Collegati con noi

Corona Virus

Follie razziste assurde, milanesi insultati in Valle d’Aosta e in Liguria: “Andate via, ci infettate”

Pubblicato

del

Dove sono gli stessi moralisti da avanspettacolo e un tanto al chilo che davanti allo spettacolo penoso di una  fuori di testa ischitana che insultava un gruppo di turisti liguri che svernavano sull’isola, bollarono Ischia come una isola razzista? La notizia era ovviamente un’altra: una poveraccia da ricoverare, non razzismo. Quei moralisti oggi non parlano davanti alle scene disgustose che arrivano dalla Bellissima Liguria e dalla  civilissima Valle d’Aosta.

“Ma cosa fate ancora qui? Tornatevene a casa vostra, ci infettate, andate via”. Scene di ordinaria follia ai piedi delle Alpi, dove numerosi turisti – quasi tutti lombardi – si sono rifugiati nelle seconde case. Da Courmayeur a Cervinia, da Cogne a Gressoney, il copione è lo stesso. Insulti e minacce, al supermercato ma anche per strada. “La popolazione locale e’ spaventata e insofferente” cerca di spiegare un agente della polizia locale, incaricato di presidiare il territorio. A Courmayeur, dove il fenomeno e’ divampato, il sindaco ha provato ad invitare i villeggianti a rientrare al proprio domicilio. Una battaglia che ora si combatte a colpi di petizioni e contro petizioni. Si trova nella sua seconda casa sotto il Monte Bianco anche Memo Remigi: “Sono quassu’ per assistere mia moglie che ha le difese immunitarie basse. Insulti? No, ma le persone hanno negli occhi la frase ‘non mi guardi troppo che mi attacca il virus’. Capisco tutte le precauzioni, ma cosi’ mi sembra un po’ esagerato”.

Offese ai villeggianti anche nella zona del Monte Rosa e del Cervino. “In diversi esercizi commerciali a Cervinia – racconta Carlo Guidetti – sia mia moglie che altre persone ‘non residenti’ sono state prese a male parole da vari commercianti: inviti ad andarsene, gravi insulti, trattamento ben oltre il limite della buona educazione”. Il sindaco del paese invita all’unita’: “In questo momento non bisogna creare fratture all’interno della comunita’”. Paolo Comune, responsabile del Soccorso alpino valdostano, si dice basito “per gli insulti sul web a chi non e’ local”. In Liguria la musica e’ la stessa. Ha fatto il giro del web uno scambio di insulti tra due donne sulla spiaggia di Monterosso, alle Cinque Terre.

“Tornatevene a Milano” ha urlato un’anziana ad una mamma con due bambini. Momenti di tensione anche a Rapallo e a Santa Margherita ligure, tradizionalmente mete di turisti lombardi. In Sardegna, dove e’ ancora forte l’indignazione sul web per la ‘continentale’ che ha fatto un pic-nic in spiaggia a Palau postando il video (divenuto virale), sinistra e indipendentisti chiedono un provvedimento per far partire i ‘forestieri’. Il governatore del Trentino, Maurizio Fugatti, ha lanciato un appello ai villeggianti “affinche’ rientrino alle proprie abitazioni”. Dall’altra parte delle Alpi il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, ha emanato un’ordinanza che vieta l’ingresso ai non residenti e ha ribadito l’invito a quelli ancora presenti di far ritorno a casa. Il Tirolo austriaco e’ andato ben oltre e ha deciso di allontanare dal suo territorio i non residenti. Che cosa ne pensano i moralisti di questa situazione vergognosa e razzista davvero?

Advertisement

Corona Virus

Influenza e Covid, attesa crescita con ritorno a scuola

Pubblicato

del

La riapertura delle scuole dopo le festività natalizie potrebbe dare un’ulteriore spinta alle infezioni respiratorie: influenza, soprattutto, ma anche Covid-19 e virus respiratorio sinciziale. È il timore espresso da più parti e confermato anche dalla Società Italiana di Pediatria. “Con il rientro dei bambini a scuola ci aspettiamo un aumento dei casi di influenza anche se – c’è da dire – durante il periodo delle vacanze non si è osservato un calo dei contagi, probabilmente per le occasioni di vita sociale durante le festività.

Inoltre, siamo nel momento del clou del virus respiratorio sinciziale”, dice Rino Agostiniani, consigliere nazionale della Società Italiana di Pediatria, che sottolinea che “è importante che i bambini che hanno sintomi influenzali rimangano a casa”. “Ho scritto al ministro della Salute con l’obiettivo di accedere un faro su una malattia che provoca, soprattutto tra i neonati, gravi patologie, anche mortali: la bronchiolite.

La Commissione europea ha autorizzato il vaccino Nirsevimab che ha già passato severissime e rigidissime misure di controllo da parte di Ema. Questo farmaco potrebbe essere uno strumento fondamentale per la lotta alla bronchiolite ed è arrivato il momento che venga adottato anche nel nostro Paese, quanto prima”, ha intanto fatto sapere Orfeo Mazzella, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali al Senato, citando il caso di una neonata di tre mese morta a fine anno probabilmente proprio a causa di questo virus.

Intanto nelle ultime due settimane, in Italia, l’influenza e le sindromi simil-influenzali hanno fatto registrare numeri da record: due milioni di persone messe a letto solo nelle ultime due settimane dell’anno, con tassi elevati soprattutto nei bambini più piccoli “che sono quelli nel corso degli ultimi anni non hanno sviluppato un patrimonio immunitario per difendersi dall’infezione”, spiega Agostiniani. Covid-19, al contrario, nell’ultima rilevazione del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità ha mostrato un lieve rallentamento.

