L’assessorato alla formazione professionale della Regione Campania, con il decreto n.389 del 14/07 in pubblicazione sul Bollettino Ufficiale, sblocca 14 milioni di euro per il programma “Garanzia Giovani Formazione”. La capacità di finanziamento è stata ampliata al massimo, così da dare risposta al maggior numero possibile di proposte ammissibili presentate. Saranno circa 230 i corsi che partiranno, fornendo a 3500 giovani un’opportunità di formazione-lavoro totalmente a carico della Regione. 

“Garanzia Giovani è una di quelle misure che consentono la formazione a vari livelli – spiega a Juorno l’assessore alla formazione professionale Armida Filippelli -. Ci siamo impegnati per sbloccare i fondi: erano bloccati da due anni e mezzo; s’è messa anche la pandemia che ha contribuito a rallentarci. Ora però dobbiamo ripartire dando strumenti e competenze ai giovani. La crisi lavorativa è sotto gli occhi di tutti ed è purtroppo molto grave”. 

L’assessorato si prepara dunque alla ripartenza dopo un periodo estremamente complesso, con la convinzione che la formazione potrà giocare un ruolo fondamentale per la ripresa economica. “Credo che la formazione sia diventata la chiave di volta di un sistema che si vuole ammodernare e rinnovare, sempre con l’imperativo categorico di salvare il pianeta – sostiene Filippelli – . Dobbiamo rivedere tutto secondo alcuni canoni ben precisi, che sono ormai imprescindibili: in primis la transizione ecologica, una produzione eco compatibile. E poi la digitalizzazione”. 

Una missione complessa che non spaventa però l’assessore Filippelli. “Ho assunto questo incarico nella piena consapevolezza delle difficoltà del ruolo e del tema affidatimi, ma con la determinazione di sbloccare anzitutto quanto rimasto indietro a causa della pandemia, oltre che affrontare la ripresa. A tal fine stiamo preparando la nuova programmazione per essere pronti appena arriveranno le risorse. Questa di garanzia giovani è una misura centrale perché coniuga tutte le mie priorità: i giovani, la formazione di figure professionali richieste dal mercato e l’inserimento al lavoro. infatti, almeno il 30 % di ogni percorso è svolto nelle aziende del nostro territorio e, non secondario, queste sono scelte con attenzione particolare all’innovazione tecnologica e digitale”. 

La formazione è trasversale a tutte le attività economiche, dal turismo all’agricoltura, ed è un elemento irrinunciabile per affrontare la modernità senza sprecare risorse e adeguando le competenze ai tempi mutati. “Noi puntiamo ad una formazione di qualità. Uno dei messaggi chiari che ci ha mandato la pandemia è che senza formazione e ricerca non si va da nessuna parte. Dobbiamo rivitalizzare tutti i comparti. Questi corsi sono una boccata d’ossigeno, però stiamo preparando anche altri piani strategici per il futuro”, ha concluso Filippelli.