazioni responsabilmente

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”, ha detto Blinken a Shanghai incontrando il leader del Partito comunista locale.

Il segretario di Stato americano ha affermato che il presidente Joe Biden è impegnato nel dialogo “diretto e duraturo” tra le due maggiori economie del mondo, dopo anni di crescente tensione. “Penso che sia importante sottolineare il valore e anzi la necessità dell’impegno diretto, del parlarsi l’un l’altro; mettere in evidenza le nostre differenze, che sono reali, cercando di superarle”, ha detto Blinken. Il segretario del Partito comunista cinese per Shanghai, Chen Jining, ha dato il benvenuto a Blinken e ha parlato dell’importanza delle imprese americane per la città. “Sia che scegliamo la cooperazione o il confronto, influisce sul benessere di entrambi i popoli, di entrambi i paesi e sul futuro dell’umanità”, ha detto Chen.

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