Tuttavia, nel mondo sembra che i contagi abbiano ripreso a salire: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nelle ultime 4 settimane ci sono stati 850mila casi di Covid nel mondo, con un aumento del 52% rispetto al mese precedente. I numeri reali, tuttavia, potrebbero essere molto più alti.

“Sappiamo che in tutto il mondo le segnalazioni sono diminuite, i centri di sorveglianza sono diminuiti, i centri di vaccinazione sono stati smantellati o chiusi. Questo fornisce un quadro incompleto della situazione e purtroppo dobbiamo aspettarci più casi di quelli che abbiamo dichiarato ufficialmente”, ha detto Christian Lindmeier dell’Oms.

Che la situazione stia peggiorando si intuisce anche dai ricoveri: tra il 13 novembre e il 10 dicembre, nei Paesi che segnalano sistematicamente i dati all’Oms e che sono ormai meno di 60, sono stati registrati più di 118 mila nuovi ricoveri per Covid e più di 1.600 nuovi ricoveri in terapia intensiva, con un aumento rispettivamente del 23% e del 51%.

La ripresa dei contagi potrebbe essere legata alla nuova JN.1 del virus Sars-CoV-2. I dati che arrivano dagli Stati Uniti sembrano confermarlo. Secondo le ultime stime dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) nell’ultima settimana JN.1 è arrivata al 61,6% di prevalenza. JN.1, che ormai è dominante anche in Italia, discende dalla variante BA.2.86 (Pirola) ed è stata isolata proprio negli Stati Uniti lo scorso settembre. Per i Cdc “al momento non vi è alcuna indicazione di un aumento della gravità da JN.1”. Tuttavia, è possibile che “questa variante possa determinare un aumento delle infezioni”.

Continua a leggere

Corona Virus

Covid, meno ricoveri in ospedale e meno contagi

Pubblicato

del

L’indice di trasmissibilità per il Covid-19 basato sui casi con ricovero ospedaliero al 26 dicembre si conferma sotto soglia epidemica e sostanzialmente stabile con 0,75; in leggera diminuzione anche i ricoveri sia nei reparti che i terapia intensiva. Anche l’incidenza di casi Covid-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 28 dicembre 2023-3 gennaio 2024 è in lieve diminuzione pari a 66 casi per 100.000 abitanti rispetto ai 70 della settimana precedente. Il numero di nuovi contagi segnalati è 38.736 contro i 40.988 della settimana precedente e i 60.556 della settimana ancora prima. Questo quanto emerge dall’ultimo monitoraggio del ministero della Salute-Istituto Superiore di Sanità, in cui viene spiegato che, per l’Rt, i valori potrebbero essere sottostimati “a causa di un ritardo di notifica dei ricoveri durante i giorni festivi” e per l’incidenza “in parte per una ridotta frequenza di diagnosi effettuate durante i giorni festivi”.

Per le ospedalizzazioni, al 3 gennaio l’occupazione dei posti letto in area medica risulta pari al 10,1% (6.320 ricoverati) rispetto all’11,0% rilevato al 27 dicembre 2023. In riduzione anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 2,8% (246 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (3,2% al 27 dicembre 2023). I tassi di ospedalizzazione e mortalità, viene rilevato nel monitoraggio, aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia d’età 90+ anni; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età. L’incidenza settimanale dei casi diagnosticati e segnalati risulta in diminuzione nella maggior parte delle Regioni e Province.

L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Lazio (128 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (6 casi per 100.000 abitanti). Le reinfezioni sono al 43% circa, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente. Per quanto riguarda le varianti, alla data della più recente indagine rapida condotta dall’11 al 17 dicembre 2023, JN.1 (discendente di BA.2.86) è predominante, con una prevalenza nazionale stimata pari a 38,1%. Si conferma, inoltre, se pur con valori di prevalenza in diminuzione, la co-circolazione di ceppi virali ricombinanti riconducibili a XBB, ed in particolare alla variante d’interesse EG.5 (prevalenza nazionale stimata pari a 30,6%).

Continua a leggere

Corona Virus

In Spagna torna mascherina contro boom virus respiratori e Covid

Pubblicato

del

Un appello al “buon senso” e la raccomandazione “ad avere sempre a portata di mano la mascherina” da indossare negli ambienti affollati o sui trasporti pubblici è stato lanciato oggi dalla ministra spagnola di Sanità, Monica Garcia, a causa del “notevole aumento” di virus respiratori registrati negli ultimi giorni, che hanno già portato in emergenza numerosi centri di salute e servizi di pronto soccorso ospedalieri. In una dichiarazione alla tv nazionale Rtve, Garcia ha fatto riferimento all’incidenza attuale di virus respiratori “di 1.000 casi per 100.000 abitanti”, secondo il rapporto settimanale dell’Istituto Carlos III di riferimento.

“Il tasso di ricoveri, nonostante il lieve aumento, si mantiene basso, sotto i 30 casi per 100.000 abitanti”, ha aggiunto, ma “è prevedibile che continuerà a intensificarsi nei prossimi giorni”. La ministra ha convocato per lunedì il Consiglio interterritoriale del Sistema sanitario nazionale di salute, per “unificare i criteri per “affrontare i picchi di virus respiratori”, dopo che regioni come la Catalogna e la Comunità Valenziana hanno ripristinato da oggi l’obbligo di mascherina in ospedali, centri sanitari e residenze di anziani.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto