Max Verstappen sta alla Formula 1 per l’Olanda come Johan Cruijff stava al calcio. La stampa orange lancia nell’Olimpo dello sport dei Paesi Bassi il ragazzone della Red Bull laureatosi campione del mondo all’ultima curva dell’ultimo Gran Premio per la stagione 2021, spezzando l’egemonia di Lewis Hamilton e della Mercedes dall’avvento dell’era ibrida. Un primo sigillo per il 24enne sbarcato in Formula 1 a soli 17 anni, quando ancora non aveva la patente di guida, che mette di diritto il funambolo della scuderia austriaca tra piu’ grandi dello sport olandese. “Infinite sono le differenze tra i due Cruijff – scrive il progressista De Volkskrant – ad esempio, si rivelava nervoso durante le partite, mentre Verstappen e’ incredibilmente freddo in uno sport che richiederebbe tensione, mettendo in pericolo la vita. Guardate il suo spettacolare giro finale ad Abu Dhabi, si e’ chiuso con il grido: Oh, mio Dio. Eppure Verstappen guida piu’ o meno come Cruijff giocava a calcio. Max ha mantenuto la sua promessa. E’ una ricompensa per il talento, il coraggio, l’abilita’ tattica e l’originalita’. In questo senso e’ totalmente cruijffiano”. L’altro giornale orange NRC e’ andato a Montfort, 3mila abitanti nel Limburgo centrale, il luogo d’origine della famiglia di Verstappen. “E’ vero che Max e’ nato e cresciuto dall’altra parte della valle della Mosa, ma le sue radici sono qui. Il bisnonno Jef aveva una discarica qui. Il nonno Frans era proprietario di un bar e ha gestito la gelateria fino alla sua morte nel 2019. Il comune di Roerdalen, di cui fa parte Montfort, non aveva ancora preparato alcun festeggiamento fino a ieri”. Subito dopo il traguardo di Abu Dhabi che ha ricordato quello di San Paolo in Brasile nel 2008 tra Felipe Massa e Hamilton, con l’inglese questa volta vincitore sempre all’ultima curva, Verstappen e’ balzato in piedi in cima alla sua Red Bull e l’inglese Guardian ha sottolineato come “Max Verstappen ha scoperto come i miracoli accadono sotto forma di una safety car. All’olandese e’ stata data un’ancora di salvezza per il titolo nell’ultimo giro. Subito dopo il traguardo piu’ caotico e avvincente nella storia della Formula 1”. La copertina del Telegraph invece spara: “Hamilton derubato”, mentre all’interno scrive che “il tumultuoso duello con Lewis Hamilton meritava di essere risolto esclusivamente in pista, non da avvocati che perlustrano arcani pezzi del codice sportivo”. Per il Times “Non c’e’ sport che assomigli di piu’ al set di uno spettacolo televisivo quanto la Formula Uno. Si tratta di una fiction su ruote, gomme morbide o medie, e qui al Circuito di Yas Marina, con il sipario che sta per calare su tutta la produzione, ha avuto il piu’ spettacolare e sconcertante dei colpi di scena. Ha vinto il ragazzo giusto, ma era il buono o il cattivo? Beh, era il ragazzo piu’ fortunato. E’ stato uno spettacolo epico. E una volta che tutto era finito, hanno cercato di scrivere un episodio in piu'”. Il Daily Mail sottolinea come “la F1 ha dato al mondo quello che voleva. Eppure, cosi’ facendo, lo sport ha dato la sensazione di ribaltare il concetto di equita’, giustizia sportiva e parita’ di condizioni”.