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Furti in box e case tra Milano e Torino, sgominata una banda

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  Dopo decine di furti messi a segno in box e appartamenti tra Milano e Torino, la Polizia di Stato ha individuato e sgominato una banda di ladri, tutti di origine georgiana, effettuando sei arresti tra Milano, Torino e Roma. Dopo le indagini della Squadra Mobile di Milano, quattro indagati, gravemente indiziati di diversi furti tra agosto e settembre 2021 a Milano e Torino, sono ritenuti responsabili di un raid ai danni di 45 box ubicati in zona Lambrate, nel capoluogo lombardo. In particolare, due di loro sono stati rintracciati a Torino, dove si erano trasferiti da pochi giorni, un terzo a Roma e il quarto a Milano. Sempre a Milano e’ stato arrestato un altro cittadino georgiano, destinatario di un provvedimento cautelare emesso dal gip presso il Tribunale di Torino, in quanto appartenente ad un’associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione; a Roma, invece, un sesto georgiano, facente parte della banda, e’ stato arrestato per essere rientrato nel territorio dello Stato senza le dovute autorizzazioni, pur essendo destinatario di un provvedimento di espulsione risalente al 2018.

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Adesca bimbe di 11 e 12 anni a Pozzuoli, fermato nel Napoletano un 25enne milanese

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Adescamento di minorenni finalizzato a violenza sessuale aggravata, atti sessuali e corruzione di minorenni: è quanto la Polizia e la Procura di Napoli contestano a un venticinquenne milanese, domiciliato a Pozzuoli, a cui a fine settembre è stato notificato un decreto di fermo. Secondo quanto emerso dalle indagini l’uomo, lo scorso 24 settembre, si è avvicinato a tre minorenni – dell’età di 11 e 12 anni – all’interno di un distributore automatico di bevande “H24” che si trova a Napoli, proponendo loro, insistentemente, di recarsi in un luogo più riservato in cambio di una somma di denaro.

Di fronte alla reazione delle minori che cercavano di allontanarsi, l’uomo ha cominciato le molestie nei confronti di una delle ragazzine, che si è allontanata di corsa con le amiche, rifugiandosi presso un vicino garage: da qui ha contattato la madre che ha subito denunciato il fatto al Commissariato Decumani. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Pozzuoli, anche con l’ausilio delle immagini estrapolate dalle telecamere di sorveglianza, hanno consentito di risalire all’identità del presunto autore, che è stato rintracciato a Quarto (Napoli). Il 25enne è stato poi condotto negli uffici del Commissariato di Pozzuoli dove gli sono stati sequestrati gli indumenti indossati la sera dei fatti; sul suo cellulare è stato trovato materiale pedopornografico. Il gip di Napoli ha confermato il fermo ritenendo sussistenti il pericolo di fuga e gli indizi di colpevolezza.

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Processo Tirreno Power: moglie vittima, mio marito morto di nuovo

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Comprensibile sconforto tra il pubblico, composto soprattutto da ambientalisti e parenti di persone decedute, dopo la lettura della sentenza con cui il giudice Francesco Giannone del Tribunale di Savona ha assolto con formula piena tutti gli imputati dall’accusa di disastro ambientale e sanitario colposo. “La mia testimonianza non è stata considerata perché indiretta – racconta una donna – ma mio marito non può più testimoniare, mio marito è morto. E oggi è morto un’altra volta”. “Per noi oggi è una giornata molto brutta, con l’assoluzione viene a cadere l’ipotesi accusatoria. Attendiamo le motivazioni della sentenza – spiega Laura Mara, avvocato delle parti civili -. Chiaro che se ci fosse un appiglio valuteremo l’impugnazione”.

La sentenza, spiega, non esclude che ci sia mai stato inquinamento a Vado ma significa che per il giudice non si può collegare quell’inquinamento alla centrale: “Bisognerà ora capire sulla base di che criterio logico e giuridico si è arrivati a questa assoluzione. Nulla è perso, la nostra lotta andrà avanti a tutela della salute, dei cittadini e del territorio colpiti dall’ inquinamento, che c’è stato. E poi cercheremo le forme più opportune di tutela, se non in sede penale in sede civile dove non si ragiona sull’oltre ogni ragionevole dubbio ma sulle probabilità”.

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Cronache

Uccide la madre e il fratello dopo una lite nel Modenese

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Un uomo ha ucciso la madre e il fratello a Vignola (Modena). A scoprire i due cadaveri all’interno di un’abitazione in via Torino sono stati i carabinieri accorsi sul posto dopo che i vicini di casa avevano dato l’allarme, intorno alle 21.30, riferendo di aver sentito urla compatibili con una lite. L’autore del duplice omicidio sarebbe già stato individuato. L’uomo, ritenuto essere il responsabile della morte della madre e del fratello, è stato portato via dal luogo del delitto in ambulanza con i carabinieri al seguito. Al momento non si conoscono le età delle persone coinvolte e la dinamica dei fatti.

Le vittime del duplice omicidio avvenuto ieri a Vignola, in provincia di Modena, dove un uomo ha ucciso la madre e il fratello, sono la 88enne Anna Malmusi e suo figlio Emore Capucci, 66 anni. Il presunto autore del delitto, piantonato in ospedale da ieri sera dai carabinieri, è il 67enne Uber Capucci, portato all’ospedale di Baggiovara, dove non sarebbe in pericolo di vita. In fase di ricostruzione la dinamica dei fatti. Come hanno testimoniato i vicini di casa, ieri intorno alle 21.30, prima che i carabinieri intervenuti sul posto rinvenissero i due cadaveri, nell’abitazione del duplice omicidio si sarebbe consumata una violenta lite. I testimoni hanno riferito di aver udito delle urla.

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